L'Informatica pervasiva - opportunità e rischi

Institutional Communication Service

18 October 2004

TICINO INFORMATICA, Tavola rotonda, 20 ottobre 2004, Palazzo dei Congressi, Sala C, 16.30-18

Le tecnologie dell’informazione si sviluppano con impressionante rapidità e influenzano in modo crescente l’insegnamento, la ricerca scientifica, le professioni e molti aspetti della vita di tutti i giorni. Gli oggetti d’uso quotidiano (telefonini, automobili, elettrodomestici …) diventano “intelligenti”: possono registrare, memorizzare dati e controllare l’ambiente in cui agiscono, garantendo sicurezza e affidabilità del sistema stesso. La rapida diffusione degli oggetti intelligenti nella nostra quotidianità apre nuove prospettive di sviluppo per una migliore qualità di vita e una maggiore efficienza dei processi produttivi. Non sono ancora tuttavia pienamente conosciute le ripercussioni dell’informatica pervasiva sul consumo energetico, mentre è probabile un aumento delle radiazioni non ionizzanti. Il Centro per la valutazione delle scelte tecnologiche TA-SWISS di Berna ha analizzato le opportunità e i rischi dell’evoluzione tecnologica e ha formulato una serie di raccomandazioni per una discussione approfondita sul ruolo futuro delle nuove tecnologie dell’informazione nella nostra quotidianità. Lo studio sarà presentato a Ticino Informatica nell’ambito una tavola rotonda che avrà luogo mercoledì 20 ottobre 2004 dalle 16.30 alle 18 al Palazzo dei Congressi.

Pervasività o ubiquità dei computer: è questa la visione degli esperti secondo i quali in un futuro non molto lontano computer microscopici saranno integrati nei più svariati oggetti e onnipresenti nella vita di tutti i giorni. Tra dieci anni, per un miliardo di persone potrebbe essere disponibili mille miliardi di oggetti muniti di componenti elettroniche e collegati in rete secondo una stima di IBM. Ma già oggi l’informatica è onnipresente nella vita quotidiana e sta modificando sensibilmente il nostro modo di lavorare, progettare, analizzare l’informazione ed insegnare. La nuova facoltà di Scienze informatiche dell’Università della Svizzera italiana intende rispondere in modo innovativo alle crescenti esigenze del mondo del lavoro e della ricerca. Il programma di studi include le materie teoriche e tecniche dell’informatica, ma anche insegnamenti relativi alla gestione dei progetti, ai principi del lavoro di gruppo, alla comunicazione interdisciplinare e alle caratteristiche dei maggiori campi d’applicazione.

La presentazione dello studio sugli effetti dell’informatica pervasiva è una preziosa opportunità per una discussione interdisciplinare sulle opportunità e i rischi della società dell’informazione in sintonia con le raccomandazioni di TA-SWISS. Alla tavola rotonda del 20 ottobre parteciperanno le seguenti persone:

  • Prof. Dr. Lorenz M. Hilty, EMPA, autore principale dello studio TA-SWISS “Il principio di prevenzione nella società dell’informazione”
  • Dr. Fulvio Caccia, presidente Commissione federale della comunicazione e membro del Comitato direttivo del Centro per la valutazione delle scelte tecnologiche TA-SWISS
  • Prof. assist. Amy Murphy, Facoltà di scienze informatiche USI
  • Filippo Lombardi, Consigliere agli Stati
  • Laura Regazzoni Meli, segretaria generale Associazione consumatrici della Svizzera italiana
  • Paolo Rossi, direttore Azienda elettrica ticinese
  • Davide Gai, promotore Ticino Informatica, moderatore

 


TA-SWISS

Gli studi di TA-SWISS devono fornire informazioni scientifiche, indipendenti e fondate sulle opportunità e i rischi delle nuove tecnologie. Per questo motivo sono realizzati in collaborazione con gruppi d’esperti in materia. Lo studio “Il principio di prevenzione nelle società dell’informazione Effetti del pervasive computing (informatica onnipresente) sulla salute e sull’ambiente” è stato realizzato nel 2003 da Lorenz Hilty, professore di tecnologie dell’informazione sostenibili all’EMPA di San Gallo, su mandato del Centro per le valutazione delle scelte tecnologiche (TA-SWISS) presso il Consiglio svizzero della scienza e della tecnologia in collaborazione con l’Ufficio federale della sanità, l’Ufficio federale della comunicazione e l’Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio.

