La ricerca accademica come antidoto al pensiero dominante

Il Prof. François Degeorge
Il Prof. François Degeorge

Servizio comunicazione istituzionale

18 Gennaio 2020

La crisi finanziaria del 2008 ha generato una crisi di fiducia in molte istituzioni, comprese quelle accademiche, favorendo l’emergere di neo-esperti che hanno accusato in particolare la efficient-market hypothesis e il monopolio che il pensiero economico neoclassico della cosiddetta “scuola di Chicago” eserciterebbe sull’economia. Un monopolio tale che, secondo quest’accusa, i tentativi di metterlo in discussione verrebbero aggirati. François Degeorge, professore ordinario di finanza all’USI e Direttore generale dello Swiss Finance Institute (SFI), confuta questa posizione in un articolo d’opinione pubblicato di recente sul quotidiano romando Le Temps, sottolineando l’importante ruolo del dibattito scientifico che c’è stato – e tuttora sussiste – in questo ambito. 

Nel suo contributo, il Prof. Degeorge illustra il processo scientifico, fatto di ricerche e di teorie pubblicate da ricercatori sulle riviste accademiche e messe successivamente in discussione da altri, spesso contestandole o addirittura smentendole, anche a suon di dati empirici. Il mondo accademico è inoltre per Degeorge perfettamente in grado di sviluppare e adottare nuove idee attraverso il sistema della concorrenza, sfidando apertamente le conoscenze consolidate e i dogmi. 

Per evitare che questo sistema fallisca, le migliori riviste accademiche coinvolgono numeri importanti di esperti provenienti da tutto il mondo che partecipano al processo di selezione degli articoli – il cosiddetto peer review – in modo da garantire la massima obiettività possibile. Alle conferenze accademiche, inoltre, ogni presentazione di uno studio è seguita da una discussione, in certi casi con accesi confronti fra ricercatori che sono diventati leggendari. Per il Prof. Degeorge questo processo dimostra che quello accademico non è un mondo chiuso al dibattito. Anzi. Contrariamente a quanto sostenuto dai neo-esperti, il mondo accademico non è rimasto in silenzio o inattivo sul tema della crisi finanziaria. Non c'è una sola conferenza o rivista accademica che non abbia dedicato spazio al tema della stabilità finanziaria. Molto prima della crisi, infatti, i ricercatori denunciavano pratiche che si sono effettivamente rivelate dannose. Purtroppo, i loro avvertimenti non sono stati ascoltati a tempo debito. 

In senso più generale, secondo Degeorge, “si deve innanzitutto sottoporre la realtà economica a un esame imparziale, e spiegarla in termini oggettivi, lontano dalle divisioni ideologiche che avvelenano i dibattiti. I professori universitari devono trasmettere agli studenti un valore fondamentale: il rispetto per la ragione. Devono formare i loro studenti a pensare con la propria testa, senza paura di andare contro la moda o il pensiero dominante del momento. Questo richiede spesso coraggio, che lo studente può trovare solo dentro di sé. Ciò che il docente può fornire sono strumenti analitici ed esempi delle loro applicazioni.”

 

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