Spreco alimentare, il 'piatto forte' del World Challenges Programme ora anche in Sudafrica

Il campus della Stellenbosch University in Sud Africa
Il campus della Stellenbosch University in Sud Africa
Fotocomposizione delle studentesse e studenti al termine della presentazione online dei propri progetti
Fotocomposizione delle studentesse e studenti al termine della presentazione online dei propri progetti
I gruppi di lavoro durante il corso 'Tackling World Challenges'
I gruppi di lavoro durante il corso 'Tackling World Challenges'
Vista sullo Sustainability Institute & Lynedoch Eco Village (foto: www.thegreendirectory.net)
Vista sullo Sustainability Institute & Lynedoch Eco Village (foto: www.thegreendirectory.net)

Servizio comunicazione istituzionale

23 Novembre 2020

Lanciato nel 2017 come corso opzionale per gli studenti del Master di tutte le Facoltà dell'USI, il World Challenges Programme (WCP) offre ora una nuova opportunità di studiare all'estero agli studenti immatricolati all'USI: Tackling World Challenges South Africa. L'interesse per gli argomenti proposti, in particolare per come produrre (e consumare) il cibo in modo più sostenibile, e l'approccio didattico basato su progetti di gruppo interdisciplinari hanno infatti portato a un ulteriore sviluppo del programma: lo studio delle transizioni del sistema alimentare. Oltre alla Stockholm School of Economics (Svezia) e alla Hanken School of Economics (Finlandia), si è aggiunto così un nuovo partner accademico, il Sustainability Institute (SI) di Lynedoch, Western Cape, Sudafrica, dove gli studenti possono trascorrere 10 giorni durante il mese di luglio, per poi portare le conoscenze acquisite in Ticino - una vera e propria applicazione del "South-North Learning".

"Riscontriamo tassi di 'overbooking' per il corso attorno al 300-400%. Il successo è dovuto, da un lato, alla rilevanza dei temi proposti - le sfide globali per lo sviluppo sostenibile - e, dall'altro, all'opportunità che offriamo agli studenti di integrare un'esperienza internazionale (anziché passare il consueto semestre di scambio all'estero)", spiega Michael Gibbert, professore di Marketing all'Istituto di marketing e comunicazione aziendale (IMCA, Facoltà di comunicazione, cultura e società) e direttore scientifico del WCP. "L'approccio formativo è quello del progetto di gruppo interdisciplinare (e interuniversitario), che permette l'interazione e lo scambio di idee e porta a un nuovo modo di pensare e a sviluppare modi diversi di affrontare queste sfide. Il tutto creando opportunità di trasferimento di conoscenze tra professionisti, accademici, studenti e pubblico attraverso una varietà di azioni".

Fedele allo spirito dell'approccio interdisciplinare per affrontare i principali problemi del mondo, questo programma opzionale è sviluppato in modo trasversale alle diverse Facoltà dell'USI e i temi sono dunque affrontati dalla prospettiva di economisti, architetti, esperti di comunicazione e altro ancora [vedi la selezione di notizie è disponibile nella sezione Quicklinks a margine].

Con l'aggiunta del Sustainability Institute, il corso "Tackling World Challenges" offre ora la possibilità di studiare e lavorare su questi temi in quattro diversi Paesi - Svizzera, Sudafrica, Svezia e Finlandia - e in due continenti.

"Tackling World Challenges è un corso opzionale per studenti di Master e dottorato all'USI, alla Stockholm School of Economics (Svezia) e alla Hanken School of Economics (Finlandia)", spiega Lisa Märcz, dottoranda-assistente presso la Facoltà di comunicazione, cultura e società dell'USI. "Nel corso di un intero semestre accademico gli studenti affronteranno i cosiddetti 'problemi spinosi' della società odierna e acquisiranno competenze e conoscenze sugli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite, attraverso progetti sul campo, ricerche interdisciplinari, relazioni interculturali e applicazioni di marketing su problemi globali".

 

Tackling World Challenges Scandinavia e Sud Africa

Presso i partner accademici del WCP gli studenti affronteranno in particolare il sempre più attuale tema della sostenibilità alimentare, che è diventato di fatto il “piatto forte” del programma. Nei due Paesi scandinavi si lavorerà sullo spreco alimentare e in particolare sul consumo di carne e dei suoi sostituti. In Sudafrica, invece, i partecipanti al corso collaboreranno con il Sustainability Insitute dell’Università di Stellenbosch sul tema della transizione del sistema alimentare verso modelli più sostenibili e salutari.

 

Per maggiori dettagli:

>> www.usi.ch/wcp

>> https://worldchallengesblog.wordpress.com/

 

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