Memoria per il futuro dell'USI. Concluso il 20esimo Dies academicus

Institutional Communication Service

23 April 2016

Si è svolto questa mattina, nell’Aula magna del campus di Lugano, il 20esimo Dies academicus dell’USI, l’importante momento di incontro fra la realtà accademica, la comunità dei suoi sostenitori e i cittadini della Svizzera italiana.

La cerimonia è stata l’occasione per il Presidente dell’USI Piero Martinoli – che a fine anno giungerà alla conclusione del suo mandato – di tracciare due visioni di possibile sviluppo a lungo termine dell’ateneo.

La prima è l’idea di trasformare l’USI in una Scuola universitaria federale, sul modello dei due politecnici di Zurigo e di Losanna, ma arricchita da un’importante componente umanistica e culturale; un cambiamento – secondo Piero Martinoli – “capace di imprimere una decisiva accelerazione al ruolo dell’ateneo quale motore di sviluppo territoriale”.

La seconda visione, in parte legata alla prima, è quella della creazione di una Facoltà di scienze umane: “Un atto audace, ma con i piedi per terra" – ha continuato Martinoli – "perché investire nell’‘inutilità’ delle humanae litterae e nel valore dell’umanesimo costituisce la più profonda forma di critica e di riflessione sull’essenza e sulla complessità dei fatti umani, capacità questa sempre più richiesta non solo in settori tradizionalmente ‘intrisi’ di scienze umane, ma anche nel mondo economico e industriale”.

Questi due possibili scenari, volti al futuro dell’Università, sono radicati nella memoria e nell’identità stessa dell’ateneo, che – come tratteggia un numero speciale del magazine Square pubblicato proprio in occasione dei 20 anni dell’USI (www.square.usi.ch) – si fonda sullo spirito d’iniziativa, l’apertura di vedute, l’amore per il proprio territorio, il respiro internazionale e l’ambizione di giocare un ruolo nella grande partita tra l’Europa e il Mediterraneo.

La cerimonia è stata aperta dal Presidente del Consiglio di Stato Paolo Beltraminelli (qui il suo intervento) e dal CEO di UBS Group AG Sergio Ermotti, che è intervenuto sul tema Svizzera: Ritorno al Futuro. Sergio Ermotti ha sottolineato la necessità, per il nostro paese, di continuare a focalizzarsi sui propri punti di forza storici (sistema liberale, pragmatismo e laboriosità), di continuare a investire in formazione e di trovare soluzioni per al contempo rispondere ai dubbi della popolazione e garantire la via bilaterale

A seguire, Ilaria Piatti, laureata dell’USI e professoressa di finanza presso l'Università di Oxford, Saïd Business School, ha tenuto una relazione (Divergenza di Opinioni e Asset Pricing) sulla divergenza di opinioni tra gli agenti economici circa fattori come la crescita dei consumi, l’inflazione e i tassi d’interesse, illustrando in particolare come l’analisi di questo disaccordo e la comprensione dei suoi fattori determinanti siano fondamentali, ad esempio, per capire la dinamica dei prezzi sui mercati finanziari e gli effetti reali di un cambiamento dei tassi d’interesse da parte di una banca centrale.

Passando dall’economia alla medicina, il Dr. Andrea Alimonti, Group Leader presso l’Istituto Oncologico di Ricerca – IOR, in via di affiliazione all’USI – ha presentato su che cosa sta lavorando nel laboratorio di cui è alla guida: la caratterizzazione di un nuovo tipo di invecchiamento cellulare indotto nelle cellule tumorali (Invecchiare le cellule tumorali per curale il cancro). L’obiettivo della ricerca di Andrea Alimonti, che ha già ottenuto prestigiosi riconoscimenti (tra gli altri, due European Research Grant, nel 2010 e nel 2015, e lo Steiner Cancer Research Award 2015), è sviluppare terapie anti-tumorali basate sull’induzione della senescenza, combinandole con farmaci per potenziare l’attività anti-tumorale del sistema immunitario.

A chiusura della cerimonia si è tenuta la consegna delle onorificenze. La Facoltà di scienze economiche ha attribuito il dottorato honoris causa a Sir Richard Blundell, «per i suoi contributi fondamentali e pionieristici alla micro-econometria e all’analisi economica empirica nello studio del mercato del lavoro, dei consumi, della tassazione e delle pensioni». Professore allo University College London, Richard Blundell vanta svariati riconoscimenti a livello internazionale e nel 2015 l’agenzia Reuters l’ha indicato come uno dei “papabili” per il Nobel per l’economia.

Anche la Facoltà di scienze della comunicazione ha attribuito il suo dottorato honoris causa, conferendolo a David Lyon «per i suoi studi pionieristici sulla società dell’informazione e per la costante attenzione verso temi centrali del dibattito sociologico contemporaneo quali la privacy, la sorveglianza elettronica e digitale e l’etica dell’identificazione». David Lyon, professore alla Queen’s University (Ontario, Canada), è uno dei più autorevoli studiosi del fenomeno della sorveglianza: tra i suoi molti contributi in tema, anche Sorveglianza liquida (Liquid Surveillance, 2012), scritto insieme al noto sociologo Zygmunt Bauman.

Le onorificenze sono continuate con la nomina di due nuovi Membri Onorari dell’USI: Elisabetta Pavesi, «per il costante e prezioso contributo alle borse di studio e il generoso sostegno a progetti d’avanguardia dell’Università della Svizzera italiana» offerto attraverso la Fondazione Leonardo; e Sergio Mantegazza, «per il decisivo e generoso sostegno allo sviluppo delle Scienze computazionali all’Università della Svizzera italiana» per il tramite della Metis Fondazione Sergio Mantegazza.

È stato infine assegnato, come da tradizione, il riconoscimento al merito didattico: ad aggiudicarsi il Credit Suisse Award for Best Teaching è stato Fabio Pusterla, professore titolare presso l’Istituto di studi italiani dell’USI, «per la qualità dell’insegnamento offerto, riconosciuta nell’ambito della valutazione dei corsi nell’anno accademico 2014/2015».

Ad accompagnare la cerimonia, gli intermezzi musicali del Franco Ambrosetti Quartet: Franco Ambrosetti, tromba; Tony Arco, batteria; Roberto Tarenzi, tastiere; e Mauro Battisti, contrabbasso. Franco Ambrosetti ha offerto la sua esibizione a titolo gratuito.

Quest’anno, per la prima volta, il Dies academicus è stato trasmesso in diretta dal canale ufficiale dell’USI su YouTube (www.youtube.com/USIUniversity), dove resterà consultabile. Le fotografie della cerimonia sono disponibili al seguente link. La cartella stampa in formato digitale è disponibile in calce.