Il luogo e la sua presenza con l'architetto grigionese Gion A. Caminada

Institutional Communication Service

6 March 2008

Dopo una serie di conferenze con architetti dell’area atlantica – i portoghesi Álvaro Siza e João Luís Carrilho da Graça, poi Francesco Venezia da Napoli ed Alberto Campo Baeza da Madrid –, l’Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana) si volge a nord. Christian Kerez, architetto venezuelano di nascita ma trapiantato da anni a Zurigo, ha dato il là. Giovedì 13 marzo 2008 alle ore 20.00 tocca invece a Gion Antoni Caminada, architetto originario del Canton Grigioni, che ha contribuito attraverso le sue opere e la sua determinazione allo sviluppo del suo paese natale, Vrin, infondendovi strutture significative e funzionali nuove.

Vrin è un piccolo comune ai margini della Val Lumnezia, cuore dell’area romanda del Canton Grigioni. Caminada, che vi è nato nel 1957, l’ha abbandonato per compiere i suoi studi presso il Politecnico di Zurigo. Conseguito il diploma, Caminada ha però deciso di ritornare a Vrin dove ora vive e lavora, poiché emigrare non è l’unica alternativa.

L’architetto ha segnato il profilo di Vrin fin dagli anni ’80, tanto che ben presto si è sviluppato un vero e proprio turismo architettonico. Un paese abbastanza remoto dei Grigioni, nei pressi di Coira, ha quindi il suo architetto “personale” che richiama i cultori dell’architettura che si occupano dei paesaggi culturali alpini. A Vrin, diventato un modello per l’arco alpino, sono d’altronde stati conferiti nel corso degli anni una serie di riconoscimenti, fra cui il Neues Bauen in den Alpen nel 1999 ed il premio Arge Alp nel 2004. Si può pertanto affermare che Caminada è riuscito a rivelare alla popolazione di Vrin il suo stesso ambiente.

Lontano dall’idillio da cartolina postale, la storia di Vrin permette di conoscere la sorte della popolazione di molti villaggi di montagna, a 1450 metri sul livello del mare, dove si lotta per la sopravvivenza del paese e della sua struttura. A Vrin si è però riusciti ad allargare i campi d’azione degli abitanti affrontando consapevolmente l’organizzazione di nuovi spazi e di relazioni spaziali. Caminada ha progettato il cambiamento del comune a livello urbanistico ed architettonico ed ha partecipato alla sua realizzazione, motivando contadini, ingegneri e molti altri a collaborare. Impiegando materie prime locali come il legno, la pietra ed altri materiali naturali, Caminada ha progettato numerosi edifici a Vrin: il municipio, la sala polifunzionale, la malga delle capre, alcune stalle, il macello, alcuni edifici rurali, un edificio pubblico per la veglia funebre (la stiva da morts), i garages per gli autobus pubblici ed una cabina telefonica.

Il lavoro di Caminada è fortemente legato al contesto. La sua architettura si riallaccia alle tecniche costruttive tradizionali del luogo e s’inserisce con sensibilità nel paesaggio culturale della regione, contribuendo così al suo sviluppo.

Quando Caminada parla dell’utilità dell’architettura, ne sottolinea sempre la dimensione politica in senso lato, ovvero la sua importanza per la comunità, che investe aspetti economici, questioni di senso e d’identità, ma anche di praticità. Il fatto di preservare una certa unità architettonica a Vrin, malgrado la costruzione di nuove strutture, permette di lavorare nel rispetto della tradizione, in una continua evoluzione fatta di ricerca ed innovazione.

Caminada interpreta con sensibilità la maniera tipica e tradizionale di costruire in legno sfruttando i metodi contemporanei. Dopo avere lavorato per anni esclusivamente con il legno seguendo una tecnica molto diffusa nel suo Cantone denominata Strickbau (letteralmente, costruzione ad incastro), Caminada progetta ora, grazie all’esperienza maturata, anche edifici in cemento di simile efficacia artistica.

La stiva da morts è, per esempio, un edificio pubblico a vocazione religiosa, annesso alla chiesa ed al cimitero di Vrin. È il luogo in cui si espone la salma durante il periodo di lutto che precede la sepoltura. Caminada ha condotto una ricerca attorno al significato comunemente associato alla morte dall’intera comunità di Vrin: l’elaborazione del lutto dura tre giorni e solamente al termine di questo periodo le spoglie del morto vengono trasportate in processione dalla casa al cimitero. Si tratta di un vero e proprio rituale dove il dolore, anche se in uno spazio pubblico, resta un fatto privato.

Caminada ha comunque progettato anche al di fuori di Vrin. Fra le sue opere ricordiamo l’edificio scolastico di Duvin, la ristrutturazione dell’Hotel Alpina a Vals ed il collegio femminile del convento di Disentis. Mostre di suoi lavori sono state presentate a Zurigo, Francoforte, Cardiff e Londra.

Dal 1998 insegna al Politecnico federale di Zurigo.

Caminada s’inserisce in un filone particolarmente fecondo di architetti grigionesi, a cominciare da alcuni professori che insegnano all’Accademia di Mendrisio, Peter Zumthor e Valerio Olgiati, senza dimenticare il Direttore dell’ateneo, Valentin Bearth, che ha uno studio a Coira con il partner Andrea Deplazes, ma anche altri professionisti che nei Grigioni operano da anni, come Dieter Jüngling, Andreas Hagmann e l’ingegnere Jürg Conzett.

La conferenza di Gion Caminada (in tedesco con traduzione simultanea in italiano) dal titolo Il luogo e la sua presenza è prevista per giovedì 13 marzo 2008 alle ore 20.00 presso l’Aula Magna dell’Accademia di architettura di Mendrisio (Palazzo Canavée, Via Canavée 5, 6850 Mendrisio, Svizzera).

Si ricorda che fino a venerdì 21 marzo 2008 è possibile visitare l’esposizione Christian Kerez. Progetti 1988-2007 alla Galleria dell’Accademia (pianterreno di Palazzo Canavée). La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 13 alle 18. L’ingresso è libero.


Informazioni:

Amanda Prada, Responsabile comunicazione e conferenze, Accademia di architettura di Mendrisio Tel.: +41 58 666 58 69, e-mail: [email protected]

 

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