Comunicazione di crisi: l'esercito svizzero a Lugano per un simposio in collaborazione con la Facoltà di scienze della comunicazione dell'USI

Institutional Communication Service

11 November 2008

Gli Ufficiali della Svizzera Occidentale e del Ticino si riuniranno giovedì 13 e venerdì 14 novembre a Lugano per un simposio in collaborazione con la Facoltà di scienze della comunicazione dell’USI: acquisiranno e applicheranno le nozioni per gestire la comunicazione in caso di crisi. Il simposio – organizzato dalla Stato Maggiore della brigata fanteria 2 e su iniziativa del brigadiere Martin Chevallaz – riunirà 300 ufficiali e invitati. Ai professori dell’USI il compito di fornire i fondamenti teorici e di gestire i lavori di gruppo volti ad esercitare ipotetici scenari.

Giovedì e venerdì prossimo il Palazzo dei Congressi di Lugano ospiterà la terza edizione del simposio degli Ufficiali della Svizzera Occidentale e del Ticino (www.armee.ch/brinf2-symposium). Il simposio ha quale obiettivo di offrire agli ufficiali la possibilità di assistere a conferenze di alto livello che trattano i vari aspetti della comunicazione strategica in caso di crisi. Oltre agli interventi di specialisti civili e militari, un ruolo importante lo svolgeranno alcuni professori della Facoltà di scienze della comunicazione dell’USI. A Francesco Lurati, docente di comunicazione aziendale, il compito di fornire agli ufficiali i fondamenti teorici: «per potere gestire in modo efficace la comunicazione di crisi occorre capire la natura di quest’ultime e le loro implicazioni psicologiche. Durante il lavori di gruppo eserciteremo in particolare le tecniche per sviluppare strategie di messaggio appropriate.»

Anche Bertil Cottier – decano della Facoltà di scienze della comunicazione – parteciperà ai lavori e si dice soddisfatto di questa iniziativa. «Trovo positivo che grandi istituzioni nazionali, come in questo caso l’esercito, attingano alle competenze della nostra università» – afferma Cottier – «e sono convinto che questo tipo di collaborazioni siano la dimostrazione del fatto che il lavoro svolto tra le nostre mura, in termini di ricerca e di didattica nell’ambito della comunicazione, ci abbia permesso di profilarci come un polo di conoscenze unico in Svizzera.»

È dello stesso avviso l’esercito, che anche per l’unicità della Facoltà nel panorama svizzero ha scelto di riunirsi in Ticino: «Lugano possiede un centro di eccellenza unico nell’ambito della comunicazione che dovrebbe essere conosciuto meglio nel resto della Svizzera» – afferma il capo della comunicazione della brigata fanteria montagna 2, colonnello Luc Monnier. «Credo che sarebbe auspicabile sviluppare meglio la collaborazione tra l’USI e il nostro esercito nell’ambito della comunicazione» – conclude Monnier – «come penso anche che una corrente di pensiero più latina dovrebbe essere promossa in seno alle nostre forze armate.»