Premiate dalla passione per la filosofia

©Alain Intraina_www.cooperazione.ch
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Servizio comunicazione istituzionale

23 Marzo 2020

Tannaz Najafi e Vanessa Bruseghini sono due studentesse di filosofia all'USI, premiate di recente con la borsa di studio della Fondazione Silvio Leoni per il loro Master in Philosophy. I loro volti appaiono anche tra le pagine della rivista Cooperazione (articolo disponibile in allegato), in cui il giornalista Patrick Mancini ci racconta della loro passione per la filosofia e dei percorsi professionali che vorranno intraprendere dopo gli studi. Abbiamo colto l'occasione per saperne di più. 

Vanessa Bruseghini dopo gli studi vuole insegnare filosofia al liceo. Nell’intervista racconta di sentirsi spesso “orgogliosamente incompresa” per questo amore per la filosofia. “Al liceo non si comprende subito come il pensiero filosofico faccia parte del nostro quotidiano e si ritrovi in molti ambiti. È ad esempio alla base del dibattito", racconta Vanessa. Come fare quindi per risvegliare l’attenzione nei giovani per la filosofia, in una realtà fatta di chat, pensieri veloci e “iperconnessione”? "Bisognerebbe utilizzare approcci più attivi: si potrebbe ad esempio dividere la classe in due gruppi ed assegnare ad entrambi una diversa tesi da sostenere e la documentazione adeguata grazie a cui dovranno sviluppare argomenti solidi, confrontandosi poi 'pubblicamente' tra gruppi di pensiero opposti" continua Vanessa. Un modo per dare occasione agli studenti non solo di formarsi un’opinione su svariati argomenti ma anche di imparare ad esprimerla, argomentandola nel migliore dei modi. 

Tannaz Najafi, invece, interessata anche alla politica e al giornalismo scientifico, dopo gli studi vorrebbe occuparsi di ricerca accademica: “il filosofo – racconta Tannaz - come lo scienziato, è una persona che si lascia sorprendere dal mondo e dall’universo senza prendere posizioni prestabilite e dogmatiche. E proprio qui sta la sua libertà. Il suo sguardo però è leggermente diverso da quello dello scienziato. Mentre lo scienziato infatti cerca di confermare o confutare le teorie in maniera spesso empirica, il filosofo cerca invece di interpretare e discutere le sue implicazioni metafisiche e i suoi metodi”. Come osserva Tannaz, nel mondo odierno, dispute politiche, pensieri fondamentalisti ed estremismi portano a mettere in discussione il ruolo della scienza, vista come strumento per il predominio di una particolare cultura. “È importante far comprendere che la scienza, come l'atteggiamento libero innanzi al mondo, non ha come obiettivo quello di invadere popoli e paesi e nemmeno quello di essere il prodotto notevole ed esclusivo di una particolare cultura. Per tanto non ha ragione di essere temuta” riflette Tannaz.

 

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