La mano e il gesto di Juan Navarro Baldeweg

Servizio comunicazione istituzionale

28 Marzo 2006

Inaugurata lo scorso ottobre, la Galleria dell’Accademia ha già ospitato tre esposizioni. Dopo la mostra inaugurale dedicata ad alcune opere d’arte della collezione di Giuseppe Panza di Biumo, dopo le rassegne sulle città di Barcellona e Tel Aviv, esempi significativi di sviluppo della metropolis contemporanea, è ora la volta di un’esposizione consacrata alle opere plastiche dell’architetto madrileno Juan Navarro Baldeweg.

Per l’occasione l’ateneo mendrisiense accoglie anche Gae Aulenti, molto apprezzata per i suoi interventi in campo museografico.

Giovedì 6 aprile 2006 aprirà all’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana la mostra La luce, l’equilibrio e la mano di Juan Navarro Baldeweg, un architetto che a Mendrisio già si era raccontato lo scorso anno in occasione di una conferenza e che ora torna in Ticino per esporre. Navarro Baldeweg ha raccolto ampi riconoscimenti anche per i suoi aspetti più squisitamente artistici; in mostra i materiali che si riferiscono alla sua ricerca progettuale, come pure interventi sullo spazio, dove la ricerca si allarga alla costituzione d’opere che dalla scultura muovono verso l’installazione di scala ambientale.

Così si esprime Navarro Baldeweg sulle motivazioni che da sempre lo accompagnano: “L’artista risponde a un impulso espressivo individuale e nello stesso tempo risponde alle esigenze naturali, alle leggi fisiche elementari che permettono alla sua opera di prendere corpo nel mondo. Silenzio e luce, forma e progetto, ordine e misura sono nozioni che colgono il processo creativo ed evidenziano l’appartenenza ad uno sfondo continuo ricco di dimensioni (Il ritorno della luce, Motta, Milano 1996)”. Uno “sfondo continuo”, quello a cui accenna, dove arte e architettura sono chiaramente elementi da considerarsi entro un ampio circuito d’interazione creativa.

Fin dalla metà degli anni ’70 Navarro Baldeweg mette quindi a punto la sua idea architettonica e, parallelamente, in veste d’artista, proietta intorno a sé gesti, consegna allo spazio disegni tridimensionali e calligrafie. Così Ángel González García, già direttore delle pagine d’arte de El País, parla in un suo articolo degli juegos de manos (giochi di mano) del madrileno: quella mano che si ritrova nel titolo dell’antologia che Mendrisio gli dedica, la mano di un artista dello spazio.

All’inaugurazione interverrà la poliedrica Gae Aulenti, “la Gae”, come la chiamano affettuosamente gli amici, che dal 1956 si occupa di progettazione architettonica, interior e industrial design, scenografia teatrale.

Dopo la realizzazione a Parigi del Musée d’Orsay (1980-86) e del nuovo allestimento del Musée National d’Art Moderne al Centre Pompidou (1982-85), Gae Aulenti ha curato la ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia (1985-86) e l’allestimento di numerose mostre temporanee.

A partire dagli anni ’90 ha inoltre progettato il nuovo accesso alla stazione S. Maria Novella a Firenze (1990), il Padiglione Italiano all’EXPO ‘92 di Siviglia, la nuova Galleria per Esposizioni Temporanee alla Triennale di Milano (1994), la ristrutturazione del Palazzo del Governo della Repubblica di S. Marino (1991-96), l’Asian Art Museum a San Francisco (1996-2003), l’allestimento del nuovo percorso di visita del Castello Estense a Ferrara (2004) e della mostra Arti & Architettura 1900-2000 al Palazzo Ducale di Genova (2004-05).

Sono state inaugurate nel corso del 2005 la sede della Cancelleria dell’Ambasciata italiana e l’Istituto italiano di Cultura a Tokio, oltre al Palavela di Torino, sede delle gare di pattinaggio artistico e short-track per i Giochi Olimpici Invernali 2006.

Sono, invece, in corso di realizzazione la “Città degli Studi” a Biella; il nuovo lungolago di Meina (Novara); una nuova sede direzionale a Rimini e l’ampliamento di due centrali di termoutilizzazione di rifiuti solidi urbani in provincia di Rimini e Forlì; il progetto di una nuova unità di vinificazione nella Tenuta Campo di Sasso a Bibbona (Livorno) e il progetto d’ampliamento dell’Aeroporto di Perugia.

Fra i principali riconoscimenti a lei attribuiti menzioniamo il titolo di Chevalier de la Légion d’honneur (Parigi, 1987), quello di Membro Onorario dell’American Institute of Architects - Hon. FAIA (1990), il Praemium Imperiale per l’Architettura (Tokyo, 1991) e il titolo di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana (Roma, 1995).

La vernice dell’esposizione La luce, l’equilibrio e la mano è prevista per giovedì 6 aprile 2006 con inizio alle ore 18.30 all’Accademia di architettura (Palazzo Canavée, Via Canavée 5, 6850 Mendrisio-Svizzera). Introdurrà la mostra il professor Jacques Gubler dell’Accademia di Mendrisio, storico dell’arte e dell’architettura, nonché redattore dal 1982 al 1995 di Casabella. L’architetto-artista Juan Navarro Baldeweg sarà presente.

Seguirà alle ore 20 la conferenza pubblica di Gae Aulenti dal titolo Esporre.

La mostra resterà aperta sino a giovedì 4 maggio 2006. Potrà essere visitata dal mercoledì alla domenica dalle ore 12 alle ore 18. L’ingresso è libero.

Informazioni:

Amanda Prada, Responsabile comunicazione e conferenze, Accademia di architettura di Mendrisio, tel.: +41 58 666 58 69, e-mail: [email protected]