Christian Kerez agli onori dell'Accademia di Mendrisio

Institutional Communication Service

12 February 2008

È l’architetto Christian Kerez, vincitore del concorso internazionale per il Museo d’arte moderna di Varsavia, il primo ospite del ciclo di eventi pubblici di primavera all’Accademia di architettura (Università della Svizzera italiana). Giovedì 21 febbraio 2008, alle ore 19.30, il Direttore dell’ateneo di Mendrisio, Valentin Bearth, darà il benvenuto a Kerez che terrà una conferenza ed in seguito inaugurerà l’esposizione a lui dedicata nella Galleria della Scuola. La lezione pubblica e la mostra, Christian Kerez. Progetti 1988-2007, ripercorreranno un lavoro di ricerca e di sperimentazione che ha prodotto risultati stimolanti e di grande interesse.

Classe 1962, nato in Venezuela, a Maracaibo, Christian Kerez compie i suoi studi al Politecnico federale di Zurigo. Dopo avere lavorato alcuni anni nei Grigioni presso l’architetto Rudolf Fontana, si dedica alla fotografia d’architettura, attività che pratica tuttora con dedizione, per esempio fotografando regolarmente gli interni della propria abitazione e documentando così lo spazio percorso, abitato e vissuto, che vede trasformarsi quasi quotidianamente (anche grazie all’abbondante luce che penetra nelle stanze ed alle facciate vetrate) in un continuo dialogo fra l’uomo ed il “suo” luogo, perché i principi spaziali sono al centro dell’”indagine” di Kerez.

Nel 1993 apre il suo studio d’architettura a Zurigo, dove dal 2001 insegna al Politecnico.

Con il Museo d’arte di Vaduz nel Principato del Liechtenstein, realizzato con la coppia svizzera Morger & Degelo, ma anche grazie agli appartamenti in Forsterstrasse a Zurigo ed agli edifici scolastici di Eschenbach e Leutschenbach, sempre a Zurigo, Kerez s’impone all’attenzione della critica.

Nel 2007 vince il concorso internazionale per il nuovo Museo d’arte moderna di Varsavia (la cui inaugurazione è attesa per il 2010), ricevendo lodi da Daniel Libeskind, membro della giuria, che ha apprezzato ”un’architettura d’avanguardia che resta al tempo stesso in armonia con la piazza, le strade ed il parco adiacenti”. Il nuovo museo sorgerà nel centro di Varsavia, nelle vicinanze del Palazzo della cultura e della scienza (un edificio che, per la città, è un simbolo, un po’ come a Parigi la Tour Eiffel). Se l’imponente Palazzo non consente la vista all’interno e quindi non rivela nulla dell’organizzazione dei relativi spazi, il nuovo museo di Kerez capovolgerà tale idea mettendo in campo ampiezza e trasparenza.

Christian Kerez ha già esposto i suoi lavori un po’ in tutto il mondo, da New York a Parigi a Shanghai. I suoi strumenti di lavoro privilegiati sono i modelli, per i quali nutre un amore ed una fascinazione del tutto particolari: plasmandoli e rimettendo continuamente in discussione i risultati ottenuti, Kerez s’interroga incessantemente sullo spazio.

Grazie alla sua dimensione tridimensionale, il modello permette un’osservazione fortemente legata alla realtà: è spaziale, è costruito, è soggetto ai cambiamenti di luce, situa gli elementi in un rapporto che li spiega, ovvero un rapporto visivo. Inoltre per Kerez il modello implica sempre un processo di semplificazione ed astrazione, rivelando qualcosa d’esistenziale; è però allo stesso tempo espressione d’incertezza e del tentativo di superare quest’incertezza esplorando tutte le possibilità offerte, con la speranza di raggiungere qualcosa di definitivo, anche se di definitivo, Kerez ne è cosciente, non v’è nulla.

I modelli in cemento, gesso, depafit, legno, quasi dei veloci schizzi, costituiscono quindi un mezzo di rappresentazione e ricerca indispensabili per Christian Kerez: dalla scala 1:50 all’1:33 all’1:10 fino alle installazioni, anch’esse una sorta di modelli in scala 1:1. In questo senso si può dire che i modelli di Kerez assumono una vera e propria identità, al di là di quanto poi sarà realmente costruito.  

Dalla miniatura alla grande scala, al lavoro esploso che è già architettura: centimetri e metri, spicchi e frammenti di una realtà complessa, chiavi di lettura per una mostra che ai modelli affianca una serie di piani, fotografie e filmati sul lavoro di un ventennio, dal 1988 al 2007. Una retrospettiva in cui lo spettatore è chiamato ad esplorare i materiali in mostra, infilandoci, magari, la testa e rimanendo avviluppato nello spazio del progetto.

Per tutta la durata dell’esposizione sarà in vendita una raccolta di suggestive fotografie in formato cartolina a cura di Christian Kerez.

La conferenza di Christian Kerez (in tedesco con traduzione simultanea in italiano) è prevista per giovedì 21 febbraio 2008 alle ore 19.30 presso l’Aula Magna dell’Accademia di architettura di Mendrisio (Palazzo Canavée, Via Canavée 5, 6850 Mendrisio, Svizzera).

Per l’occasione s’inaugura l’esposizione Christian Kerez. Progetti 1988-2007 (Galleria dell’Accademia, pianterreno di Palazzo Canavée). Un aperitivo sarà offerto a tutti i convenuti.

La mostra resterà aperta sino a venerdì 21 marzo 2008. Potrà essere visitata dal martedì alla domenica dalle ore 13 alle 18. L’ingresso è libero.

Informazioni:

Amanda Prada, Responsabile comunicazione e conferenze, Accademia di architettura di Mendrisio Tel.: +41 58 666 58 69, e-mail: [email protected]

 

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