Nuove forme di potere: il ruolo degli standard di certificazione. Conferenza pubblica di Laurent Thévenot

Institutional Communication Service

17 October 2016

Da qualche anno si assiste all’emergere di nuove forme di potere, capaci di condizionare la vita di tutti i giorni in modo silenzioso e pervasivo: gli standard di certificazione. Da quelli che definiscono il livello di rischio dei prodotti finanziari a quelli che certificano le emissioni dei gas di scarico, si tratta di forme di controllo – di conformità – che agiscono ben oltre gli orizzonti normativi nazionali, regolando la produzione industriale, i mercati e le organizzazioni a livello globale. Come interpretare questa nuova forma di potere, per inquadrarne sociologicamente i suoi aspetti più critici?


Per rispondere a questa domanda l’Istituto di Marketing e Comunicazione Aziendale (IMCA, Facoltà di scienze della comunicazione) organizza una conferenza pubblica (in lingua inglese)


mercoledì 26 ottobre
alle ore 17:30
in aula A11
(palazzo rosso, campus di Lugano)


con ospite uno fra i maggiori sociologi e intellettuali contemporanei, Laurent Thévenot. Il Prof. Thévenot insegna all’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi ed è tra i fondatori dell’economia delle convenzioni. Dopo essersi occupato delle categorie socioprofessionali all’Istituto nazionale di statistica e di studi economici (INSEE), ha collaborato da vicino con il gruppo di ricerca del padre della sociologia critica Pierre Bourdieu. In opposizione a tale sociologia, ha sviluppato con Luc Boltanski la corrente di pensiero nota come “sociologia pragmatica”. A partire dalla pubblicazione del testo De la Justification. Les économies de la grandeur (1987), la sociologia pragmatica ha esercitato una grande influenza sull’economia politica e sulle scienze sociali in senso lato, favorendo un approccio interdisciplinare a cavallo tra studi di sociologia, economia, storia, legge e filosofia morale.


Il Prof. Thévenot è a disposizione per eventuali interviste. Gli interessati possono contattare il servizio comunicazione e media dell’USI ([email protected], +41 58 666 47 92).