Il ruolo sociale del coworking in un mondo post-pandemico

L'evento di inagurazione del progetto pilota presso Il Litorale USI
L'evento di inagurazione del progetto pilota presso Il Litorale USI

Il Litorale

24 Febbraio 2021

Dallo scoppio della pandemia di Covid-19 nella primavera del 2020, impiegate e impiegati di tutto il mondo hanno scoperto la bellezza di lavorare da casa - ma anche il lato negativo di un confinamento prolungato. Diciamolo: durante il periodo di chiusure generalizzate ci sono mancate le giornate in ufficio e le snervanti trasferte casa-lavoro ma, soprattutto, ci è mancata l'interazione sociale con le nostre colleghe e colleghi. Tuttavia, in caso di lockdown, lavorare da casa è davvero l'unica soluzione percorribile? Per i gestori di spazi di coworking la risposta è chiaramente no, e ora il mercato sembra dar loro ragione.

Secondo un'analisi di mercato prodotta nel 2019 da Coworking Switzerland (l'associazione nazionale dei gestori di spazi di coworking), solo l'1% dei circa 2 milioni di lavoratorici e lavoratori in Svizzera sono "nomadi", ovvero persone professionalmente attive che non hanno un proprio ufficio e che condividono uno spazio di lavoro in una delle 220 strutture di coworking in Svizzera. Fino all'inizio del 2020 questa cifra era solo uno dei tanti argomenti per spiegare il potenziale di crescita di questa nuova forma di lavoro. Ma a seguito delle chiusure generalizzate e del cambiamento del modo in cui i datori di lavoro concepiscono il posto di lavoro per i loro dipendenti, i centri di coworking stanno guadagnando terreno come "terza via" tra il lavoro da casa e la presenza fisica negli uffici. Infatti, anche se i datori di lavoro in tutto il Paese e in molti settori di attività hanno accettato il telelavoro come un modo per sopravvivere alle chiusure e hanno capito la sua utilità in termini di risparmio potenziale sugli affitti degli spazi lavorativi, hanno anche capito che il personale ha bisogno di mantenere una sorta di contatto sociale oltre l'onnipresente videochiamata online, per preservare la loro salute mentale e fisica.

Tra le aziende svizzere che stanno prendendo in considerazione la citata "terza via" troviamo la cassa malati CSS Assicurazione. Nell'autunno 2020, CSS ha avviato un progetto pilota in collaborazione con Office LAB, uno dei principali gestori svizzeri di spazi di coworking fondato a Zurigo nel 2017, per esplorare il potenziale di offrire un ambiente di lavoro condiviso per il personale CSS. L'obiettivo è quello di offrire una vera alternativa al telelavoro, mantenendo così le interazioni sociali, e, allo stesso tempo, una soluzione che introduca il personale a un ambiente di lavoro più flessibile, esponendolo anche ad altri lavoratori in altri settori. "La sfida per Office LAB è quella di dimostrare che lavorare in un ambiente diverso, al di fuori della propria 'zona di comfort', può essere un'esperienza piacevole che può idealmente portare ad una maggiore motivazione e ispirazione per i colleghi a svolgere meglio il loro lavoro", spiega Thi Quyen Truong, Chief Business Development & Marketing Officer, Office LAB AG.

Christian Flückiger, Organizational Development-Specialist presso CSS Assicurazione, commenta: "Secondo la nostra esperienza, il coworking è una valida alternativa per diversi gruppi di collaboratori: quelli che vivono lontano dagli uffici della CSS e che quindi passano molto tempo facendo i pendolari; quelli che preferiscono non lavorare da casa (ad esempio perché hanno bambini piccoli o non hanno accesso a uno spazio ufficio adatto); e quelli che lavorano in settori, dove lo scambio con gli altri può servire da catalizzatore per l'innovazione".

Il progetto pilota CSS-Office LAB riguarda anche la Svizzera italiana. A Lugano il partner scelto è Il Litorale USI, l'iniziativa di coworking dell'Università della Svizzera italiana, che gestisce una struttura in centro città a Lugano. Una dozzina di collaboratori del CSS in Ticino hanno scelto di partecipare al progetto, alternandosi e svolgendo il proprio lavoro in questo ambiente informale, nel pieno rispetto delle disposizioni di sicurezza pandemiche e, allo stesso tempo, beneficiando di un servizio che l'Università fornisce alla società.

Il fenomeno del coworking in Svizzera è stato oggetto di un servizio trasmesso il 17 gennaio 2020 dalla RSI Radiotelevisione Svizzera, che include anche una vista de Il Litorale USI. Il servizio di "Tempi Moderni" (in italiano) è visionabile qui sotto.

"Abbasso il boss", Tempi moderni, RSI, 14.1.2020

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