Lo spazio delle donne - Gargaglia e Mazzarelli
Institute of Italian Studies
Date: 21 October 2024 / 18:00 - 19:30
Aula A-21, Campus Ovest USI
Elena Gargaglia, Carla Mazzarelli: Ritrovare Artemisia (e le altre). Vite di artiste oltre le letterature
Sulla figura di Artemisia, la letteratura e le arti hanno fondato un mito che, a partire dalla pubblicazione del romanzo Artemisia di Anna Banti (1947), ha costruito un’immagine “doppia” della «pittora» secentesca che si è imposta sulla realtà storica. Come tutte le figure mitiche, infatti, la piena messa in luce della personalità e dell’opera della Gentileschi, figlia del più noto padre Orazio, così come l’effettivo ruolo sociale nella sua epoca, sono spesso sfuggiti alla comprensione: adombrata, da una parte, dall’interpretazione di Artemisia come caso isolato nel panorama culturale, unica e prima eroina femminista ante-litteram; dall’altra, come vittima impotente e tragica della sua sorte, della violenza maschile e della sua condizione di donna. Attraverso una lettura intrecciata delle fonti, in particolare delle lettere, che permettono di accedere direttamente alla sua voce, e degli spazi da lei abitati, si tenterà di ritrovare una figura tanto sfuggente quanto sfaccettata, al di là del suo mito. La personalità che emerge dai documenti verrà messa in dialogo con il suo “doppio” letterario che prende vita dal romanzo novecentesco ma anche dai molti topoi sedimentatisi nella letteratura artistica dell’età moderna. In tal modo si metterà in luce anche come il caso di Artemisia non sia affatto un unicum. La «pittora» che conquisterà il mercato artistico del tempo, non senza spregiudicatezza, opera in un contesto fertile ove non mancano artiste, letterate e colte committenti, come hanno rilevato studi recenti. Nelle narrative che si stanno ricostruendo nelle pagine degli studi di storia dell’arte e nei musei, resta tuttavia da evidenziare la ragione reale, scevra da nuovi miti, che ha motivato il silenzio della storia successiva.
Anna Banti
Lucia Lopresti (Firenze 1895 - Ronchi 1985) nasce a Firenze nel 1895 e cresce a Roma, dove intraprende gli studi umanistici e si laurea con Adolfo Venturi con una tesi su Marco Boschini. Lavora come saggista, critica d’arte, traduttrice e scrittrice, firmando le sue opere narrative, fin dal suo esordio nel 1930, sotto lo pseudonimo di Anna Banti. Nel 1924 sposa Roberto Longhi, conosciuto nel liceo romano Tasso. Dopo il matrimonio, per sua stessa ammissione, Banti tralascia gli studi della storia dell’arte per intraprendere la carriera letteraria, dedicandosi in particolare alla stesura di racconti e romanzi. Nel corso degli anni ’40 lavora alla sua opera più nota, Artemisia (1947), la cui prima stesura andò persa durante la Seconda guerra mondiale e fu costretta a riscrivere. Nel 1950, Banti e Longhi cofondano la rivista di arte e letteratura «Paragone», per la quale Anna Banti cura la sezione letteraria fino al 1970.
Artemisia Gentileschi
Artemisia Gentileschi de Lomis (Roma 1593 - Napoli 1654 ca.), pittrice, figlia del pittore pisano Orazio Lomi Gentileschi, fu introdotta all’arte nell’adolescenza attraverso la professione paterna. Nel 1611 è vittima di stupro da parte di un collega del padre, Agostino Tassi; vicenda che sfocerà nel noto processo per stupro dell’anno successivo. Dopo il matrimonio con Pierantonio Stiattesi, Artemisia si trasferisce a Firenze, dove la sua carriera prende avvio velocemente, e dove la pittora intesse rapporti con gli intellettuali più noti dell’epoca, ottenendo prestigiose committenze. Continuerà a dipingere poi ancora a Roma (1620-26), a Venezia (1627-30) e poi a Napoli, dove trascorrerà da sola il resto della sua vita, intervallato da una parentesi londinese (1638-40).
Bibliografia
Anna Banti, Artemisia, a cura di D. Brogi, Milano, Mondadori, 2023.
Antonio E. Denunzio, Giuseppe Porzio [a cura di], Artemisia Gentileschi a Napoli. Studi e documenti, Napoli, UniorPress, 2023.
Artemisia Gentileschi, Lettere precedute da “Atti di un processo per stupro”, a cura di E. Menzio, Milano, Abscondita, 2004.
Francesco Solinas [a cura di], Lettere di Artemisia, edizione critica annotata con quarantatre documenti inediti, Roma, De Luca, 2011.
Letizia Treves, Sheila Barker, Patrizia Cavazzini [et all.], Artemisia, Londra, National Gallery Company, 2020.