'I disegni giovanili di Le Corbusier. 1902-1916' da settembre in mostra al Teatro dell'architettura
Servizio comunicazione istituzionale
22 Luglio 2020
Dal 19 settembre 2020 al 24 gennaio 2021 il Teatro dell'architettura dell'USI a Mendrisio presenta la mostra "I disegni giovanili di Le Corbusier. 1902-1916" promossa dalla Fondazione Teatro dell’architettura, con la collaborazione dell’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana.
L’ampia rassegna con più di ottanta disegni originali inediti provenienti da collezioni private e pubbliche svizzere, e con numerose riproduzioni di disegni provenienti dalla Fondation Le Corbusier di Parigi, è stata organizzata in occasione della pubblicazione del primo volume del Catalogue raisonné des dessins de Le Corbusier, curato da Danièle Pauly, edito da AAM-Bruxelles in coedizione con la Fondation Le Corbusier e con il contributo della Fondazione Teatro dell'architettura Mendrisio.
La mostra, a cura di Danièle Pauly, è dedicata ai disegni che il giovane Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Édouard Jeanneret-Gris (1887-1965), eseguì tra il 1902 e il 1916, ossia dall’anno del suo ingresso nella Scuola d'arti applicate di La Chaux-de-Fonds, sua città natale, a quello che precede il suo definitivo trasferimento in Francia e l’apertura dello studio di architettura a Parigi.
Il Teatro dell’architettura accoglie dunque il racconto di ciò che ha determinato la nascita di una vocazione che il futuro architetto Le Corbusier pensava all’inizio essere quella di pittore. Fattore determinante per la sua formazione saranno in primo luogo, tra il 1902 e il 1907, gli studi nella scuola d’arti applicate nel settore dell'orologeria e dell’architettura d’interni, influenzati da Charles L'Eplattenier, maestro carismatico e pittore influenzato dalle idee di John Ruskin e dal movimento Arts and Crafts. Contribuiranno poi in modo determinante alla definizione della sua personalità sia l’esperienza nell’atelier di Auguste Perret tra il 1908 e il 1909 e la frequentazione assidua dei musei di Parigi, sia l’incontro con gli architetti delle avanguardie europee dell'inizio del XX secolo ma anche, incoraggiato dal suo mentore William Ritter, i viaggi di studio tra il 1907 e il 1911, che si concludono con il lungo viaggio in Oriente, un’esperienza che ha influenzato profondamente i suoi progetti negli anni a venire.
Le opere selezionate per la mostra dimostrano l’importanza che fino dagli esordi Le Corbusier ha attribuito al disegno: un modo di avvicinarsi alla realtà e uno strumento di osservazione, come ad esempio dimostrano gli studi sulla natura che ha realizzato dal 1902 al 1905 durante i primi anni di scuola. Il disegno è dunque per il giovane Jeanneret uno strumento di analisi e di ricerca, come si vede negli studi realizzati nei musei parigini, o nei primi disegni di architettura prodotti La Chaux-de-Fonds tra il 1905 e il 1907. Schizzi e disegni sono infine per Le Corbusier sia uno strumento al servizio della memoria, come dimostrano i numerosi schizzi su taccuini eseguiti nel corso dei suoi viaggi, ma anche occasione di espressione lirica, come testimoniano i suoi acquerelli e i gouaches di paesaggi e di nudi femminili realizzati dopo il suo ritorno in Svizzera nel 1912.
La mostra si articola in più sezioni, a partire dagli anni di formazione scolastica, caratterizzata da meticolosi disegni a matita con soggetti naturalistici, piccoli acquerelli di paesaggi, studi decorativi per oggetti di artigianato con motivi Art Nouveau, al periodo dei viaggi con i soggiorni nelle capitali europee: in Italia nel 1907 dedicato allo studio del Medioevo e alla pittura della scuola “primitiva” italiana; il soggiorno a Parigi nel 1908-1909 con l’apprendistato, gli studi su Notre-Dame e quelli realizzati nei numerosi musei della città.
Segue il viaggio in Germania del 1910 con un periodo di pratica nell'atelier berlinese di Peter Behrens e infine, nel 1911, il grande viaggio iniziatico in Oriente.
L’ultima sezione della mostra racconta del ritorno a La Chaux-de-Fonds (1912-1916), periodo durante il quale Le Corbusier insegna, intraprende l’attività di architetto e si dedica alla pittura e al disegno di una serie di paesaggi, ritratti, scene di famiglia, di nudi femminili e di nature morte, che già preannunciano i temi principali della seconda fase della sua produzione.