Logistica umanitaria: le esperienze dal campo in una conferenza pubblica

Institutional Communication Service

4 September 2006

L’Istituto di ricerche economiche dell’Università della Svizzera italiana (IRE), in seguito al grande successo riscosso dalla recente Summer School in Humanitarian Logistics, svoltasi lo scorso settembre e rivolta ad esperiti del settore, ha deciso di organizzare sabato 7 Ottobre alle ore 9.30 nell'aula A12 dell’USI di Lugano, un evento aperto, gratuito ed in lingua inglese, espressamente dedicato al pubblico ticinese ed intitolato “Humanitarian Logistics: experiences from the field”.
Ian Heigh, Senior Field Logistics Officer della Croce Rossa internazionale e Cristian Varga, delegato in Pakistan di Caritas Switzerland, prendendo spunto dalla loro vasta esperienza diretta, tracceranno un quadro della natura e delle sfide della logistica umanitaria nel nuovo millennio. Al termine, i relatori e ed i responsabili dell’IRE saranno a disposizione per rispondere ad eventuali domande e chiarimenti sul tema della conferenza, anche nel corso di un aperitivo offerto a conclusione dei lavori.

La “logistica umanitaria” è essenzialmente l’applicazione di principi e concetti della logistica industriale e commerciale, riguardanti l’ottimizzazione della pianificazione e l’implemen-tazione dei flussi di trasporto, stoccaggio e distribuzione dei beni, al campo delle emergenze umanitarie, causate da catastrofi naturali o da situazioni di guerra. La caratteristica fondamentale della logistica umanitaria è dunque il dover operare in situazioni estreme ed in contesti difficilmente prevedibili, per fornire i beni di prima necessità. La logistica umanitaria richiede, oltre agli aspetti puramente logistici, un coordinamento tra le varie istituzioni prima e durante gli interventi, una forte considerazione delle necessità reali delle popolazioni colpite e delle risorse locali a disposizione. Lo sviluppo di un centro di logistica applicata al settore umanitario in Ticino permette non solo al Cantone di sviluppare quella vocazione logistica, che si sta dimostrando sempre più importante all’interno del panorama economico, ma anche di consolidare la tradizione umanitaria tipica della Svizzera.