Nuovo contributo del Ticino alla mondo della fisica solare

Il telescopio DKIST nelle Hawaii (immagine: NSO/NSF/AURA)
Il telescopio DKIST nelle Hawaii (immagine: NSO/NSF/AURA)
Immagine che mostra uno strato di gas turbolento e
Immagine che mostra uno strato di gas turbolento e "bollente" che copre tutto il sole (immagine: NSO/NSF/AURA)

Servizio comunicazione istituzionale

13 Febbraio 2020

C’è anche un po’ di Svizzera italiana nelle recenti evoluzioni tecnologiche nel campo della fisica solare. Il telescopio solare DKIST installato nelle Hawaii dispone infatti di un particolare filtro sviluppato in collaborazione con i ricercatori dell’IRSOL, associato all’USI.

L’affascinante mondo della fisica solare si è recentemente arricchito di un nuovo strumento che consentirà di osservare la superficie del Sole con risoluzione particolarmente elevata. Si tratta delle immagini fotografiche fornite dal Daniel K. Inouye Solar Telescope (DKIST) della statunitense National Science Foundation, installato vicino alla vetta del vulcano Haleakala (Isola di Maui, alle Hawaii). Le osservazioni effettuate da questo particolare telescopio forniranno anche una grande quantità di nuove interessanti informazioni sui fenomeni solari, dati che consentiranno di verificare i modelli numerici e teorici sviluppati dai ricercatori dell'Istituto Ricerche Solari (IRSOL) in collaborazione con l'Istituto di scienze computazionali (ICS) dell'USI (Facoltà di scienze informatiche) e il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS).

L'osservazione dell'attività della nostra Stella è di fondamentale importanza per comprendere, ad esempio, i meccanismi fisici responsabili dell’innesco di fenomeni di tipo esplosivo che hanno luogo nell’atmosfera solare. Se diretti verso la Terra, questi eventi di alta energia possono essere pericolosi per gli astronauti in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), o danneggiare i dispositivi elettronici a bordo dei satelliti, dai quali la nostra società tecnologica dipende oggi fortemente. 

L’IRSOL collabora con il Leibniz-Institut for Solar Physics (KIS) di Friburgo (Germania) alla costruzione del Visible Tunable Filter (VTF), uno speciale filtro che verrà installato nel DKIST e che consentirà di ottenere una risoluzione spettro-polarimetrica senza precedenti, permettendo agli scienziati di studiare in dettaglio il campo magnetico solare e i relativi fenomeni transitori.

 

Per maggiori dettagli (in inglese):
www.nso.edu/inouye-solar-telescope-first-light

 

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