Gli adolescenti scelgono TikTok, intervista del CdT a Lorenzo Cantoni

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Servizio comunicazione istituzionale

20 Novembre 2019

Il Corriere del Ticino di mercoledì 20 novembre ha interpellato il prof. Lorenzo Cantoni sul fenomeno TikTok, social media che ha sbaragliato le altre piattaforme classiche diventando il mezzo più usato in particolare dagli adolescenti. Brevi video di 15 o 60 secondi accompagnati da musica: sono le caratteristiche principali di questo social che ha raggiunto più di un miliardo di utilizzatori a tre anni dalla sua apparizione.

Seppur un fenomeno ancora recente e che necessita di ulteriori ricerche, il prof. Cantoni riassume nell’articolo alcune delle ragioni del successo di questa nuova piattaforma. In primo luogo l’accostamento di video e musica risulta essere l’accoppiata prediletta dalle nuove generazioni per esprimersi attraverso delle brevi “storie” fatte di immagini. Subentra inoltre il concetto di definizione della propria identità: “in un contesto socio-economico sempre più incerto e ‘squilibrato’ i video di TikTok presentano un’invidiabile ‘armonia’ in cui i giovani(ssimi) possono proiettare la propria identità e vedersi come desidererebbero essere”. La novità è inoltre parola chiave nel mondo social e delle tecnologie della comunicazione in generale e, come sottolinea Lorenzo Cantoni, “le nuove generazioni cercano di differenziarsi/smarcarsi rispetto alle precedenti” e passano facilmente a nuove piattaforme più “trendy” che permettono di raggiungere la propria cerchia di amici.

I video proposti toccano sovente temi frivoli e di scarso contenuto. Il giornalista interroga Cantoni sul tema dell’abbassamento della qualità proposta dalla Rete e a questo proposito il professore espone alcune dinamiche con le quali si possono analizzare i social media, parlando di problemi sociali, relative (con)cause e soluzioni: “Prendiamo per esempio il problema dei legami sociali deboli o ‘liquidi’. Il tipo di legame di ‘amicizia’ o ‘sequela’ proposto dai social media è un effetto di una società in cui i legami tendono a perdere forza, sono più brevi e meno intensi. Naturalmente i social media possono diventare, a loro volta, concause di un approccio ai legami piuttosto superficiale. Ma possono anche aiutare a mantenere legami in una società in cui le persone sono sempre più mobili e separate fisicamente le une dalle altre”.

 

Leggi in allegato l’intervista completa a firma di Giona Carcano. 

 

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