Il San Carlino sarà smantellato nei prossimi mesi

Institutional Communication Service

3 April 2003

Il 31 marzo 2003 è giunto a scadenza il contratto di gestione fra l’Università della Svizzera italiana e la città di Lugano riguardante la copia lignea del San Carlino ideata nel 1999 dall’architetto Mario Botta, realizzata dall’Atelier “Borromini” all’Accademia di Architettura e finanziata dalla Confederazione nell’ambito di un programma occupazionale. L’interesse manifestato da un importante gruppo imprenditoriale edile lombardo per il trasferimento del “San Carlino” a Milano è venuto a cadere per i costi eccessivi che l’impresa avrebbe comportato. L’USI che è proprietaria dell’opera ha perciò deciso di procedere nei prossimi mesi allo smantellamento dell’opera in stretto contatto con la città di Lugano.

In occasione dei festeggiamenti del 400esimo della nascita di Francesco Borromini, nell’ambito della mostra dedicata dal Museo cantonale dell’Arte, l’architetto Mario Botta ideò la copia lignea della celebre chiesa del “San Carlino alle Quattro fontane” di Roma, che venne progettata come lavoro di atelier all’Accademia di Architettura dell’USI e realizzata nell’ambito di un programma occupazionale finanziato dalla Confederazione. Si tratta di un’opera originale ed effimera, che avrebbe dovuto rimanere a Lugano unicamente per sei mesi dell’esposizione. Considerato il grande successo di pubblico, sono stati oltre 300 mila i visitatori nel primo anno, la città di Lugano concluse con l’USI un contratto di gestione di 3 anni per permettere al maggiore numero di persone possibile di ammirare l’opera.

Negli scorsi mesi sono state esaminate diverse soluzioni per preservare l’opera. Il Consiglio comunale della città di Lugano ha bocciato una richiesta di credito di manutenzione di 300 mila franchi per impermeabilizzare e ridipingere la parte interna del modello ligneo in argento. Un importante gruppo imprenditoriale milanese ha manifestato all’architetto Mario Botta il suo interesse per trasferire l’opera entro un vasto complesso edilizio, ma i costi di trasferimento e di ricostruzione si sono rivelati proibitivi.

Nelle prossime settimane l’USI in collaborazione con la città di Lugano allestirà un piano di smantellamento dell’opera, la cui realizzazione durerà alcune settimane. Il finanziamento della rimozione è assicurato da un fondo di riserva costituito in fase di progettazione.

Informazioni:

Albino Zgraggen, segretario generale USI, tel. 091 912 46 03