Il ruolo dei media tra Islam e Occidente: esperti mondiali si riuniscono all'USI

Servizio comunicazione istituzionale

2 Marzo 2007

Lo scontro di civiltà è davvero inevitabile o si tratta di un grande equivoco alimentato da un difetto di comunicazione? L’Osservatorio europeo di giornalismo (EJO) dell’Università della Svizzera italiana ha deciso di affrontare questo tema di grande attualità analizzando 

« Il ruolo dei media nel rapporto tra il mondo islamico e quello occidentale »

Venerdì 16 e sabato 17 marzo si riuniscono a Lugano una ventina tra i massimi esperti mondiali provenienti sia da paesi arabo-musulmani, sia dall’Europa e dagli Stati Uniti.

I lavori prendono spunto da quattro ricerche ideate dall’Osservatorio europeo di giornalismo affidate a due ricercatori islamici e a due occidentali i cui risultati saranno presentati durante il seminario.

Questi i temi delle quattro ricerche:

  • I media occidentali capiscono davvero il mondo musulmano?
  • I media arabo-musulmani capiscono davvero il mondo occidentale?
  • I media occidentali e il terrorismo. È possibile informare correttamente? Il caso di Cnn international e BBC world
  • I media arabo-musulmani e il terrorismo. È possibile informare correttamente? Il caso di Al Jazeera

Durante il workshop saranno esaminati alcuni dei più noti casi di attualità – come le vignette danesi e la polemica di Ratisbona – e la sentenza del processo a Parigi contro il settimanale Charlie Hebdo, accusato di aver offeso l’Islam, che sarà pronunciata poche ore prima dell’inizio del workshop, il 15 marzo.

Tra i partecipanti, il più quotato esperto europeo in materia, il tedesco Kai Hafez, intellettuali coraggiosi come il politologo tunisino Hamadi Redissi e il giornalista e attivista per i diritti umani egiziano Elijah Zarwan. Interverranno anche una delle firme più prestigiose di AlJazeera, Nacer Bedri, e uno dei più grandi comunicatori americani, Michael Carmichael (vedi la lista completa dei relatori nel programma allegato).

I lavori, che si terranno in lingua inglese, non sono aperti al pubblico: sono riservati a studenti e ad un pubblico selezionato. I giornalisti interessati a seguire il workshop o ad intervistare i relatori, sono pregati di contattare il Servizio comunicazione e media dell’USI ([email protected]).

Il seminario rientra in un ciclo di workshop organizzato con "MAZ. Die Schweizer Journalistenschule" di Lucerna e, per questo appuntamento, si avvale della collaborazione dell’Istituto Studi mediterranei dell’USI.

 

L'Osservatorio europeo di giornalismo – European Journalism Observatory (EJO) – è un centro studi non-profit dell’Università della Svizzera italiana inaugurato nella primavera del 2004 a Lugano con il sostegno della Fondazione per il Corriere del Ticino. Questo istituto, che fa parte della Facoltà di scienze della comunicazione, rileva le tendenze più significative nel mondo dei media, comparando le diverse culture giornalistiche in Europa e negli Stati Uniti. Lo scopo è di contribuire al miglioramento qualitativo della professione e soddisfare le esigenze di giornalisti, direttori ed editori, avvicinando il mondo accademico della comunicazione a quello dei media.

www.ejo.ch

Programma (pdf, 266 KB)

 

Per informazioni e richieste di intervista:
Università della Svizzera italiana
Servizio comunicazione e media
Via Lambertenghi 10 A
CH – 6904 Lugano

Telefono +41 (0)58 666 47 92
Fax  +41 (0)58 666 46 19  
Email  [email protected]