Cinque assi per il futuro del Medio Oriente Mediterraneo

Servizio comunicazione istituzionale

26 Agosto 2018

Lugano, 26 agosto 2018 - Si è concluso oggi presso il Palazzo dei congressi di Lugano il MEM Summer Summit organizzato dall’Università della Svizzera italiana. L’evento, che ha visto negli ultimi due giorni la partecipazione di 400 persone (giovani provenienti da 30 Paesi, alte autorità politiche, esperti, intellettuali e imprenditori della regione del Medio Oriente Mediterraneo), ha portato alla pubblicazione della prima edizione della “Lugano Initiative”. Si tratta di un dossier contenente diversi assi di lavoro per lo sviluppo di una vasta e determinante area che spazia dal Marocco all’Iran. Le idee sono frutto dell’impegno dei 150 giovani che hanno lavorato insieme, a prescindere da differenze culturali e identità nazionali, all’USI nell’ambito del Seminario dal 16 al 24 agosto. Si tratta in diversi casi di proposte concernenti nuove piattaforme tecnologiche concepite oltre i confini politici degli Stati, i cui attori saranno gli stessi partecipanti al MEM Summer Summit che a Lugano hanno avuto modo di conoscersi superando stereotipi e ideologie. Eccole nella sintesi presentata dagli stessi giovani.   


Un nuovo modello di informazione libera, partecipativa e autorevole
Partendo dalla considerazione che molti dei media della regione soffrono di una politicizzazione accentuata e che i social media da soli non costituiscono una valida alternativa, si propone la costituzione di una piattaforma online dove i giovani delle diverse regioni abbiano modo di pubblicare notizie, approfondimenti e inchieste. Si tratta di un “giornalismo civile”, dal basso, che supera da un lato le testate tradizionali e dall’altro collabora con le istituzioni presenti sul territorio: l’obiettivo è infatti quello di elaborare le notizie nell’ottica di un giornalismo basato sui dati e la verifica dei fatti. Questo modello di informazione (partecipativa da un lato e fattuale dall’altro) permetterebbe di lavorare molto bene su due problemi individuati come prioritari, ovvero quello della corruzione e quello dei cambiamenti climatici e della gestione dell’acqua. L’idea di fondo non è contrastare i governi, quanto piuttosto lavorare con loro alimentando il ciclo virtuoso della trasparenza.

Superare le ideologie
Attraverso la collaborazione tra comunità informali gestite localmente (alcune delle quali presenti proprio al MEM Summer Summit grazie alla partecipazione di loro giovani rappresentanti) si propone la messa in atto di diverse attività finalizzate a proporre alle nuove generazioni valori che vadano oltre quelli tradizionalmente offerti in ambito politico o ideologico. A seconda delle diverse fasce di età saranno proposti progetti che spaziano dallo sport alle arti. Per combattere – per esempio – le discriminazioni di genere e gli altri impatti negativi sulla società causati dalle ideologie politiche e religiose tradizionali, la prospettiva è quella di incentivare la creazione di nuove narrazioni, spaziando dalla scuola ai media, dalla famiglia al sistema legale.

Favorire la stabilità
La stabilità di diversi Paesi è un tema che riguarda nel profondo la capacità di sviluppo e di progresso delle società coinvolte. Un tema che si vuole affrontare anche in questo caso in una prospettiva che supera i confini nazionali. Nel breve periodo si intende lavorare sul problema dei rifugiati, con lo scopo di favorire il loro accesso ai diritti e ai servizi, la loro integrazione civile e professionale.La proposta è quella della creazione di una piattaforma costituita da numerosi attori (dal settore pubblico a quello privato, dalle associazioni non governative ai sindacati) che collaborino ad azioni concrete. Nel lungo periodo si propone invece di lavorare da un lato sul dialogo tra giovani generazioni, al fine di creare legami capaci di andare oltre le ideologie in gioco in questo settore, dall’altro di favorire l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’intelligenza artificiale da parte di organismi internazionali, così da condividere attraverso scenari dettagliati le implicazioni delle diverse politiche.

Investimenti e piattaforme per la formazione
L’accesso all’impiego è uno dei fattori determinanti della coesione sociale e alla base di questa è necessaria una buona formazione per tutti. Con un approccio rivolto ai giovani, alle famiglie e al mercato del lavoro, si propone una politica di incremento dei fondi destinati alla formazione e alle opportunità di apprendistato, così come l’organizzazione attraverso una piattaforma sia fisica che virtuale di incontri informativi alla scoperta dei mestieri, implicando direttamente i genitori dei giovani.

Una cultura della diversità
Il tema dei conflitti tra le identità e della violazione dei diritti delle minoranze è un problema annoso tanto quello del radicalismo, che implica la negazione delle differenze. Al fine di promuovere la creazione di un'identità civile capace di trascendere i confini così come le divisioni culturali e sociali, si intende costituire una rete di sostegno ai numerosi attori sul campo, che nei diversi Paesi si adoperano alla promozione della pace e del dialogo. Si propone per ciò una piattaforma dove chiunque sia libero di condividere nuove forme espressive, nuove storie volte alla comprensione reciproca, attraverso l’arte, la cultura ed i media. Uno spazio virtuale ma anche fisico, che favorisca il rafforzamento autentico di una società civile fondata sulla diversità.

 

Il MEM Summer Summit è stato organizzato dall’USI con il sostegno congiunto del Dipartimento federale degli affari esteri della Confederazione svizzera e del Ministero dell’Europa e degli Affari esteri francese, grazie al generoso contributo di diversi sostenitori privati e fondazioni.

Nelle sue giornate conclusive il Summit ha proposto numerosi incontri aperti al pubblico in cui sono state approfondite le tematiche geopolitiche della regione MEM; sono stati affrontati gli scenari per la ricostruzione materiale e lo sviluppo di politiche culturali; è stata messa a tema la relazione tra acqua, pace e confini; si è parlato dei nuovi modelli di cittadinanza, della transizione energetica, della formazione come motore di cambiamento; si è discusso delle infrastrutture, di come sia necessario ripensare l’economia, ma anche delle storie di successo sul campo, nonché di come promuovere narrazioni nuove e positive grazie all’arte e alla letteratura.

L’intenzione è quella di fare del Summit un luogo regolare di incontro e di approfondimento sulla regione, valorizzando la naturale funzione di ponte tra l’Europa continentale e il Mediterraneo giocata dall’USI e dalla Svizzera italiana. La prossima edizione è prevista dal 15 al 25 agosto 2019.


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