Sesta edizione del Forum per il dialogo tra la Svizzera e l'Italia

Si è svolto a Zurigo il 21 e il 22 ottobre 2022 il sesto Forum per il dialogo tra la Svizzera e l’Italia che ha visto rappresentanti delle autorità regolatrici e di politica economica, esponenti della società civile ed esperti di settore riuniti in quattro Cluster per discutere di tematiche legate alla finanza e sostenibilità, alle migrazioni, al cambiamento climatico, alla sanità e gli effetti su di essa provocati dalla pandemia.

Il primo Cluster, presieduto dal Professor Francesco Franzoni dell’Istituto di Finanza dell'USI, ha affrontato tematiche legate alla finanza sostenibile e al ruolo che il Fintech può svolgere nel sostegno e nell’accelerare la transizione ecologica. Il dibattito si è incentrato, da una parte, sulla pluralità di standard attualmente adottati e il disorientamento che ne deriva per gli operatori finanziari con conseguente rischio di green-washing e, dall’altra, sullo sforzo di adeguamento ai criteri di sostenibilità e di comunicazione che le imprese di piccole e medie dimensioni si trovano ad affrontare con molteplici oneri su diversi fronti. La pluralità di standard di sostenibilità, d’altro canto, può rappresentare un’opportunità nell’ottica di lasciare spazio al mercato per la definizione di attività che sposino i criteri di sostenibilità e redditività finanziaria in un orizzonte temporale di medio-lungo termine. Altro tema a lungo dibattuto nel Cluster è stata la blockchain in quanto tecnologia sostenibile e il suo ruolo per favorire la diffusione di altre innovazioni sostenibili. In particolare, il passaggio al protocollo Proof-of-Stake della blockchain Ethereum ha dimostrato che è possibile ridurre notevolmente il consumo di elettricità. Tale passaggio può tuttavia aumentare la concentrazione di potere e ridurre la sicurezza della rete stessa. La soluzione potrebbe essere rappresentata da blockchain private e distribuite.   

In seno al Cluster ha trovato anche spazio il tema dell’accesso da parte di fornitori di servizi finanziari svizzeri al mercato italiano, un processo che non sta avanzando nonostante la firma nel 2015 della Roadmap di cooperazione tra i due paesi. A tale proposito sono state fatte alcune proposte, tra cui un accordo bilaterale sul modello di quello firmato tra Svizzera e Germania, citato come esempio di collaborazione di successo per i due paesi, che tuttavia andrebbe adattato al contesto normativo differente che contraddistingue l’Italia rispetto alla Germania. A seconda delle fasi storiche, gli avvicinamenti tra la Svizzera e l’Italia su tematiche economiche e fiscali sono stati il risultato di accordi bilaterali o di negoziati con l’UE. Nella fase storica attuale si tratta di capire quale via tra le due sia più opportuno percorrere. Nonostante lo stallo attuale in materia, è stato espresso apprezzamento per il dialogo in corso fra le autorità di vigilanza di Svizzera e Italia e si è auspicato che sia un preludio per ulteriori progressi su questo dossier i quali non possono prescindere da una rinnovata iniziativa politica.   

Infine, è stato espresso l’auspicio di un’intensificazione della collaborazione fra i poli universitari ticinesi e lombardi che sono ricchi di eccellenze nell’ambito della finanza, tecnologia, big data, intelligenza artificiale e cyber sicurezza, quest’ultima area posta sia dal Consiglio Federale sia dall’Unione Europea come ambito prioritario di intervento a tutela degli investitori.  

Il Forum è promosso dall’Ambasciata di Svizzera in Italia, dall’Ambasciata d’Italia in Svizzera, da Limes – Rivista Italiana di Geopolitica— e dal centro studi Avenir Suisse, in collaborazione con l’ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale) e sotto gli auspici del Dipartimento Federale Affari Esteri svizzero e del Ministero degli Affari Esteri italiano.

Nelle prossime settimane sarà reso disponibile sul sito del Forum, https://forumdialogosvizzeraitalia.ch/, il resoconto delle due giornate di lavoro dedicato al Cluster.