Dall'Indonesia a Lugano per rappresentare gli studenti universitari indonesiani in Svizzera e Lichtenstein

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Servizio comunicazione istituzionale

26 Settembre 2019

Puspita Ayu Permatasari, dottoranda di origini indonesiane presso la Facoltà di scienze della comunicazione dell'USI, è stata eletta Presidente dell'Associazione degli studenti indonesiani in Svizzera e Lichtenstein. Cooperazione tra studenti-ricercatori, valorizzazione del patrimonio culturale e tecnologie della comunicazione sono i concetti che l'accompagnano nel suo mandato di Presidente e nella sua tesi di ricerca. 

“Quando hai interesse per un tema di ricerca devi condividerlo e parlarne 'ad alta voce': l’USI mi ha mostrato un buon esempio di apertura al dialogo a più livelli e l’importanza della cooperazione tra professori e ricercatori per tessere una rete di conoscenze comuni”. Con questa attitudine Puspita Ayu Permatasari, ricercatrice indonesiana laureata all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, ora dottoranda all’USI nell'ambito dei beni culturali e del turismo per la Facoltà di scienze della comunicazione (UNESCO chair in ICT to develop and promote sustainable tourism in World Heritage Sites), ricopre da poco la carica di Presidente dell’Associazione degli studenti indonesiani nelle università svizzere e del Lichtenstein. L’Associazione fa parte di una rete più ampia (la “Overseas Indonesian Student Association in American-European Region”) e conta un centinaio di studenti sparsi per otto città tra Zurigo, Losanna, Ginevra, Lucerna, Coira, Basilea, Lugano e Vaduz-Lichtenstein. Gli obiettivi dell’associazione sono creare una piattaforma di dialogo per gli studenti indonesiani, dove possano condividere i loro temi di ricerca e connettersi con il territorio, raccogliendo consigli sul come legare le proprie ricerche alla società grazie anche a incontri e contributi culturali e artistici (maggiori informazioni sul sito www.pelajarindonesia.ch e sui canali social @ppiswissdanliechtenstein).

Dall’Indonesia, a Parigi e infine a Lugano, l’interesse di ricerca di Puspita riguarda il patrimonio culturale, l'industria della moda e la gestione del turismo. L’idea di Puspita di focalizzare la sua tesi di dottorato sul patrimonio culturale immateriale e il turismo è nata anche grazie alla partecipazione all'UNESCO Summer School a Milano nel 2015 con il Prof. Lorenzo Cantoni, durante la quale si è lasciata incuriosire da come le ICT possano aiutare lo sviluppo del patrimonio culturale. La sua ricerca in corso all’USI, sostenuta dal governo indonesiano, è infatti volta ad analizzare le narrative utilizzate in app, siti web, social media e altre strumenti ICT per comunicare il patrimonio culturale del Batik - tessuto tradizionale indonesiano - ai turisti stranieri e alle nuove generazioni indonesiane e punta all'individuazione di metodi per migliorare la strategia di comunicazione di questo patrimonio materiale e immateriale. Il Batik indonesiano infatti, tessuto in cotone e seta tinto a mano che dal 2009 fa parte dei beni immateriali dell'UNESCO, racchiude nei suoi motivi elementi storici, influenze culturali e simboli che ripercorrono la storia della regione. 

In futuro Puspita vorrebbe continuare a lavorare nell'ambito della valorizzazione del patrimonio culturale creando un centro di competenza che aiuti gli artigiani indonesiani, in maggioranza provenienti dalle zone rurali, a rendere i propri prodotti competetivi sul mercato globale, usando le giuste narrative per comunicare il patrimonio intangibile dietro a queste opere. 

Maggiori informazioni sulle ricerche disponibili qui.

 

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