Una finestra sul tempo. Sguardi e riflessioni sul clima con Laboratorio di Storia delle Alpi dell'Accademia di architettura di Mendrisio

Institutional Communication Service

2 April 2008

Riprendono anche quest’anno le conferenze pubbliche promosse dal LabiSAlp, il Laboratorio di Storia delle Alpi dell’Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera italiana). Quattro le serate in programma con ricercatori che affronteranno un tema di grande attualità: la storia del clima.

Dopo il ciclo dedicato al Medioevo, ai suoi significati ed ai suoi simboli proposto nel corso del 2007, per la primavera 2008 il LabiSAlp sceglie quindi di affrontare una tematica completamente diversa, centrata, questa volta, sul passato, ma anche sul presente e sul futuro. Ed il titolo della rassegna sintetizza lo scopo dell’iniziativa; se, infatti, il ciclo di quattro serate si propone come Una finestra sul tempo. Sguardi sulla storia del clima, è perché il LabiSAlp desidera fornire l’occasione al grande pubblico di confrontarsi con un tema stimolante come quello del clima aprendo una “finestra”, appunto, per dibattere di eventi naturali, stagioni, catastrofi, riscaldamento climatico, rapporto tra uomo ed ambiente, incroci tra storia e clima. Il ciclo è curato dal LabiSAlp in collaborazione con GEA associazione dei geografi.

Gli ospiti della rassegna Una finestra sul tempo. Sguardi sulla storia del clima sono tutti nomi illustri: si parte martedì 15 aprile 2008 con Luca Bonardi che parlerà di Clima e storia delle Alpi nell’ultimo millennio; si continua con Luca Mercalli venerdì 25 aprile 2008 con Variazioni climatiche oloceniche nelle Alpi; si prosegue con Martine Rebetez lunedì 5 maggio 2008 che proporrà una conferenza su Conséquences des changements climatiques pour les populations alpines; per finire con Emmanuel Le Roy Ladurie, ospite del LabiSAlp mercoledì 21 maggio 2008, con la lezione Réflexions sur l’histoire du climat.

I quattro invitati sono autori di numerose pubblicazioni. Emmanuel Le Roy Ladurie è tra i pionieri della moderna ricerca storica sul clima e sui ghiacciai con l’opera Tempo di festa, tempo di carestia (1967); alla luce dei più recenti progressi della disciplina, quei contenuti riemergono nella nuova opera Histoire humaine et comparée du climat. Canicules et glaciers, XIIIe-XVIIIe siècle (2004). Le Roy Ladurie, eminente storico francese dell’Ecole des Annales, docente al Collège de France e già amministratore bibliotecario della Biblioteca Nazionale di Francia, ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti nel corso degli anni e, introdotto da Jean-François Bergier (una delle figure chiave della storia svizzera), chiuderà in bellezza la rassegna promossa dal LabiSAlp.

Prima di lui sarà possibile ascoltare Luca Bonardi, ricercatore presso l’Istituto di Geografia umana dell’Università degli Studi di Milano. Bonardi ha sviluppato la propria attività di ricerca lungo alcuni assi principali: i problemi del glacialismo alpino, in relazione anche alle conseguenze delle sue variazioni sulle attività umane; lo sviluppo storico dell’area alpina, con particolare riguardo alle relazioni uomo-ambiente; la storia del clima e dei rischi naturali. Di Bonardi segnaliamo il libro Che tempo faceva? Variazioni del clima e conseguenze sul popolamento umano. Fonti, metodologie e prospettive (2004).

Luca Mercalli, altro ospite del ciclo di conferenze, è noto al grande pubblico per le sue partecipazioni alla trasmissione di Rai Tre Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio. Mercalli presiede la Società Meteorologica Italiana, dirige la rivista di meteorologia Nimbus che ha fondato e scrive regolarmente su La Repubblica. Tra le sue pubblicazioni, suggeriamo I tempi sono maturi. Squarci di sereno tra le nebbie dei luoghi comuni e dei pregiudizi atmosferici che ha pubblicato nel 2004 e, dello stesso anno, il volume-denuncia Le mucche non mangiano cemento contro la cementificazione del territorio.

Martine Rebetez, quarta relatrice della rassegna, ha collaborato a diversi progetti per studiare il clima a livello svizzero, nonché la percezione in Svizzera francese dei cambiamenti climatici e l’inquinamento dell’aria nel Canton Vaud. Dal 1996 è collaboratrice scientifica presso l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve ed il paesaggio; è inoltre responsabile per la questione riguardante i cambiamenti climatici in seno al progetto di ricerca a lungo termine sugli ecosistemi forestali in Svizzera. Anche per la Rebetez suggeriamo una lettura: il volume La Suisse se réchauffe del 2006.

I problemi che la storia naturale del pianeta e le sue multiformi conseguenze sulla vicenda umana pongono, lungi dal costituire oggetto riservato di una disciplina, verranno affrontati in maniera interdisciplinare nel corso delle quattro serate, aperte a tutti gli interessati.

Il ciclo non si terrà a Mendrisio, presso l’Accademia di architettura, bensì a Lugano, all’Università della Svizzera italiana. Ogni serata prenderà avvio alle ore 20.00.

 

 

LABORATORIO DI STORIA DELLE ALPI

Conferenze pubbliche

Martedì 15 aprile 2008, ore 20.00:
Luca Bonardi, Clima e storia delle Alpi nell’ultimo millennio
Università della Svizzera italiana, Sala A11

 

Venerdì 25 aprile 2008, ore 20.00:
Luca Mercalli, Variazioni climatiche oloceniche nelle Alpi
Università della Svizzera italiana, Auditorio

 

Lunedì 5 maggio 2008, ore 20.00:
Martine Rebetez, Conséquences des changements climatiques pour les populations alpines
Università della Svizzera italiana, Sala A11

 

Mercoledì 21 maggio 2008, ore 20.00:
Emmanuel Le Roy Ladurie, Réflexions sur l’histoire du climat
Università della Svizzera italiana, Auditorio

 

Luogo: Università della Svizzera italiana, Via Giuseppe Buffi 13, 6900 Lugano, Svizzera.

Ingresso libero.

 

 

Informazioni:

Amanda Prada, Responsabile comunicazione e conferenze, Accademia di architettura di Mendrisio
Tel.: +41 58 666 58 69, e-mail: [email protected]

 

 

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