Donne in guerra - Donne di pace. Un'esposizione sull'impegno delle donne per la pace. Ieri e oggi. Lugano, 17-28 maggio 2004

Institutional Communication Service

5 May 2004

L’esposizione è dedicata a tutte le donne che, in ogni tempo e ovunque nel mondo si sono opposte e si oppongono alla guerra. Nel corso della storia le donne hanno adottato diverse strategie in difesa della pace. Fino alla fine della seconda guerra mondiale sono stati privilegiati i canali istituzionali, mentre oggi la promozione della pace ha assunto forme più concrete e diversificate. Per mostrare questa evoluzione l’esposizione è suddivisa in due grandi capitoli: il primo storico, il secondo tematico. L’esposizione è stata concepita e realizzata da Corinne e Martine Chaponnière con la collaborazione di Catherine Aeschbach e Elisabeth Hallauer che hanno potuto contare sul sostegno di numerosi enti e organizzazioni: Confederazione, università di Ginevra, Fondazione Gosteli, Comitato internazionale della Croce Rossa ecc. L’organizzazione in Ticino è stata curata dal Servizio pari opportunità USI, dalla Consulenza per la condizione femminile, dalla Commissione Gender SUPSI e da Amnesty International. Hanno inoltre collaborato il Consorzio Servizio Civile Regione Lugano, il Gruppo per la pace del Liceo Lugano 2 e il Movimento donne per la pace Ticino.

La prima parte dell’esposizione presenta dieci pioniere svizzere della pace che si sono particolarmente distinte per il loro impegno e la loro tenacia fra il 19esimo e il 20esimo secolo: Valérie de Gasparin (1813-1894), Marie Goegg-Pouchoulin (1826-1899), Marguerite Gobat (1870-1937), Clara Ragaz-Nadig (1874-1957), Gertrud Woker (1878-1968), Clara Guthrie d’Arcis (1879-1937), Hélène Monastier (1882-1976), Ida Somazzi Soma (1882-1963), Gertrud Kurz-Hohl (1890-1972), Marguerite Nobs (1891-1975). Diverse qualità accomunano queste donne militanti a favore della pace: sono coraggiose e non temono né il sarcasmo né l’insuccesso. Questo primo capitolo dell’esposizione permette di scoprire alcune personalità poco conosciute della storia svizzera. Le dieci pioniere della pace operarono con molta modestia e discrezione a favore della pace.

La seconda parte della mostra mette invece l’accento sulle forme d’azione e d’impegno civile scelte dalle donne dei giorni nostri per promuovere, favorire o mantenere la pace. L’impegno delle donne a favore della pace si manifesta attraverso molteplici progetti concreti e iniziative private con diverse finalità: pacifismo, femminismo, aiuto allo sviluppo, difesa dei diritti umani e giustizia sociale. A queste iniziative si aggiunge l’azione attraverso le istituzioni internazionali, statali e le organizzazioni non governative (ONG). I pannelli presentano dodici diverse forme d’intervento, tra i quali citiamo: i simboli, la protesta, il dialogo, la partecipazione, l’empowerment, la resistenza.

L’esposizione ”Donne in guerra. Donne di pace” ha luogo presso il Liceo 2 di Savosa dal 17 al 28 maggio 2004. Orari d’apertura: dalle 8 alle 19 nei giorni con attività scolastica. Giovedì 20 e domenica 23 maggio 2004: dalle 14 alle 18. Nell’atrio dell’Università della Svizzera italiana a Lugano è possibile ammirare l‘installazione della scultrice Monika Meschke “Tre donne” che rappresenta l’emblema dell’esposizione.

Informazioni per l’organizzazione di visite guidate:
Barbara Balestra, Servizio per le pari opportunità USI, tel. 091 912 46 12
Estelle Rechsteiner, Amnesty International, tel. 091 966 34 74 (al mattino)

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