Seduta costitutiva della Commissione Scienze umane

Institutional Communication Service

7 February 2005

La Commissione Scienze umane formata dal Consiglio dell’Università si è riunita per la prima volta lunedì 7 febbraio 2005 a Lugano. La Commissione è presieduta dal presidente del Consiglio dell’Università ed è composta da esperti esterni e dai Decani delle facoltà di Architettura, Scienze della comunicazione e Scienze economiche dell’USI. Il suo compito è di valutare le opportunità di sviluppo dell’insegnamento e della ricerca nel campo delle discipline umanistiche, in collaborazione con le facoltà, nell’ambito della pianificazione 2004-2007.

Sono stati chiamati come esperti esterni: Omar Calabrese, professore ordinario di semiotica, direttore del Dipartimento di Scienze della Comunicazione e della Scuola Superiore di Studi Umanistici all’Università di Siena; Marcello De Cecco, professore ordinario di storia della finanza e della moneta alla Scuola Normale Superiore di Pisa; Renato Martinoni, professore ordinario di letteratura italiana all’Università di San Gallo; Anne-Nelly Perret-Clermont, professore ordinario di psicologia all’Università di Neuchâtel, membro del Consiglio dell’USI. Le facoltà sono rappresentate da Josep Acebillo-Marin, professore ordinario di cultura del territorio, Direttore dell’Accademia di architettura; Giovanni Barone-Adesi, professore ordinario di teoria finanziaria, Decano della Facoltà di scienze economiche, Giuseppe Richeri, professore ordinario di Strategie dei media e storia della comunicazione, Decano della Facoltà di scienze della comunicazione. Ad essi si aggiunge Jean-François Bergier, professore emerito di storia al Politecnico federale di Zurigo, presidente dell’AISA e dell’ISAlp. I decani possono nominare un supplente.

Nella sua prima riunione la Commissione ha esaminato gli insegnamenti nel campo delle discipline umanistiche e delle scienze sociali e politiche impartiti nell’ambito dei vari indirizzi delle facoltà dell’USI ed ha discusso in modo preliminare le strutture e gli aspetti organizzativi di un eventuale Istituto di Scienze umane. In accordo con le direttive pianificatorie del Consiglio dell’Università non è prevista l’istituzione di una nuova facoltà. La discussione si è quindi orientata agli insegnamenti che gli esperti ritengono prioritari per gli studenti delle facoltà esistenti e d’interesse potenziale per studenti di altre università, anche nel contesto della prospettata abolizione di cattedre di lingua e letteratura italiana nelle università svizzere. Nella scelta delle discipline umanistiche sarà inoltre importante considerare gli aspetti della ricerca e le possibili collaborazioni e sinergie con altre università svizzere, con gli atenei della Lombardia e con le istituzioni di formazione terziaria della Svizzera italiana.

Informazioni:

Andrea Arcidiacono, responsabile Servizio comunicazione e media, USI, tel. 058 666 4792, [email protected]