Giorgia Cimma Sommaruga, Giornalista, Corriere del Ticino
Alumni Service
24 October 2022
Diversi nostri laureati per aiutare gli attuali studenti e neolaureati ad orientarsi nel mondo del lavoro, hanno condiviso la storia della loro carriera. Ecco la storia di Giorgia Cimma Sommaruga, Giornalista per il Corriere del Ticino (Gruppo Corriere del Ticino) a Muzzano (CH). USI Degrees: Master in Lingua, letteratura e civiltà italiana, 2021 e Bachelor in Lingua, letteratura e civiltà italiana, 2018.
Come hai iniziato la tua carriera?
Durante il mio Master in Lingua, Letteratura e Civiltà italiana ho fatto domanda per svolgere uno stage curriculare presso il Parlamento Europeo di Bruxelles. Dopo lo stage di 3 mesi, mi è stato rinnovato il contratto e così ho iniziato la mia carriera all’interno delle politiche europee. In particolare mi sono occupata di gender equality, diritti della donna, ricerca e sviluppo energetico.
Perché hai scelto di lavorare per il Corriere del Ticino?
Dopo l’esperienza lavorativa presso la massima istituzione europea ho deciso di concentrarmi sugli aspetti che più mi hanno stimolato durante quel periodo. I rapporti con i media. Così ho iniziato a scrivere su alcune testate locali ticinesi per poi essere avvicinata dal Corriere del Ticino. Ho scelto questa testata perché sono fortemente affascinata dalla sua lunga storia, dalla sua autorevolezza e dal suo potenziale.
Quali sono secondo te le caratteristiche e gli aspetti positivi dell'USI?
Il mio percorso di studi all’USI mi ha vista impegnata in un Bachelor in Lingua, letteratura e civiltà italiana, un Master nel medesimo indirizzo con un Minor in Storia. Un lungo e complesso percorso che mi ha portata, sin dal primo semestre del Bachelor, ad apprezzare la competenza e la preparazione dei Professori che insegnano all’USI, organizzazione impeccabile per quanto concerne la burocrazia e meritocrazia, ho infatti ottenuto per 4 anni consecutivi la Borsa di studio al merito assegnata dall’associazione delle facoltà.
Insomma un percorso che consiglio a tutti, anche perché sono pienamente convinta che quella che ho frequentato, sia l’unica facoltà che offre una preparazione culturale tour court, e moltissimi sbocchi professionali. Oggi il mondo non é di chi ha in mano una professione, ma di chi ha gli strumenti culturali di crearsela.