Studio IRE nuovo Park & Ride Cornaredo

Institutional Communication Service

13 March 2003

NUOVO PARK & RIDE CORNAREDO: STUDIO DELL’IRE
CONFERMA LA DOMANDA POTENZIALE E ILLUSTRA LE VARIANTI DI FINANZIAMENTO

Il
57% dei pendolari in entrata a Lugano utilizza l’automobile. Circa la metà di loro dispone di un parcheggio al posto di lavoro, che nella maggiore parte dei casi
è messo a disposizione gratuitamente dall’azienda. Un quarto dei pendolari in entrata a Lugano è disposto
a pagare per l’uso occasionale o in abbonamento dei posteggi di lunga durata in periferia. Possono essere
quindi stimati a 1500 i potenziali utenti di un ampliamento della struttura park & ride a Cornaredo.
L’investimento stimato a 39 milioni di franchi potrebbe essere finanziato secondo le modalità del cosiddetto "Project financing" con una collaborazione fra settore pubblico e privato. Sono
queste le principali conclusioni dello studio relativo all’uso, alla gestione e al finanziamento dei
nodi intermodali del Piano dei Trasporti del Luganese (PTL) elaborato dall’Istituto di ricerche economiche
(IRE) della facoltà di Scienze economiche dell’USI su mandato del Dipartimento del territorio e della
Commissione regionale dei Trasporti del Luganese.

Lo
studio è stato affidato all’IRE con il duplice obiettivo di studiare l’analisi della domanda potenziale
di un nuovo nodo intermodale (si designa come "nodo intermodale" un’infrastruttura che offre
la possibilità di effettuare, in un unico punto, un agevole trasbordo da un sistema di trasporto all'altro.
In questo caso possono convergere linee di trasporto pubblico su gomma e il traffico privato) a Cornaredo
e di approfondire le possibilità di finanziamento dell’opera
secondo lo schema del "Project Financing" (finanziamento di progetto). L’obiettivo concreto
dello studio era di fornire risposte riguardanti:

  1. il
    comportamento dei pendolari e il potenziale d'utenza tramite un’inchiesta rappresentativa dei pendolari
    (mobilità sistematica) per Lugano
  2. le ipotesi sulla modalità
    più appropriata di finanziamento e gestione della struttura attraverso una valutazione di redditività.

L’inchiesta
sulla mobilità pendolare, preceduta da un’inchiesta preliminare a Cornaredo, è basata su un campione
rappresentativo delle persone attive a Lugano. L’inchiesta per questionario è articolata in due parti.
Nella prima si è chiesto al pendolare di tratteggiare il profilo personale, familiare e le abitudini
attuali riferite ad uno spostamento pendolare tipico e abituale. Nella seconda, dopo aver introdotto
lo scenario futuro con tangenziale e nodi intermodali, si è domandato all’utente - indipendentemente dal mezzo di trasporto - la sua reazione ipotetica alla nuova struttura e offerta di P&R.

La
popolazione pendolare ha mostrato un buon grado di partecipazione all’inchiesta. Su un totale di 1233
questionari inviati ne sono infatti rientrati 480 (39%). Dai dati si desume inoltre la funzionalità
dello schema PTL ad anelli e la reale potenzialità dei parcheggi a margine della circonvallazione “Omega”
che possono accogliere una buona parte del traffico pendolare, se sono opportunamente strutturati. Gli
intervistati sono per più della metà automobilisti che hanno poca dimestichezza con i trasporti pubblici;
il 44% degli automobilisti pendolari può usufruire di un parcheggio gratuito o a pagamento messo a disposizione
del datore di lavoro. La maggior parte degli utenti non ha mai usufruito dell’attuale offerta Park &
Ride (P&R).

Gli intervistati sono
in generale poco propensi a pagare per il miglioramento del servizio di parcheggio, indipendentemente
dal reddito. Essi sono tuttavia tendenzialmente disposti ad avvalersi dei nuovi servizi qualora questi
esistessero. Circa un quarto degli intervistati si dice inoltre disposto a pagare per l’uso occasionale
o in abbonamento di posteggi di lunga durata in periferia. Una stima prudenziale consente di valutare
a circa 1500 i pendolari potenziali utenti della nuova struttura di un parcheggio P&R.

Sulla
base di questi risultati lo studio ha sviluppato uno schema di “project financing” che prevede diverse
varianti di finanziamento. Il modello teorico conferma che un nodo intermodale può essere finanziato secondo lo schema del PF. Nel caso specifico di Cornaredo
il Cantone Ticino potrebbe assumere il ruolo di committente pubblico e redattore del bando di concorso
specifico. Nello studio sono stati analizzati a titolo di confronto diversi esempi di finanziamento
in PF ed è stata elaborata un'analisi di redditività del nodo intermodale (tramite la determinazione
del valore attuale netto) sulla base delle seguenti ipotesi:

  • spesa
    d’investimento; 39 milioni sfr.
  • periodo di investimento: da ripartire
    in tre anni
  • spesa annua di esercizio: 900.000, per
    1200 posti
  • ricavi annui di esercizio in differenti scenari: da
    2 a 3,5 milioni per 1200 posti
  • concessione di 30 anni
  • condizioni
    che consentono la copertura dei costi (in termini di tariffe e copertura a fondo perduto)

Un nodo intermodale può prevedere anche
un’offerta complementare (commerciale e di servizio) non strettamente legata alla funzionalità del nodo
intermodale stesso, che può contribuire a ripagare l'investimento e aumentare l’interesse per il suo
finanziamento. L’offerta complementare deve tuttavia essere coerente con gli indirizzi urbanistici definiti
nell'ambito del Piano di sviluppo del quartiere di Cornaredo. I calcoli di redditività dimostrano infine
la possibilità di assicurare il finanziamento dell’opera secondo il “project financing” con un contributo
dell’ente pubblico.

Informazioni:

Dr.
Roman Rudel, IRE, Via Maderno 24, 6904 Lugano, tel. 091 912 46 67