I media e la loro influenza sull'opinione pubblica: Gian Antonio Stella all'USI

Institutional Communication Service

18 November 2008

Gian Antonio Stella, una delle più audaci penne del giornalismo italiano, editorialista e inviato del Corriere della Sera, sarà ospite all’USI lunedì 24 novembre per una serata pubblica intitolata «Inchieste e polemiche: i media influenzano davvero l'opinione pubblica?». L’autore dei due successi editoriali «La Casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili» e «La Deriva. Perché l’Italia rischia il naufragio» racconterà la sua esperienza di giornalista d’inchiesta.

La rassegna di spettacoli “Altre Inquisizioni” – attualmente in scena a Lugano, Bellinzona e presto a Chiasso e Como – presenta testi scritti o interpretati da nomi di spicco del giornalismo italiano. L’idea è quella di riunire idealmente le funzioni del teatro quale luogo d’inchiesta e di testimonianza storica e sociale (secondo un’antica tradizione) e quella dei media, che oggi rivestono un ruolo fondamentale nel processo di costituzione dell’opinione pubblica. In questa prospettiva l’Osservatorio europeo di giornalismo della Facoltà di scienze della comunicazione dell’Università della Svizzera italiana e la Città di Lugano – Dicastero Attività Culturali organizzano l’incontro pubblico:

«Inchieste e polemiche: i media influenzano davvero l'opinione pubblica?»

Qual è la funzione dello scoop nell’era dell’informazione globale? Il giornalismo di inchiesta – quello vero e documentato – incide davvero sulla società e sull’opinione pubblica? E che ruolo hanno i media tradizionali nell’era di Internet e dell’informazione globalizzata dove le notizie nascono e muoiono rapidamente?

Queste alcune delle domande alla quale verrà data risposta durante la serata del 24 novembre che avrà luogo nell’auditorium dell’USI alle ore 18.00. Ospite d’eccezione Gian Antonio Stella una delle più audaci penne del giornalismo italiano, editorialista e inviato del Corriere della Sera nonché autore dei due successi editoriali «La Casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili» e «La Deriva. Perché l’Italia rischia il naufragio», che racconterà la sua esperienza di giornalista d’inchiesta.

Interverrà anche Marcello Foa, inviato de Il Giornale e co-fondatore dell’Osservatorio europeo di giornalismo dell’USI, che spiegherà come il potere politico riesca spesso a difendersi con efficacia dagli attacchi dei media.

Modererà l’incontro Carlo Silini, giornalista del Corriere del Ticino.

L’entrata è libera, è gradita l’iscrizione a [email protected]

Biografie:

  • Gian Antonio Stella, nato nel 1953, vicentino, inviato ed editorialista del Corriere della Sera, è cresciuto nel giornale  di via Solferino. Dopo essersi occupato di cronaca romana ed interni ed essere stato a lungo inviato nel Nord Est, da molti anni scrive di politica, cronaca e costume. Ha vinto importanti premi giornalistici come “È giornalismo”, assegnato da Montanelli, Bocca e Biagi, il “Barzini” all’inviato speciale, “Ischia” e “Saint Vincent” per la saggistica ed è autore di numerosi saggi. Tra i più noti, Schei, un reportage sul Nordest (Mondadori 2000); Dio Po, gli uomini che fecero la Padania, pamphlet sulla Lega; Lo spreco (Mondadori 2001); Chic, un viaggio ironico e feroce tra gli italiani che hanno fatto i soldi (Mondadori 2001); L’orda. Quando gli albanesi eravamo noi (Rizzoli 2003); Odissee. Italiani sulle rotte del sogno (Rizzoli 2004); e il romanzo Il maestro magro (Rizzoli 2005). Inoltre, insieme a Sergio Rizzo, è autore di due libri di inchiesta giornalistica che in Italia sono balzati in cima alle vendite in pochi giorni diventando un caso editoriale senza precedenti: “La casta. Così i politici italiani sono diventati  intoccabili” (Rizzoli 2007) e “La deriva. Così l’Italia rischia il naufragio” (Rizzoli 2008).  Del primo, che ha venduto più di un milione di copie, è in uscita un'edizione aggiornata. Gian Antonio Stella è anche un promotore culturale. Dai suoi libri sono stati tratti spettacoli, a cui lui spesso partecipa.  
  • Marcello Foa  è inviato speciale del quotidiano il Giornale e co-fondatore dell'Osservatorio europeo di giornalismo. Inoltre insegna giornalismo e comunicazione all'USI e in altri atenei tra cui l'Università Cattolica e la Statale di Milano. Ha pubblicato il saggio "Gli stregoni della notizia. Da Kennedy alla Guerra in Irak: come si fabbrica informazione al servizio dei governi". (Ed. Guerini e Associati, 2006).

Informazioni:

  • USI, European Journalism Observatory EJO, V. G. Buffi 13, 6904 Lugano tel. 058 666 4126, www.ejo.ch
  • Citta di Lugano, Dicastero Attività di Lugano, Adriana Mazza, tel. 058 8667213

 

 

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