Riapertura negozi, come cambieranno i nostri comportamenti?

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Servizio comunicazione istituzionale

18 Maggio 2020

In Svizzera, l’11 maggio segna la data in cui le autorità federali hanno sancito la riapertura dei commerci e degli esercizi pubblici, pur mantenendo le accresciute misure di sicurezza. Ma come si comporteranno i consumatori? Luca M. Visconti, professore di Marketing all'Istituto di Marketing e Comunicazione Aziendale dell’USI, si esprime in merito in un breve contributo video.

Fare previsioni di mercato attendibili in questo momento non è compito semplice, dato che l’evento pandemico è unico per natura e portata nella storia recente. L’assenza, quindi, di dati storici su cui basare delle previsioni per il futuro rende impossibile una qualsiasi analisi rigorosa. In alternativa, “Possiamo interrogare la teoria disponibile nel campo del marketing, della sociologia o della psicologia dei consumi, oppure guardare a quei Paesi che hanno già intrapreso la riapertura, in primis la Cina”, afferma il Prof. Visconti. “Ciò che si osserva nel Paese asiatico è un rafforzamento delle preferenze per prodotti e servizi domestici; tuttavia, le profonde differenze economico-culturali tra Cina e Svizzera rendono questo confronto una tentazione senz’altro utile, ma non esente da rischi”, precisa Visconti.

Per il caso svizzero, il Prof. Visconti suggerisce di distinguere tra effetti di breve e di lungo termine. “Nel breve periodo, i comportamenti dei consumatori tenderanno a rimanere simili a quelli acquisiti durante la fase di lockdown”, dice Visconti, che fornisce anche tre esempi: “Continueranno i consumi di contenuti digitali in streaming, si manterrà una preferenza per il consumo domestico, supportato da servizi di consegna a domicilio e di take-away, e si tenderà a concentrare gli acquisti, cioè comprare di più e meno spesso, per limitare il rischio di esposizione al contagio”.

Volgendo lo sguardo sul medio e lungo termine, gli osservatori in genere concordano sulla tendenza al ritorno verso una “normalità”, che secondo Visconti potrà tuttavia risentire di cambiamenti durevoli dovuti alla pandemia: “Da una parte, per i cittadini economicamente più colpiti dalla crisi, osserveremo una inevitabile, e inauspicata, revisione al ribasso delle loro abitudini di consumo. Dall’altra, anche per quei consumatori il cui potere di spesa resterà essenzialmente immutato, si potrebbero osservare cambiamenti di comportamento di acquisto e consumo volontari, vuoi dovuti all’acquisizione di nuove competenze, tipicamente tecnologiche, che potrebbero far migrare una parte dei loro acquisti sull’e-commerce, vuoi legati all’assunzione di nuove e piacevoli abitudini, ad esempio ‘ i video aperitivi’ in Skype e simili, con un rafforzamento del consumo a domicilio”.

 

Una sintesi del video-contributo del Prof. Visconti è andato in onda durante la trasmissione ‘Tempi Moderni’ della RSI, lo scorso 8 maggio:
www.rsi.ch/play/tv/redirect/detail/13021130 (dal minuto 14:33)

 

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