 

SINTESI STUDIO “IL PRINCIPIO DI PREVENZIONE NELLA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE”

Si possono fare unicamente speculazioni sulle ripercussioni delle nuove tecnologie d’uso quotidiano sulla salute e sull’ambiente. L’informatica apre ad esempio nuovi orizzonti nel campo della medicina. I malati cronici potranno ad esempio approfittare delle opportunità offerte dal monitoraggio a distanza della salute e dall’uso di impianti miniaturizzati, quali “protesi sensoriali” per i non udenti o i non vedenti. Anche la chirurgia rappresenta un campo d’applicazione interessante attraverso l’uso di microscopi robot che utilizzano applicazioni senza fili. L’effetto delle radiazioni non ionizzanti sulla nostra salute è ancora poco conosciuto. L’avanzata degli oggetti intelligenti aumenta il numero di fonti che emettono radiazioni non ionizzanti. Aumenta la frequenza d’esposizione quotidiana con un’intensità di radiazioni più bassa tuttavia. Non è ancora noto se queste onde possano avere un influsso sull’organismo umano.

In linea di principio il pervasive computing ha il potenziale di accelerare e rendere più efficienti i processi. L’ulteriore miniaturizzazione lascia intravedere ulteriori riduzioni del consumo di molti materiali con effetti positivi dal punto di vista ecologico. C’è tuttavia il rischio che i risparmi di risorse e di tempo siano annullati dall’aumento esponenziale degli oggetti e delle componenti elettroniche. Gli esperti parlano di “effetto rebound” delle nuove tecnologie. La rapidità dell’evoluzione tecnologica e la frenesia dei consumi potrebbe inasprire i problemi legati allo smaltimento dei materiali. Il bilancio energetico potrebbe pure subire contraccolpi negativi: la riduzione del consumo energetico dei nuovi oggetti intelligenti potrebbe essere annullata dall’incremento delle componenti elettroniche che causa un consumo crescente d’elettricità. Secondo gli esperti il 10% del consumo complessivo di elettricità potrebbe essere destinato all’alimentazione di server e altri elementi dell’infrastruttura di rete.

La società dell’informazione è quindi vulnerabile. La diffusione capillare delle nuove tecnologie suscita reazioni contrapposte. Alcune persone apprezzano i vantaggi offerti in termini di sicurezza e qualità di vita, mentre altre temono un controllo eccessivo, una sorta di tutela digitale, dovuta all’onnipresenza dell’informatica. Lo studio di TA-SWISS indica che nella futura società dell’informazione saremo ancora vulnerabili. E’ prevedibile una necessità d’intervento nel diritto della responsabilità civile e nelle norme che regolano la protezione dei dati. L’informatica pervasiva occulterà sempre più le relazioni tra un’azione e le sue conseguenze. Bisognerebbe inoltre fare in modo che le persone possano anche sottrarsi alle reti integrali. Lo studio TA-SWISS contiene una serie di ulteriori raccomandazioni destinate ai rappresentanti della politica, ricerca, università, aziende, enti pubblici e associazioni dei consumatori. L’applicazione del principio di prevenzione consente di utilizzare pienamente le molteplici possibilità positive offerte dall’informatica pervasiva.

La sintesi dello studio in italiano è disponibile all’indirizzo www.ta-swiss.ch nella rubrica pubblicazioni.

www.ta-swiss.ch/www-remain/reports_archive/publications/2003/TA_46A_2003_italiano.pdf