MEM Summer Summit 2021: sempre importanti la dimensione dell'incontro e il ruolo dei giovani
Servizio comunicazione istituzionale
17 Agosto 2021
Sabato 28 agosto dalle ore 10:00 sul sito www.mem-summersummit.ch sarà trasmesso il Forum del MEM Summer Summit 2021, anche quest’anno in veste online per il pubblico. L’evento organizzato dall’USI con il sostegno del Dipartimento federale degli affari esteri riunirà, in parte nell’Aula magna del Campus Ovest di Lugano e in parte a distanza, personalità, decisori politici, rappresentanti delle istituzioni, imprenditori, accademici, intellettuali e artisti che dibatteranno sulle grandi questioni e della regione del Medio Oriente Mediterraneo. Dalle configurazioni geopolitiche, alla sfera religiosa, alle dinamiche economiche, ai sistemi alimentari, al ruolo del cinema per promuovere nuove narrazioni della regione. Le sessioni tematiche si terranno online in inglese e francese, con traduzione simultanea in italiano. Gli interventi principali del Forum saranno tenuti da Ignazio Cassis, consigliere federale a capo del Dipartimento federale degli affari esteri, e dal Ministro degli Esteri dell’Oman Sayyid Badr bin Hamad bin Hamood Al Busaidi. Come di consueto ai giovani della regione sarà offerta la straordinaria opportunità di partecipare attivamente al dibattito condividendo le loro riflessioni con i relatori. Questa quarta edizione riproporrà quale parte integrante e importante del MEM Summer Summit anche il Seminario dedicato ai giovani della regione, in forma ridotta: dalle oltre 220 candidature sono stati selezionati una trentina di young change-maker, che si riuniranno a Lugano dal 20 al 28 agosto 2021 (programma).
Il 2020 sarà ricordato come l’anno della pandemia COVID-19 e del crollo del prezzo del petrolio, e di inaspettati sconvolgimenti che hanno interessato la regione del Medio Oriente Mediterraneo, ma che sono arrivate sino alle periferie europee. Vengono firmati gli Accordi di Abramo che includono Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Marocco e Sudan, Israele, aggregando Egitto e Arabia Saudita, con uno sguardo sull’Iraq. L’asse “Fratellanza-sciiti” riunisce Gaza, Qatar, Turchia e Iran con il sostegno ad hoc della Russia. In concomitanza con questi sconvolgimenti sismici, Beirut esplode, rifugiati e migranti illegali si riversano in Europa; il Presidente turco Erdogan cerca di fare di Istanbul il centro globale dell’Islam. Nel 2021 la regione del Medio Oriente e Mediterraneo è interessata dalla visita del Papa in Iraq, dalla ripresa del conflitto israelo-palestinese definita dal professor Kepel “la guerra degli undici giorni”, dall’aggravarsi della crisi socio-economica in Libano, dall’instabilità politica e dall’ingovernabilità della Tunisia, dal ritiro degli Stati Uniti dalla regione e dall’Afghanistan dove i talebani hanno riconquistato spazio e potere. Il 2021 è anche anno di ricorrenze: sono trascorsi dieci anni dalle Primavere arabe e dal conflitto in Siria; vent’anni dagli attentanti terroristici dell’11 settembre, che sconvolsero radicalmente le relazioni internazionali. Come è cambiato il terrorismo in questi anni e dove sta andando la regione del Medio Oriente Mediterraneo sono due delle complesse questioni che verranno affrontate durante il MEM Summer Summit 2021.
Verranno forniti strumenti per analizzare la complessità della regione: si contestualizzeranno le attuali configurazioni nella storia globale, per stimolare un’ampia riflessione sulle sfide contemporanee. Questa regione in continua evoluzione ha, infatti, un impatto significativo sulle dinamiche internazionali, sull’Europa e sulle sue strutture politiche.
Il programma del Forum
Ai saluti iniziali del Rettore dell’USI Boas Erez seguiranno gli interventi di Ignazio Cassis, Vicepresidente del Consiglio federale e capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), e del Ministro degli Esteri dell’Oman Sayyid Badr bin Hamad bin Hamood Al Busaidi. Si terrà poi una discussione tra i due Ministri degli Esteri e i giovani, moderata da Diana Segantini. A seguire sarà trasmesso un video-messaggio di Geir Otto Pedersen, inviato speciale dell’ONU per la Siria.
Si terrà poi la prima sessione tematica: al centro delle riflessioni saranno le nuove configurazioni geopolitiche nella regione, delle quali discuteranno il Principe saudita Turki Al-Faisal, Presidente del Centro studi King Faisal Center for Research and Islamic Studies, che converserà con Gilles Kepel, professore all’USI e alla PLS Paris Sciences et Lettres-École Normale Supérieure. La sessione sarà condotta da Matteo Legrenzi, Professore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
La seconda sessione tematica metterà a tema la sfera religiosa nella regione MEM e vedrà protagonisti Wasim Salman (Professore del Pontificium Institutum Studiorum Arabicorum et Islamicorum PISAI, Siria), Nayla Tabbara (Presidente della Fondazione Adyan, Libano) e Mario Giro (comunità Sant’Egidio, Italia). La sessione sarà condotta da Luca Steinmann (giornalista, Fondazione Federica Spitzer, Facoltà di Teologia di Lugano).
Emiliano Bos, Corrispondente per gli Stati Uniti della RSI Radiotelevisione svizzera, Switzerland, intervisterà Pascal Ausseur (Vice-Ammiraglio e Direttore generale dell’Institut Fondation méditerranéenne d’études stratégiques, Francia).
La terza sessione verterà sullo sviluppo economico della regione, in particolare sui grandi porti e il ruolo delle nuovi potenze nel Mediterraneo. Li illustreranno Giampiero Massolo (Presidente di Fincantieri e dell’ISPI, Italia), Patrice Bergamini (Vice-president Public Affairs and Governmental Contracts Business Development di CMA CGM Group), France Karim El Aynaoui (Faculté de Gouvernance, Sciences Economiques et Sociales, Policy Center for the New South, Marocco). La sessione sarà condotta da Luca Fasani, Journalist, RSI Radiotelevisione svizzera, Switzerland.
La quarta sessione sarà dedicata al delicato tema dei sistemi alimentari nella regione MEM: li spiegheranno Marylaure Crettaz Corredor (Direttrice di Global Programme Food Security, Swiss Agency for Development and Cooperation, Svizzera), Giorgio Marrapodi (Direttore generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri italiano) e Pio Wennubst (Ambasciatore alla Missione permanente della Svizzera presso l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura FAO a Roma). La sessione sarà condotta dal Professore dell’USI Emiliano Albanese.
Infine si parlerà di cinema e del ruolo che esso svolge per promuovere narrazioni nuove e positive della regione con Giona Nazzaro, Direttore del Film Festival Locarno, e con il regista giordano Bassel Ghandour.
Chiuderanno il Forum Boas Erez e Gilles Kepel.
In ogni sessione tematica del Forum siederà anche un giovane change-maker, che avrà l’opportunità di portare il proprio punto di vista sui temi trattati.
Anche per questa quarta edizione l’Università della Svizzera italiana (USI) gode dell’importante sostegno del Dipartimento federale degli affari esteri della Confederazione Svizzera (Divisione Medio Oriente e Africa del Nord), della Città di Lugano e della Media partnership con SRG SSR - RSI.