L'Osservatorio europeo di giornalismo si arricchisce di un tassello importante: una versione in lingua francese

Institutional Communication Service

24 March 2017

Da giugno il network dell’Osservatorio europeo di giornalismo (EJO) - iniziativa nata all'USI nel 2004 che attualmente raggruppa 16 istituzioni di ricerca in 14 paesi diversi diffondendo ricerca e analisi sul giornalismo e sull’industria dei media in prospettiva globale - si arricchisce di una nuova versione linguistica: il francese, grazie ad un nuovo partner francofono all'Università di Neuchâtel. Il linea con le attività dell'EJO, la nuova entità promuoverà il dibattito pubblico sul giornalismo e l'informazione contemporanea, grazie ad un finanziamento iniziale del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica.

Oltre a costruire ponti tra il mondo accademico della comunicazione e quello dei professionisti dei media, l’EJO rafforzerà così la propria missione di contribuire al miglioramento qualitativo della professione completando la propria offerta in Svizzera e in Europa. "Siamo lieti di dare questa notizia proprio in occasione dei 60 anni della firma dei Trattati di Roma (25 marzo 2017), considerati come uno dei momenti storici più significativi del processo di integrazione europea: finora all'EJO mancava un tassello importante per servire al meglio il pubblico svizzero e quello europeo" - afferma il prof. Stephan Russ-Mohl, ideatore del network. "Ma da settembre, quando la piattaforma dell'EJO www.ejo.ch accoglierà il nuovo partner, le preziose riflessioni di personalità attive nei media e di specialisti della comunicazione francofoni, sotto la supervisione della Prof. Annik Dubied dell'Università di Neuchâtel, completeranno la nostra offerta." "Senza dimenticare che" - aggiunge il co-fondatore dell'EJO Marcello Foa - "i nuovi contributi permetteranno anche di migliorare le nostre attività nel Mediterraneo, in particolare la nostra partnership con l’Arabic Journalism Observatory (AJO) creato in collaborazione con il Media Development Center di Tunisi".

L'Università di Neuchâtel, con la sua Académie du journalisme et des médias (AJM), è particolarmente adatta ad ospitare una versione in francese del sito EJO, anche perché offre l'unico programma di master in giornalismo della Svizzera romanda. Il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS) ha finanziato questo progetto nel quadro del programma AGORA, che mira a favorire la diffusione della scienza presso il grande pubblico.

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L’Osservatorio europeo di giornalismo (EJO, www.ejo.ch) è un centro studi non profit nato nel 2004 in seno alla Facoltà di scienze della comunicazione dell’USI. L’EJO rende accessibili i risultati di ricerca sul mondo dei media, comparando le diverse culture giornalistiche. Lo scopo è di contribuire al miglioramento qualitativo della professione agendo in stretta relazione con le esigenze di giornalisti, direttori ed editori, avvicinando così il mondo accademico della comunicazione a quello dei media.

Nel 2016, come costola del progetto europeo, nasce l'Arabic Journalism Observatory (AJO): https://www.usi.ch/it/feeds/21324.