Aurelio Galfetti in conferenza all'Accademia di Mendrisio

Servizio comunicazione istituzionale

18 Gennaio 2007

Proseguono all’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana gli appuntamenti pubblici con i protagonisti dell’architettura contemporanea. Il 2007 si apre con una conferenza di Aurelio Galfetti, co-fondatore, con Mario Botta, dell’Accademia e suo primo direttore. L’architetto ticinese si racconterà giovedì 25 gennaio 2007 alle ore 20 nella conferenza Il progetto dello spazio.

Esponente della cosiddetta “scuola ticinese” internazionalmente conosciuta, Galfetti ha sempre dimostrato una grande sensibilità verso il territorio e l’urbanistica, temi che ha trasmesso anche attraverso l’insegnamento.

Nato a Lugano nel 1936, Galfetti si è diplomato al Politecnico di Zurigo. Visiting professor al Politecnico di Losanna e all’Università di Parigi, membro di numerose giurie internazionali, ai suoi lavori sono state dedicate esposizioni in Svizzera – all’Architektur Forum di Zurigo nel 1989, al Museo Vela di Ligornetto e a Vico Morcote nel 1993 – e all’estero, presso il Museum of Finnish Architecture di Helsinki nel 1990.

Titolare di uno studio di architettura a Lugano, fra i vari progetti ai quali si è dedicato ricordiamo il restauro di Castelgrande a Bellinzona, l’Aula polivalente dell’Università della Svizzera italiana a Lugano e, recentemente, il Net Center e la Sede Safilo a Padova.

Scrive su Domus Gabriele Cappellato, docente all’Accademia di Mendrisio:

“I lavori di Galfetti, realizzati nel corso di una lunga carriera, sono sempre dosati e calibrati, spesso di entità modesta e poco visibili, anche in questo riflettono il carattere schivo e tollerante del loro autore, che ha saputo ritagliarsi uno spazio linguistico proprio e ha fatto della valorizzazione e della reinvenzione le chiavi della sua originale e singolare energia progettuale. Galfetti, infatti, affronta ogni progetto forte di un mestiere che gli consente di percepire in ciascuna occasione le nascoste qualità delle situazioni che affronta.

Il suo spiccato pragmatismo gli permette di rinnovarsi continuamente, per cui nel suo lavoro non prevale mai un solo e unico indirizzo né uno “stile”. In un mondo dove l’invadenza delle immagini, delle ideologie che parlano della fine delle ideologie, della moda, finisce per surrogare ogni altra forma di rappresentazione, la sua architettura, che possiede discrezione e umanità, fa del rispetto per le cose la premessa per la capacità che possiede di trasformarle, riconfigurarle e riconnetterle senza complessi. Anche se possono sembrare a volte radicali, le opere di Galfetti sono in realtà sempre concilianti nei confronti del dato, sia esso fisico, naturale o culturale, poiché sanno esercitare una critica selettiva nei confronti dei significati che la memoria assegna a ciascun contesto”. [Gabriele Cappellato, “Discrezione: chiave del confronto con l’ambiente”, Domus, giugno 1999, n. 668, p. 51]

La conferenza di Aurelio Galfetti è prevista per giovedì 25 gennaio 2007, alle ore 20, presso l’Accademia di architettura (Aula Magna di Palazzo Canavée, Via Canavée 5, 6850 Mendrisio-Svizzera).

Dopo la pausa fra il primo e il secondo semestre, a marzo l’Accademia accoglierà Paulo Mendes da Rocha, vincitore del Premio Pritzker 2006, il secondo architetto brasiliano nella storia ad avere ricevuto l’ambito riconoscimento. Mendes da Rocha è autore di numerosi progetti per musei, fondazioni, scuole e banche, per lo più in Brasile; dello stesso Brasile, della sua unicità e del legame con la sua storia, è evocata la memoria in tutti i suoi progetti.

Mendes da Rocha sarà a Mendrisio giovedì 15 marzo 2007 alle ore 20.

Informazioni: Amanda Prada, Responsabile comunicazione e conferenze, Accademia di architettura di Mendrisio, tel.: +41 58 666 58 69, e-mail: [email protected]