Dottorato honoris causa in architettura

Servizio comunicazione istituzionale

16 Marzo 2005

Il Consiglio dell’Università della Svizzera italiana,
su proposta dell’Accademia di architettura, ha deciso di attribuire il dottorato honoris causa in architettura
a Giuseppe Panza di Biumo, riconosciuto come uno dei più grandi ed innovativi collezionisti di arte
contemporanea comparsi sulla scena internazionale nel corso dell’intero Novecento. La cerimonia ufficiale
di conferimento avrà luogo il 14 maggio 2005 all’Accademia di architettura a Mendrisio nell’ambito del
tradizionale Dies Academicus dell’Università della Svizzera italiana.

Il
dottorato honoris causa è conferito a persone che si siano distinte per l’eccellenza delle loro prestazioni
in campo scientifico o professionale. L’attribuzione è proposta dal Consiglio di facoltà ed è deliberata
dal Consiglio dell’Università. Il conferimento del dottorato honoris causa in architettura al collezionista
di fama internazionale Giuseppe Panza di Biumo è motivato dalla sua azione promotrice di “artisti
e movimenti che si sono ispirati a poetiche spaziali, indicando agli architetti nuove vie per arricchire
i loro principi disciplinari con ricerche estetiche sulla spazialità contemporanea”. Il conferimento
del dottorato honoris causa consentirà di rafforzare le relazioni fra il grande collezionista e l’Accademia
di architettura nel campo degli studi accademici, laddove vengano trattati i temi delle relazioni tra
arti visuali e progettuali, nonché nella definizione delle politiche collezionistiche.

Giuseppe
Panza di Biumo: nato a Milano nel 1923 si rifugia in Svizzera dopo l’8 settembre per evitare l’arruolamento
nell’esercito fascista. Laureatosi in giurisprudenza nel 1948 si occupa di attività immobiliari fra
il 1955 e il 1985 collaborando con alcuni dei migliori architetti del periodo, fra i quali figurano
Portaluppi, Soncini, Ponti, Zanuso e Caccia Dominioni. Nel frattempo, anche a seguito degli stimoli
ricevuti durante un lungo viaggio in America fra il 1953 e il 1954, inizia a costituire la sua collezione
d’arte, che comprende decine di opere di Kline, Rothko, Fautrier, Lichtenstein, Oldenburg, Rauschenberg,
Rosenquist, Segal, con scelte che spaziano dall’Espressionismo Astratto al New Dada, dall’Informale
alle prime prove della nascente Pop Art. Tra gli anni Sessanta e Settanta le sue scelte si estendono
all’Arte Concettuale, Ambientale, Minimalista e delle Primary Structures, con
opere di artisti quali Kosuth, Judd, LeWitt, Morris, Nauman, Turrell. Successivamente, sempre alla ricerca
dei lavori più innovativi, la collezione si arricchisce con le sperimentazioni di nuovi e più eclettici
filoni, dove tra gli altri compaiono artisti come Flavin, Shelton, Spalletti, Therrien, Tiemann. Non
va infine dimenticata la preziosa collezione di opere d’arte primitiva africana e precolombiana costituita
in parallelo a quella più famosa e cospicua di arte contemporanea. Oggi molte centinaia delle sue opere
sono esposte presso il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il museo Guggenheim
di New York e in diversi musei e palazzi italiani. 200 opere sono state inoltre donate al Museo Cantonale
d’Arte di Lugano e 150 al Fondo per l’Ambiente Italiano. Giuseppe Panza di Biumo, che ha da sempre nei
suoi programmi la ricerca di nuovi spazi museali e di nuove iniziative culturali legate alla sua collezione,
ha trasferito nel 1992 la sua residenza a Massagno.

Informazioni:
Amanda
Prada, Accademia di architettura, USI, Mendrisio
Tel.: +41 91 640 49
69, e-mail: [email protected]