Sistemi pensionistici nella transizione demografica: il racconto di due Paesi
Institutional Communication Service
21 May 2019
Lugano, 21 maggio 2019 – Tra i fenomeni sociali ed economici che caratterizzano oggi i Paesi sviluppati un posto speciale è occupato dall’invecchiamento della popolazione e dal relativo impatto sui sistemi pensionistici, cosa che obbliga le autorità politiche a prendere delle decisioni in merito a nuovi modelli di welfare. Il Center for Economic and Political Research on Aging (CEPRA) dell’USI discuterà di questo importante tema in occasione di una conferenza pubblica il prossimo 27 maggio, alle ore 17:00 presso l’Aula magna del campus di Lugano. Interverranno, tra gli altri, Michele Bernardi (Ufficio federale delle assicurazioni sociali) e il Prof. Tito Boeri (Università Bocconi, già presidente dell’INPS - Istituto Nazionale Previdenza Sociale, Italia).
L’aumento della speranza di vita e la riduzione dei tassi di fertilità minacciano la sopravvivenza di sistemi pensionistici che utilizzano il meccanismo della ripartizione e adottano regimi prestazionali di tipo retributivo. In molte economie, si è intrapreso un percorso di riforme destinato a occupare l’agenda politica nel prossimo futuro. È il caso della Svizzera e dell’Italia, che stanno affrontando, con modi e ritmi diversi, gli impatti della transizione demografica sulla sostenibilità economico-finanziaria dei sistemi previdenziali. L’aumento del grado di finanziamento di sistemi pensionistici organizzati su più pilastri appare una prima importante risposta, che, tuttavia, dischiude nuovi interrogativi. Tra questi particolarmente rilevante è quello della sostenibilità sociale di sistemi pensionistici che stabiliscono una connessione molto più diretta tra i contributi degli individui, il modo in cui i contributi sono investiti e le prestazioni previdenziali che da tali contributi scaturiscono. Nella transizione verso un nuovo modello di Stato sociale al decisore politico spettano scelte cruciali che trascendono il ciclo politico e investono il patto di solidarietà tra generazioni di lavoratrici e lavoratori.
Ingresso libero. Per informazioni: [email protected]