Borderlines - Città divise/Città plurali. Esposizione_ Biblioteca dell'Accademia

Accademia di architettura

Data d'inizio: 11 Dicembre 2017

Data di fine: 16 Febbraio 2018

Biblioteca dell'Accademia di architettura

 

Borderlines - Città divise/Città plurali

Tangenziali, sopraelevate e viadotti

 

 

Biblioteca dell'Accademia, Mendrisio

 

mostra fotografica nell'ambito della Bi10 - Biennale dell'immagine

 

 

A partire dagli anni Settanta-Ottanta le grandi città incominciano ad essere via via intasate dal traffico degli automezzi privati. Le soluzioni che a quell’epoca venivano proposte in termini di miglioramento della percorribilità, prendevano in considerazione quasi esclusivamente l’aumento della possibile portata delle vie di collegamento veloce, aggiungendo dunque alle arterie stradali esistenti una rete di tangenziali, sopraelevate e viadotti. Le foto storiche in mostra raccontano della costruzione di gigantesche infrastrutture e con esse dei progressivi e profondi mutamenti degli spazi urbani e dei loro assetti morfologici originari. L’apparato iconografico, le gigantografie, alcuni brevi filmati e una sezione bibliografica sono stati scelti con l’intento di dimostrare quali profondi cambiamenti possono subire le consuetudini in termini relazionali e di mobilità e dunque la qualità della vita degli abitanti, generando spesso e volentieri situazioni ambientali critiche, di divisione e di disagio sociale.
Le fotografie dedicate ai cantieri delle sopraelevate che vennero costruite in Italia a Cosenza, Pescara, Genova e Napoli, della tangenziale di Milano e dei viadotti Fichera, Gela e Pontebba, custodite presso la Biblioteca dell’Accademia di architettura, provengono dal fondo della IN.CO. S.p.A., ditta che, sotto la direzione dell’ingegnere Silvano Zorzi, ha realizzato tra le più importanti e onerose infrastrutture viarie in Italia fino agli anni Novanta.

Gli scatti in mostra sono frutto del lavoro di alcune rinomate agenzie fotografiche dell’epoca: Guglielmo Chiolini-Pavia; Angelo Lauriola-Roma; le agenzie Publifoto-Genova e Palermo; Foto Attualità di E. Ceolin e R. Sartori-Treviso; Foto Rinaldo Bovio-Genova.

 

 

 

 

 

Esposizione fino al 14 aprile 2018

Entrata libera