Master Meetings
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The various Master Meetings offer you the opportunity to follow lectures together with the current master students. Guided by a USI student, you can visit the campus and make up your mind as to whether the contents correspond to your study ambitions.
Next appointment: 21-25 November 2022.
22.11.2022 | |
9:00-10:35 |
Il Romanico e le sue fortune La storiografia dell’arte attribuisce la denominazione di Romanico alla ripresa artistica – architettonica, scultorea e pittorica – riscontrabile a partire dall’XI secolo in diverse regioni d’Europa. Dopo il Mille, con la riforma della chiesa, sorgono imponenti abbazie (Cluny) e nascono nuovi centri di pellegrinaggio (Santiago di Compostela). Inoltre, la rinascita delle città comporta la costruzione di cattedrali monumentali, che sostituiscono in parte i più modesti edifici di culto paleocristiani o altomedievali. Vengono anche sperimentate nuove tecniche costruttive e di copertura – con volte a crociera o a botte – e la scultura diventa il medium artistico privilegiato. Durante il corso saranno analizzati alcuni dei più importanti edifici del Romanico europeo, sarà dedicata un’attenzione particolare alle declinazioni regionali del Romanico lombardo, emiliano, pisano, pugliese e siciliano e ai protagonisti dei singoli cantieri (come Lanfranco, Wiligelmo, Nicolò o Benedetto Antelami) e si ripercorrerà la fortuna critica e architettonica del Romanico in quanto oggetto di restauri e riferimento formale per architetti del XIX e XX secolo (Heinrich Hübsch, Camillo Boito, Le Corbusier, Mario Botta e Peter Märkli). |
9:00-10:35 |
Illuminismo La storiografia dell’arte attribuisce la denominazione di Romanico alla ripresa artistica – architettonica, scultorea e pittorica – riscontrabile a partire dall’XI secolo in diverse regioni d’Europa. Dopo il Mille, con la riforma della chiesa, sorgono imponenti abbazie (Cluny) e nascono nuovi centri di pellegrinaggio (Santiago di Compostela). Inoltre, la rinascita delle città comporta la costruzione di cattedrali monumentali, che sostituiscono in parte i più modesti edifici di culto paleocristiani o altomedievali. Vengono anche sperimentate nuove tecniche costruttive e di copertura – con volte a crociera o a botte – e la scultura diventa il medium artistico privilegiato. Durante il corso saranno analizzati alcuni dei più importanti edifici del Romanico europeo, sarà dedicata un’attenzione particolare alle declinazioni regionali del Romanico lombardo, emiliano, pisano, pugliese e siciliano e ai protagonisti dei singoli cantieri (come Lanfranco, Wiligelmo, Nicolò o Benedetto Antelami) e si ripercorrerà la fortuna critica e architettonica del Romanico in quanto oggetto di restauri e riferimento formale per architetti del XIX e XX secolo (Heinrich Hübsch, Camillo Boito, Le Corbusier, Mario Botta e Peter Märkli). |
10:50-12:25 |
Architettura moderna e politica: Berlino Capital of Imperial Germany, cultural and artistic melting pot of the Roaring Twenties, capital of the Nazi regime striving for world domination, front city in the Cold War and popular epitome of a (seemingly) regained unity of the world after 1989: with its eventful political history, Berlin is the city of the 20th century. In this course, we will analyse Berlin's architectural history over the past 120 years as an expression of the city's changing and sometimes competing role models in the focus of world historical developments through key buildings, building programmes, debates, actors, and politics. One focus will be on building policy since the fall of the Berlin Wall in 1989 and on attempts to regain the city's architectural history. |
10:50-12:25 13:30-15:05 Aula C3.88 Campus Mendrisio |
Gli architetti e il processo di urbanizzazione L’architettura e l’urbanistica non sono discipline codificate. Partendo da questo presupposto, gli architetti possono intervenire nelle città con una grande varietà di strumenti. Le opzioni concettuali si moltiplicano poiché la città, la società e l’economia urbana sono soggette a complessi processi di trasformazione. Il legame tra produzione di architettura e urbanizzazione è al centro di questo seminario. Le lezioni frontali e le letture assegnate avranno per tema gli ambienti urbani dalla fine del XIX secolo al recente passato fino al presente: la loro rappresentazione, percezione, configurazione, trasformazione o ricostruzione. Collegando lo spazio urbano alle regole economiche e alla differenziazione sociale, verificheremo in che modo i mutamenti culturali influenzano il concetto di “urbanità” e problematizzano il ruolo degli architetti. E, in particolare, in che modo il capitale simbolico viene dispiegato nei diversi ambienti urbani. |
13:30-15:05 |
Patrimonio architettonico del XX secolo Il corso è pensato come introduzione al patrimonio architettonico del XX secolo. La prima parte offre il quadro culturale, teorico e critico per riconoscere il patrimonio recente come risorsa storica, simbolica ed estetica e/o come portatore di valori funzionali, tecnici e socio-economici. Attraverso una vasta gamma di casi-studio la seconda parte del corso fornisce una metodologia per far discendere dall’analisi preliminare criteri d’intervento e soluzioni “su misura” per ogni caso specifico. |
15:20-16:55 |
Storia dell'arte contemporanea Historical avant-garde art movements such as Dadaism, Futurism, Constructivism, Surrealism etc. already saw themselves not merely as communities of artists with shared aesthetic interests but sought to overcome isolated artistic subjectivity in collective works and collaborative production. These tendencies were intensified in the Neo-Avantgarde movements of the post-war decades (1950-1980) where new art forms (Media Art, Happening and Performance Art, Environmental and Installation Art) further redefined the relationship between the individual artist and the artwork. In contemporary artistic practice a widespread methodological concept of a “promiscuity of collaborations”, goes even beyond the postwar idea of the “artist's collective” integrating numerous individual artists. Art Collectives today frequently invite, include and integrate non-artistic actors, such as scientists, socially engaged activist groups, ecological initiatives etc. into the process of artistic creation. |
17:10-18:45 Aula C0.62 Campus Mendrisio |
Design in Italia 1945-2022 Historical avant-garde art movements such as Dadaism, Futurism, Constructivism, Surrealism etc. already saw themselves not merely as communities of artists with shared aesthetic interests but sought to overcome isolated artistic subjectivity in collective works and collaborative production. These tendencies were intensified in the Neo-Avantgarde movements of the post-war decades (1950-1980) where new art forms (Media Art, Happening and Performance Art, Environmental and Installation Art) further redefined the relationship between the individual artist and the artwork. In contemporary artistic practice a widespread methodological concept of a “promiscuity of collaborations”, goes even beyond the postwar idea of the “artist's collective” integrating numerous individual artists. Art Collectives today frequently invite, include and integrate non-artistic actors, such as scientists, socially engaged activist groups, ecological initiatives etc. into the process of artistic creation. |