L'USI a fianco di RSI e Cinémathèque suisse per la valorizzazione degli archivi del Festival di Locarno

da sinistra a destra: Giona A. Nazzaro,Frédéric Maire, Francesco Lurati, Monica Duca Widmer, Marco Solari, Mario Timbal e  Raphaël Brunschwig.
da sinistra a destra: Giona A. Nazzaro,Frédéric Maire, Francesco Lurati, Monica Duca Widmer, Marco Solari, Mario Timbal e Raphaël Brunschwig.

Servizio comunicazione istituzionale

4 Agosto 2022

Riconosciuto in tutto il mondo come luogo di presentazione e di dialogo intorno al cinema, dal 1946 il Locarno Film Festival è una piattaforma di confronto libero tra grandi correnti culturali, sociali e politiche. Per preservare il prezioso patrimonio della sua storia, delle idee e delle personalità che l’hanno attraversata, quattro delle principali istituzioni culturali svizzere – il Festival, la Cinémathèque suisse, la RSI e l’Università della Svizzera italiana – hanno deciso di unire i loro sforzi in un progetto ad ampio raggio volto a salvaguardare e mettere in valore gli Archivi della manifestazione, che verranno trasferiti al centro di archiviazione e ricerca della Cinémathèque suisse a Penthaz, nel Canton Vaud.

La prima fase, che prevede la catalogazione, l’identificazione e la digitalizzazione dei materiali, si svolgerà sotto la direzione della Cinémathèque suisse, presso il suo Centre de recherche et d’archivage a Penthaz. I promotori collaboreranno mettendo a disposizione le proprie competenze e proponendo, successivamente, progetti specifici volti a fare di queste risorse un materiale vivo con cui far dialogare passato e futuro, nutrendo il presente in un’ottica libera e democratica.

Come sottolinea Monica Duca Widmer, Presidente del Consiglio dell’Università della Svizzera italiana, “ognuno dei partner contribuisce a questo sforzo congiunto secondo le proprie specificità. L'USI porta con sé le conoscenze e le metodologie dei propri istituti, che proporranno progetti di ricerca e di promozione del materiale catalogato. La grande ricchezza degli archivi farà sì che si potranno sviluppare progetti di ricerca molto interessanti in diversi ambiti: dagli studi umanistici alle tecnologie digitali, dalla storia dell'arte fino all'intelligenza artificiale. Sono certa che i frutti di questo lavoro non tarderanno e permetteranno di valorizzare questo patrimonio a favore dei numerosi appassionati del Festival e della collettività”.

 

Ulteriori informazioni sul sito del Locarno Film Festival

 

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