Serena Bergomi, Giornalista sportiva, RSI

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Alumni Service

25 May 2020

Diversi nostri laureati per aiutare gli attuali studenti e neolaureati ad orientarsi nel mondo del lavoro, hanno condiviso la storia della loro carriera. Ecco la storia di Serena Bergomi, giornalista sportiva per la RSI Radiotelevisione Svizzera a Lugano. USI Degree: Bachelor in Scienze della comunicazione, 2010.

Come hai iniziato la tua carriera?

Ho svolto uno stage volontario di tre mesi a Teleticino, poi mi è stato offerto di iniziare un praticantato di due anni in azienda.

Perché hai scelto di lavorare presso la RSI?

Dopo 8 splendidi anni trascorsi a Teleticino sentivo la voglia e la necessità di un cambiamento, di una nuova sfida, per la mia crescita professionale. Ho sempre guardato con ammirazione al dipartimento sport della RSI e quando si è presentata l’opportunità tramite un concorso, ci ho provato.

In cosa consiste il tuo ruolo?

Proporre idee, confezionare servizi per i programmi del palinsesto televisivo sportivo, fare interviste, seguire gli eventi sportivi e commentarli. Inoltre cerchiamo di collaborare tra redazioni dei diversi settori e quindi con foto, video e brevi testi per il web e con contributi audio per la radio.

Quali sono, a tuo parere, le qualità necessarie per fare carriera in RSI?

La conoscenza delle lingue è di certo necessaria, una buona dose di flessibilità perché gli orari sono lontani da quelli che si possono avere in ufficio, e quella fondamentale, l’entusiasmo e la passione per lo sport.

Quali sono secondo te le caratteristiche/gli aspetti positivi dell'USI?

È a misura d’uomo, non ti senti un numero, c’è un’ottima considerazione dello studente come persona. Le classi non sono affollate, questo ti permette di interagire con i professori.

Quali competenze e/o capacità acquisite durante il tuo percorso di studi all’USI sono risultate utili nella tua carriera professionale?

L’infarinatura generale di vari aspetti del mondo della comunicazione hanno aiutato a non arrivare impreparati nel mondo del lavoro. Più nello specifico, i lavori di gruppo, per imparare a convivere con menti diverse dalla nostra, ma anche quelli individuali, per sviluppare la capacità di cavarsela da soli.

Cosa potresti suggerire ad un neolaureato USI che deve entrare nel mondo del lavoro?

Non perdersi d’animo anche se magari all’inizio la ricerca non è facile. E soprattutto di cominciare a sperimentare, magari cose anche affini al proprio titolo di studio, perché le porte che possono aprirsi sono tante e le sorprese sempre dietro l’angolo. E poi accettare anche qualcosa di magari meno ambizioso per cominciare, mettere un piede nel mondo del lavoro è il primo passo nella giusta direzione.