Il bene comune: acqua e diritti alla vita

Institutional Communication Service

11 December 2003

Mercoledì 17 dicembre 2003 alle ore 20.30 presso l’Edificio Canavée (aula C0.63/64) prosegue il corso di Ecologia umana aperto al pubblico tenuto dal Prof. Dr. Riccardo Petrella con una conferenza dal titolo

“Siamo rimasti tutti scioccati dalle 3’000 persone morte nell’attacco alle Torri Gemelle. Raramente, però, sentiamo parlare delle 30’000 persone che, ogni giorno, muoiono poiché non hanno accesso all’acqua potabile. Per decenni l’opinione pubblica non si è occupata di ciò che, in principio, non causava una morte “visibile”: è come se non ci fosse emozione quando non si vede la morte; mentre è importante badare anche a ciò che non si vede, come gli otto miliardi di persone che costituiscono l’umanità.
In nessuna Costituzione dei Paesi – anche quelli detti civili – l’accesso all’acqua è menzionato come diritto. Non è mai stato esplicitato che l’accesso all’acqua debba essere considerato come un diritto: nemmeno fra i grandi diciotto diritti umani. È quindi necessario insistere sulla costituzionalità di diritti, poiché la storia mostra che, ogni qualvolta si deve fare un progresso sul piano civile, sociale, morale o politico, è bene esplicitare nelle Costituzioni tali principi”.

- Riccardo Petrella -

Nota biografica

Professore all’Università Cattolica di Lovanio, già Direttore nel 1970 del Centro Europeo di Ricerche Sociali Comparative a Vienna (Austria) e dal 1978 del Programma FAST (Forecasting and Assessment in Science and Technology) alla Commissione delle Comunità Europee, Riccardo Petrella è attivamente impegnato nello studio della mondializzazione, della società del welfare, dell’educazione e, negli ultimi tempi, dei problemi dell’acqua (diritto alla vita, bene comune ecc.). A questo proposito ha fondato il Comitato Internazionale per il Contratto Mondiale dell’Acqua, presieduto da Mario Soares.

Informazioni
Amanda Prada, Accademia di architettura
Tel. +41 91 640 49 69, e-mail [email protected]