Matteo Defendini, Founder & Architect, Defendini Architects

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Alumni Service

12 June 2023

Diversi nostri laureati per aiutare gli attuali studenti e neolaureati ad orientarsi nel mondo del lavoro, hanno condiviso la storia della loro carriera. Ecco la storia di Matteo Defendini, fondatore e architetto di Defendini Architects a Brescia (I).
USI Degrees: Master in Architecture, 2016 e Bachelor in Architecture, 2014.

Come hai iniziato la tua carriera?

Ho conseguito il Master all’AAM nel 2016. Scegliendo questa università, ho avuto la possibilità di formarmi a contatto con professionisti che mi hanno trasmesso non solo basi teoriche solide, ma anche e soprattutto l’esperienza sul campo. “Learning by doing” e “Architetti non si nasce, si diventa” sono stati i motti dell’Accademia che hanno guidato i miei studi ed i miei primi progetti, realizzati proprio durante gli anni universitari. Tra questi, il primissimo, un centro per disabili in Burkina Faso.

Da quel progetto ne sono nati altri in Africa, un Paese che mi ha permesso di sperimentare con i materiali e le tecnologie e di confrontarmi con la realtà locale; progetti sperimentali - insigniti anche di importanti riconoscimenti, tra cui il premio “Europe 40 under 40” 2021 che ogni anno seleziona i 40 migliori giovani architetti emergenti in Europa - molto sensibili al contesto socio-climatico e alle soluzioni architettoniche, meno alla burocrazia e alla normativa, importanti sfaccettature del nostro lavoro che poi ho dovuto considerare con maggior attenzione nel contesto europeo ed italiano.

Dopo un’esperienza lavorativa a Melbourne ed un anno di Erasmus a Parigi, terminato il Master a Mendrisio, ho lavorato per due anni in Colombia con lo studio Cadavid Arquitectos: qui ho potuto maturare come architetto confrontandomi con progetti di varia scala e tipologia. Finita questa bellissima esperienza di vita, ho deciso di tornare in Italia dove ho aperto nella mia città natale, Brescia, dapprima uno studio come libero professionista, poi la mia società: Defendini Architects srl attiva oggi soprattutto nei campi dell’architettura, del design e dell’urbanistica.

In cosa consiste il tuo ruolo?

Come titolare della società, mi occupo soprattutto dell’amministrazione, della ricerca, della programmazione e della supervisione dei progetti, sia in studio che in cantiere. Lavorare e studiare all’estero mi ha permesso di creare una società di progettazione di ampio respiro, composta da diversi professionisti tra loro complementari nel presentarsi al mercato come un gruppo completo e competitivo.

Nel mondo d’oggi è necessario essere strutturati e continuamente aggiornati ed una delle caratteristiche, secondo me, necessarie per avere successo è essere circondati quotidianamente da persone competenti e con tanta passione e determinazione per quello che si fa.

Cosa potresti suggerire ad un neolaureato USI che deve entrare nel mondo del lavoro?

Se posso dare un consiglio agli studenti vorrei sottolineare l’importanza di sapere aspettare e cogliere il momento giusto: non si diventa architetti laureandosi, è un processo lento che deve passare dalla più o meno lunga gavetta e dalla voglia di imparare continuamente.

Il mondo dell’architettura è molto complesso e tante sfumature si imparano solo sul campo, facendo. Quindi abbiate pazienza a diventare, imparate dai bravi architetti e arricchitevi di esperienze professionali e umane che sicuramente vi faranno distinguere nel variopinto mondo dell’Architettura.