Meltdown e Spectre: il lato oscuro di un computer

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Servizio comunicazione istituzionale

9 Febbraio 2018

L’inizio del 2018 è stato caratterizzato da una serie di notizie allarmanti rispetto alla vulnerabilità di processori e personal computer. Tutti gli ingredienti utili a mobilitare i media erano presenti: un problema insolito, ovvero la problematicità non del software ma dell’hardware; l’entità del problema, esteso a quasi tutti i personal computer, i server e i dispositivi portatili; l’aspetto fantasioso evocato dai soprannomi dati ai problemi: "Meltdown" e "Spectre". Capire di quale natura sia veramente il rischio è molto importante, ma al di là del clamore dei media uno sguardo attento al fenomeno potrebbe far comprendere come le sue implicazioni pratiche siano probabilmente molto meno spaventose di quanto riportato.

Il prossimo giovedì 22 febbraio, alle ore 17:30 nell’aula A12 del campus di Lugano, Paolo Bonzini sarà ospite della Facoltà di scienze informatiche dell’USI, per un incontro pubblico aperto tanto agli studenti, quanto ad esperti ed appassionati di informatica. Bonzini presenterà le idee alla base delle architetture dei processori moderni, tra cui l'esecuzione degli out-of-order, della branch prediction e del caching, illustrando come possano essere combinati così da creare un attacco simile a quello verificatosi all’inizio dell’anno. Bonzini presenterà anche quale sia il ruolo del software nel mitigare questo genere di problemi e quale possa essere una loro soluzione a lungo termine. La conferenza si terrà principalmente in lingua inglese.

Paolo Bonzini è Senior Software Engineer presso Red Hat e ha ottenuto il dottorato di ricerca presso la Facoltà di scienze informatiche dell’USI nel 2009.

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