Storie e volti della Facoltà di scienze biomediche: Greta Guarda

La Prof.ssa Dr. Greta Guarda
La Prof.ssa Dr. Greta Guarda

Servizio comunicazione istituzionale

10 Agosto 2020

Con l’obiettivo di contribuire alla formazione di medici in Svizzera, l’USI ha creato la Facoltà di scienze biomediche, che a settembre 2020 accoglie i primi studenti immatricolati al nuovo Master in Medicina. I percorsi formativi della quinta Facoltà dell’USI sono molteplici: oltre al Master, infatti, è già attiva una scuola dottorale, con prospettive di percorsi post-laurea e corsi nell'ambito dell'imprenditoria biomedica – ma vi è anche la possibilità di specializzarsi nell’affascinante – e fondamentale – settore della ricerca di base in biomedicina presso gli Istituti affiliati all’USI – l’Istituto di ricerca in biomedicina (IRB) e l’Istituto oncologico di ricerca (IOR), entrambi a Bellinzona. Ne parliamo con la Prof.ssa Greta Guarda, ricercatrice e direttrice di laboratorio all’IRB. 

Dopo gli studi in biologia molecolare all’Università di Zurigo e il lavoro di diploma al Politecnico federale di Zurigo, dal 2004 al 2007 Greta Guarda raggiunge l’IRB a Bellinzona per svolgere il suo dottorato di ricerca, studiando in particolare l’immunità mediata dai linfociti T. Nel 2007 si trasferisce all’Università di Losanna, dapprima come ricercatrice post-doc, per poi divenire “senior lecturer” nel 2010. Nel 2012 fonda il suo gruppo di ricerca grazie a una “professorship” del Fondo nazionale svizzero per la ricerca e a un fondo di ricerca europeo “ERC Starting Grant” ottenuto nel 2013. Nel marzo 2018, Greta Guarda torna all’IRB come direttrice di laboratorio e, dal 2019, è Professoressa straordinaria all’USI. Per i suoi contributi scientifici ha ricevuto anche alcuni premi, fra cui il Pfizer Research Prize 2019 e il Friedrich Miescher Award 2020. 

Grazie ai medici e ricercatori che li accompagneranno nel percorso di studi, gli studenti del Master in medicina all’USI avranno l’opportunità di avvicinarsi al mondo della ricerca della nostra regione. “Il legame tra gli istituti di ricerca e il Master in Medicina ha un grande potenziale. Non soltanto la presenza degli studenti arricchirà i nostri istituti – in diversi ci hanno già contattato per svolgere il loro lavoro di Master all’IRB –, ma credo anche che la possibilità per gli studenti di entrare in contatto con la ricerca di base e preclinica, volta a capire e curare malattie gravi, darà loro nuove prospettive” spiega Guarda.

La professoressa Guarda ha iniziato il suo percorso all’Università di Zurigo orientandosi verso gli studi in etologia per poi intraprendere una strada diversa: “Le lezioni di biologia molecolare e immunologia mi hanno rivelato un mondo affascinante, e allora ho deciso di cambiare. È bello scoprire nuovi campi durante gli studi”. Decisione che l'ha portata poi a varie tappe di successo nella sua carriera e tornare poi in Ticino come Direttrice di laboratorio all'IRB. Del suo percorso da studente ricorda inoltre, sorridendo, un aneddoto legato alle sessioni di pratica in laboratorio (i cosiddetti ‘Praktikum’) del venerdì mattina: “Siccome a Zurigo i giovedì terminavano spesso con lunghe serate in ottima compagnia, la precisione di questi Praktikum ogni tanto ne risentiva … fortunatamente ci si esercitava solo con delle provette di laboratorio!”

Per molti studenti dal nord delle Alpi il Ticino sarà un luogo da esplorare e da conoscere meglio nelle sue particolarità. Guarda consiglia l’Alta Leventina: “una bellissima passeggiata che consiglierei è la Strada degli Alpi, facile da organizzare anche con i mezzi pubblici. Partenza da Airolo per i buoni camminatori o da Pesciüm (stazione intermedia della funivia). Poi una camminata magnifica e rilassante verso la Val Bedretto, tra i larici e diversi alpeggi, con possibilità di comperare il formaggio – perché anche il corpo vuole la sua parte!”

 

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