Miti in migrazione. Appunti sulla tavola rotonda online "Mito e intermedialità" dell'11 novembre 2021

Irina O. Rajewsky
Irina O. Rajewsky
Miti in migrazione
Miti in migrazione
Peppino Ortoleva
Peppino Ortoleva
Marco Maggi
Marco Maggi
Piero Boitani
Piero Boitani

Decanato - Facoltà di comunicazione, cultura e società

6 Dicembre 2021

Mito e intermedialità si intrecciano in un fitto intrico di questioni storiche e teoriche. Le definizioni del mito ricorrono spesso al paradosso o all’ossimoro, come nel caso dell’antico Salustio, che ne parla come di «ciò che non è mai accaduto, eppure è sempre»; le riflessioni sull’intermedialità, come ha scritto Irina O.Rajewsky, costituiscono dal canto loro una «giungla retorica e terminologica», nella quale tradizioni scientifiche differenti – pur concordando sulla crucialità della questione, non soltanto nel contemporaneo – si servono di vocabolari spesso incomunicanti.

Nella tavola rotonda dell’11 novembre 2021, coordinata da Marco Maggi, i relatori invitati hanno affrontato da prospettive complementari l’affascinante plesso di problemi sotteso alla medialità del mito. Attraverso esempi tratti dalle letterature occidentali, Piero Boitani, professore emerito di Letterature comparate della Sapienza Università di Roma, ha sottolineato la persistenza del mito e della mitopoiesi dall’antico al contemporaneo. Irina O. Rajewsky, docente presso la Freie Universität di Berlino, ha stimolato la riflessione sulla categoria di intermedialità, accostandole quella, complementare, di transmedialità. Infine Peppino Ortoleva, già professore di Storia e teoria dei media all’Università di Torino, ha ragionato sull’alternarsi di miti a ‘bassa’ e ad ‘alta intensità tra XX e XXI secolo.

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