Geolocalizzazione: Innosuisse sostiene la ricerca USI

GPS Block IIIA satellite in orbit, Wikipedia
GPS Block IIIA satellite in orbit, Wikipedia

Servizio comunicazione istituzionale

8 Maggio 2018

La geolocalizzazione, ossia la determinazione della posizione geografica nel mondo reale di un dato oggetto, nel corso degli anni è entrata sempre più nella nostra quotidianità, tanto che questi sistemi sono ormai integrati in tutti i dispositivi, cellulari in primis. Non stupisce quindi che, anche nell’ambito della ricerca scientifica, queste tecnologie offrano innumerevoli e rilevanti campi d’applicazione e d’esplorazione.

L’USI contribuisce attivamente al progresso tecnologico in questo settore con diversi progetti di ricerca di base e applicata, spesso frutto della collaborazione con aziende attive sul territorio cantonale. Il Dr. Alberto Ferrante della Facoltà di scienze informatiche dell’USI sta attualmente conducendo un progetto, in collaborazione con ETH Zurigo e l’azienda ticinese Saphyrion Sagl in questo settore.

La collaborazione dell’USI con Saphyirion prosegue fruttuosamente ormai da alcuni anni; dopo aver collaborato allo sviluppo di hardware e software in diversi campi di applicazione, nel corso del 2017 l’azienda ha proposto una nuova collaborazione volta a sviluppare dispositivi di localizzazione di piccole dimensioni, ma che abbiano una precisione notevolmente superiore a quella dei dispositivi dedicati al mercato consumer (circa 10m d’approssimazione). È nato, così, il progetto Makalu, per il quale è stato ottenuto il sostegno finanziario dall’agenzia svizzera per la promozione dell’innovazione, Innosuisse (ex CTI).  Il risultato atteso di questo progetto, della durata prevista di 22 mesi, sarà quindi un sistema di misura della posizione ad elevata precisione e basato sul sistema satellitare globale di navigazione (Global Navigation Satellite Systems, GNSS) che consente di determinare le coordinate geografiche su un qualunque punto della terra elaborando segnali trasmessi da una rete di satelliti. L’obiettivo principale è di ottenere un sistema che, pur utilizzando dispositivi di piccole dimensioni, abbia precisione sufficiente per alcune delle applicazioni più esigenti da questo punto di vista, come, per esempio, il monitoraggio della posizione di frane, tema di attualità nel nostro territorio e oltre i confini nazionali. 

La collaborazione instaurata permetterà così da un lato a Saphyrion di sviluppare un prodotto completamente nuovo, dall’altra all’USI di progredire in un rilevante campo di ricerca in stretta relazione con il settore aziendale. 

 

 

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