Limitare gli investimenti esteri per salvaguardare l'economia elvetica?
Servizio comunicazione istituzionale
20 Settembre 2024
Il Professor Edoardo Beretta, docente di Macroeconomia Internazionale dell'Università della Svizzera italiana (USI), è intervenuto nell'ambito della trasmissione televisiva "Telegiornale" della RSI, commentando la nuova legge approvata dal Consiglio Nazionale - ora al vaglio degli Stati - secondo la quale gli investimenti esteri in aziende considerate particolarmente rilevanti per il Paese dovranno prima essere approvati dalla Confederazione.
"L'esigenza di questa legge - ha spiegato il Professor Edoardo Beretta - nasce dal fatto che sempre più nazioni vogliono assurgere al ruolo di global player. Prendiamo l'esempio cinese: la Cina non vuole più essere semplicemente la 'fabbrica del mondo', bensì è fortemente intenzionata ad acquisire valore aggiunto nei mercati internazionali. Si pensi ad esempio al fatto che oggi il Paese ha delle riserve di divise estere, per lo più in dollari, ma anche in oro, che si situano tra i 3'500 e i 4'000 miliardi di dollari".
L'iniziativa elvetica, come ha ricordato il Professor Beretta, non è un unicum. Sono infatti molti i Paesi che hanno già introdotto delle misure per limitare gli investimenti stranieri. "L'Unione Europea nel settembre 2017 ha formulato una prima proposta di screening di aziende estere di acquisizione, soprattutto non UE. Questo screening è entrato in vigore dall'ottobre 2020 e in questo momento, sommando Paesi OCSE e Paesi UE che in qualche modo controllano gli investimenti al loro interno, abbiamo una trentina di Stati che aderiscono a questi protocolli". Secondo uno studio tedesco, ha ricordato Beretta, in seguito all'introduzione di queste limitazioni gli investimenti esteri sono calati indicativamente del 15%. Tuttavia non è possibile stabilire se ciò sia stato benefico o meno, poiché non si conosce la bontà degli investimenti.
Il Professor Beretta ha concluso il suo intervento ricordando che attualmente la Svizzera è leggermente più restrittiva nell'accogliere investimenti esteri rispetto alla media OCSE, ma risulta molto meno selettiva rispetto ad altri stati, come gli Stati Uniti d'America, Israele, Australia e Nuova Zelanda.
Di seguito è possibile guardare l'intervista al Prof. Edoardo Beretta.