Álvaro Siza: conferenza e mostra di un maestro

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10 September 2007

Portogallo: un paese “dove abbondano le imprese soprannaturali”, come scrive nel suo Viaggio in Portogallo il Premio Nobel José Saramago, un paese che pensa a nuovi orizzonti e ridisegna i suoi profili. L’architettura lusitana negli ultimi anni si è così fatta conoscere alla comunità architettonica internazionale ed ha rivelato l’esistenza di una stratificazione culturale sulla quale si sono sviluppate le personalità più note della pratica progettuale contemporanea, come João Luís Carrilho da Graça, Gonçalo Byrne, Eduardo Souto de Moura e Álvaro Siza, premio Pritzker 1992.

L’apertura del ciclo di eventi pubblici dell’Accademia di architettura (Università della Svizzera italiana) è così affidata quest’anno a Siza, la più autorevole personalità della cultura progettuale portoghese. La sua architettura, poetica, profonda, cerca l’ispirazione nelle tradizioni locali, ma è al contempo rivolta ad un’idea moderna di spazialità. Lo “scultore dello spazio” sarà a Mendrisio mercoledì 19 settembre 2007 per raccontarsi nella conferenza Iberê Camargo – Il Processo di un progetto. Per l’occasione alla Galleria dell’Accademia sarà inaugurata la retrospettiva Álvaro Siza, architetto.

L’esposizione, a cura di Carlos Castanheira, amico e collaboratore di Siza da anni, presenta una selezione di progetti e realizzazioni del maestro a partire dagli anni ’60 sino ad oggi. Nella loro diversità, tutte le opere contemplano una caratteristica costante del suo lavoro: la volontà di mettere a punto un linguaggio compositivo che esprima al meglio la complessa combinazione dei fenomeni che determinano lo spazio di vita dell’uomo. La sua ricerca ha origine nell’atto profondo di osservare e successivamente tradurre in segno i frammenti della realtà. E lo schizzo è sempre presente nel processo architettonico, anche nelle fasi finali del lavoro; per Siza, infatti, rappresenta l’imprescindibile strumento d’investigazione e comunicazione del fare progettuale.

I progetti selezionati per la Galleria dell’Accademia sono presentati attraverso schizzi, disegni, fotografie, modelli di studio, plastici, testi introduttivi, scritti e riflessioni dell’architetto lusitano. In mostra anche la proiezione video in cui Álvaro Siza parla con entusiasmo e rigore della sua intima relazione con le città in cui ha vissuto ed appreso, ed in cui ha lasciato un segno indelebile del suo linguaggio. Il visitatore avrà perciò l’opportunità di penetrare nel laboratorio del maestro e cogliere la straordinaria poetica e profondità di pensiero di Siza.

Accompagna l’esposizione un prezioso libro a cura dell’architetto Carlos Castanheira: Álvaro Siza, Twenty two recent Projects, Triennale di Architettura di Lisbona, Edizioni Casadarquitectura, 2007.

Nato a Matosinhos nel 1933, Siza ottiene il diploma d’architetto (e non di scultore, per non contrariare il padre) nel 1955, presso la Escola Superior di Belas Artes do Porto, sotto la guida di Fernando Távora, con il quale lavora per alcuni anni. Nel 1958 apre il suo studio e dal 1965 divide il proprio impegno fra l’attività progettuale e la docenza, in Portogallo ed all’estero (Ecole Polytechnique fédérale de Lausanne, University of Pennsylvania, Los Andes School of Bogotà, Harvard University Graduate School of Design).

Numerosi sono i premi ed i riconoscimenti che gli sono stati attribuiti nel corso degli anni, fra cui il Prize of Architecture dell’International Association of Art Critics, sezione Portogallo, nel 1982;  la Medaglia d’oro della Fondazione Alvar Aalto ed il Mies van der Rohe nel 1988; l’ambito Premio Pritzker per la carriera nel 1992; l’Arnold W. Brunner Memorial Prize dell’American Academy of Arts and Letters di New York ed il Praemium Imperiale della Japan Art Association di Tokyo nel 1998. È stato inoltre insignito della laurea honoris causa dalle Università di Valencia, Palermo, Lima e Coimbra.

Fra le sue principali opere ricordiamo le Case della Bouça (Saal) a Porto (1975-1977), Casa Avelino Duarte a Ovar (Portogallo, 1980-1984), il Centro galego d’arte contemporanea di Santiago de Compostela (1988-1993) ed il Padiglione portoghese all’Expo ’98 di Lisbona (1995-1998).

Attualmente Siza è impegnato a Porto Alegre, a metà strada tra San Paolo e Buenos Aires, nel completamento della sede della Fondazione Iberê Camargo, dedicata al noto pittore brasiliano. Il progetto del museo, una massa di cemento bianco, si è aggiudicato nel 2002 il Leone d’oro alla Mostra Internazionale d’architettura di Venezia.

Pur mantenendo intatta la passione per l’architettura, il maestro portoghese confessa di coltivare “un desiderio, non proprio segreto, di abbandonarla per fare non sa ancora bene cosa”.

La conferenza di Álvaro Siza Iberê Camargo – Il Processo di un progetto (in italiano) è prevista per mercoledì 19 settembre 2007, alle ore 19.30, presso l’Aula Magna dell’Accademia di architettura di Mendrisio (Palazzo Canavée, Via Canavée 5, 6850 Mendrisio – Svizzera). L’ingresso in sala è possibile sino ad esaurimento dei posti; nella hall di Palazzo Canavée verrà, inoltre, allestita una postazione video.

Per l’occasione si inaugura l’esposizione Álvaro Siza, architetto (Galleria dell’Accademia, pianterreno di Palazzo Canavée) alla presenza del curatore, Carlos Castanheira. Un aperitivo verrà offerto a tutti i convenuti.

La mostra resterà aperta sino a domenica 25 novembre 2007. Potrà essere visitata dal martedì alla domenica dalle ore 13 alle 18. L’ingresso è libero.

Per tutta la durata dell’esposizione sarà in vendita il libro a cura di Carlos Castanheira: Álvaro Siza, Twenty two recent Projects, Triennale di Architettura di Lisbona, Edizioni Casadarquitectura, 2007 (398 pagine, a colori, in lingua inglese, Fr. 80, Euro 48).

Dopo Siza, il ciclo di conferenze con i protagonisti dell’architettura contemporanea proseguirà con João Luís Carrilho da Graça (Lisbona), ospite dell’Accademia l’11 ottobre 2007. Sarà poi la volta di Francesco Venezia (Napoli), il cui arrivo è previsto per il 25 ottobre, seguito da Alberto Campo Baeza (Madrid), che terrà la sua lezione pubblica l’8 novembre.

A questi si aggiunge un incontro con Massimo Cacciari il 22 novembre, mentre il 5 dicembre Vincent Mangeat (Nyon) parteciperà all’inaugurazione dell’esposizione dedicata al Premio Architettura Eternit 2006.