Sostenibilità delle finanze cantonali, segnali di miglioramento

Servizio comunicazione istituzionale

20 Febbraio 2019

Lugano, 20 febbraio 2019 – Il primo Rapporto sulle finanze pubbliche in Ticino, pubblicato dall’Osservatorio finanze pubbliche ed energia dell’USI (O-FPE, Istituto di ricerche economiche), indica un miglioramento dei conti cantonali e non rileva importanti profili di rischio in merito alla sostenibilità futura delle finanze pubbliche. Questo primo rapporto, basato sui dati del 2015, individua alcuni trend strutturali confermati poi nei dati del 2016. Il rapporto evidenzia anche alcuni aspetti da approfondire, quali i minori trasferimenti da parte della Confederazione, i costi maggiori legati alla voce Malattia e Infortuni e le minori spese di istruzione.

Le analisi dei ricercatori dell’O-FPE indicano nel periodo osservato (dati di riferimento 2015) un miglioramento del disavanzo di bilancio del Canton Ticino che, seppur negativo e peggiore rispetto agli altri cantoni, non presenta un valore, rapportato al PIL cantonale, eccessivamente elevato. Il risultato ordinario, che comprende tutte le entrate e le uscite ordinarie del Cantone e dei comuni ticinesi, si attesta infatti allo -0.27% del PIL cantonale, in netto miglioramento rispetto ai risultati del 2013 e 2014, pari rispettivamente a -0.99% e -0.35%. Il saldo negativo è tuttavia peggiore rispetto alla media di tutti i cantoni svizzeri, che presentano un saldo positivo medio pari al +0,5%.

L’analisi dei costi per tipologia di spesa funzionale rileva tuttavia alcuni aspetti che andrebbero approfonditi e monitorati. Uno di questi riguarda l’incidenza dei costi legati alla voce Malattia e Infortuni, della classe di spesa relativa alla socialità (Social Security), pari in Ticino a circa 760 franchi per residente rispetto al valore medio intercantonale di 511 franchi. Questa voce, che comprende la riduzione dei premi delle polizze, presenta in Ticino il costo pro capite maggiore di tutta la Svizzera. Il rapporto evidenzia come, in termini prospettici, i costi sanitari, di vecchiaia e sopravvivenza tenderanno ad aumentare: riveste quindi un’importanza fondamentale garantire la sostenibilità di questi finanziamenti. Un altro approfondimento ritenuto necessario riguarda i trasferimenti e le indennità percepite dalla Confederazione. Il valore pro capite di questi trasferimenti, escludendo la perequazione delle risorse e i contributi per gli squilibri geografici e socio-economici, è in Ticino pari 1’124 franchi per residente, ed è inferiore alla media dei cantoni (pari a 1’497 franchi). Bisognerebbe quindi approfondire le motivazioni alla base di tale differenziale e valutare una eventuale e possibile rimodulazione dei contributi.

Il rapporto dell’O-FPE consiste in un’analisi delle informazioni sulle finanze pubbliche (entrate fiscali e spesa pubblica) pubblicati dalla Confederazione e dai singoli Cantoni, con particolare attenzione alla ripartizione funzionale della spesa rispetto agli altri cantoni, tenendo conto delle diversità dimensionali e strutturali dei diversi territori.

Gli altri risultati e i dettagli del rapporto sono consultabili nella versione completa pubblicata sul sito dell’OFPE (www.ofpe.usi.ch/it/finanza-pubblica).

 

Per informazioni:

Davide Arioldi
Osservatorio Finanze Pubbliche ed Energia (O-FPE)
Università della Svizzera italiana
tel. 058 666 4670
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