Peripli mediterranei: politica, società e cultura

Servizio comunicazione istituzionale

1 Marzo 2006

L’Istituto studi mediterranei dell’Università della Svizzera italiana ha il piacere di presentare il nuovo ciclo di seminari mediterranei. Il programma di questa edizione è stato pensato come un viaggio ideale attraverso le realtà culturali, politiche e sociali di diversi paesi del Nord Africa e del Medio Oriente. Dal Marocco all’Iran, dalla Siria all’Egitto, intellettuali, politici e giornalisti affronteranno temi legati ai conflitti, alla cooperazione internazionale, alla religione, alla storia ed all’arte.
Martin Van Creveld, noto storico militare, aprirà il ciclo parlando dei conflitti che infiammano il Mediterraneo e della cultura della guerra che li genera. Sono stati poi invitati Walter Fust e Annick Tonti, rispettivamente direttore e responsabile Medio Oriente e Nord Africa della DSC (la Direzione dello sviluppo e della cooperazione del Dipartimento degli esteri), che illustreranno l’importanza strategica del Mediterraneo per la Svizzera e le politiche di sviluppo da essa messe in atto in questa regione del mondo. Vittorio Dan Segre traccerà un disegno della storia di Israele dai tempi dei primi insediamenti ebraici fino ai giorni nostri. Luisa Orelli parlerà delle modalità di adattamento dell'islam e della sua legge a una realtà in continua trasformazione, analizzando da vicino il caso egiziano. Marjane Satrapi, fumettista iraniana di fama internazionale, ripercorrerà le tappe essenziali della storia dell’Iran attraverso i suoi fumetti e metterà in luce gli stereotipi occidentali nella rappresentazione dell’Altrove. Hazem Saghie, giornalista libanese che per anni ha diretto Alhayat (quotidiano internazionale in lingua araba pubblicato a Londra), analizzerà le politiche di Siria e Libano.

Gli incontri avranno luogo presso il campus di Lugano:

8 marzo 2006, 18:00 aula A21
Martin Van Creveld, The Culture of the War - inglese

20 marzo 2006, 20:00 aula A11
Walter Fust, L’importance stratégique de la Méditerranée pour la Suisse - francese

6 aprile 2006, 18:00 aula A11
Annick Tonti, La coopération suisse en Méditerranée. - francese

3 maggio 2006, 18:00 aula A11
Vittorio Dan Segre, Le metamorfosi di Israele - italiano

11 maggio 2006
Luisa Orelli, In cerca di una nuova ortodossia. Islam istituzionale egiziano e modernità - italiano

Da definirsi, 18:00 aula A11
Marjane Satrapi, Persepolis. L’histoire de l’Iran à travers des bandes dessinées - francese

1 giugno 2006, 18:00 aula A11
Hazem Saghie, Lebanon and Syria: Politics and Beyond - inglese


Per altre informazioni
Giovanni Zavaritt,
Tel +41 (0) 58.666.47.92
Mob +41 076.573.00.79
Fax +41 (0)58.666.46.19
E-Mail: [email protected]

 

Biografie dei relatori

Van Creveld
Il professor Martin Van Creveld è il più noto esperto di storia e strategia militare di Israele. Nato in Olanda, vive in Israele dal 1950. Ha conseguito due lauree: la prima alla London School of Economics e la seconda alla Hebrew University di Gerusalemme, dove insegna dal 1971. È autore di sedici libri (tradotti in dieci lingue) ed è l´unico studioso non americano a figurare sulla lista delle letture obbligatorie per gli ufficiali dell´esercito degli Stati Uniti. Nel 2004 Carocci ha pubblicato in Italia il suo libro. La spada e l’ulivo. Storia dell’esercito israeliano. La spada e l’ulivo. Storia dell’esercito israeliano:

più che in ogni altro Stato moderno, fin dall´era pionieristica dei primi insediamenti la storia di Israele è strettamente intrecciata alla storia delle sue forze di difesa. Ripercorrerne la storia militare significa allora ricostruire anche la storia politica e sociale di un popolo: dall´emigrazione in Palestina per sfuggire ai pogrom dell´Europa orientale all´immane tragedia dell´Olocausto, fino al confronto con la terribile minaccia dell´invasione araba. È nella nuova Palestina che nasce l´ideale del "nuovo" ebreo, colono e pioniere dei kibbutz, ma insieme guerriero pronto a difendere i nuovi insediamenti e la sopravvivenza della Erets Yisrael, duplice ideale simboleggiato dall´emblema stesso delle forze israeliane di difesa: la spada intorno a cui s´intreccia un ramoscello d´ulivo. Scritta da uno dei più autorevoli storici militari, La spada e l´ulivo non costituisce soltanto la prima storia completa dell´esercito israeliano dalle origini ai nostri giorni, ma soprattutto è un volume critico e imparziale, di grande utilità anche nella comprensione di una vicenda complessa come la questione palestinese.

Walter Fust
Walter Fust, nato nel 1945 a Mosnang (San Gallo), ha conseguito la laurea in politologia presso l’Università di San Gallo. Dopo varie esperienze nell’economia privata, è entrato a far parte, nel 1975, del servizio diplomatico del Dipartimento federale degli affari esteri, lavorando come stagiaire a Berna, Ginevra e Baghdad. Dal 1976 al 1979 ha diretto il servizio commerciale dell'ambasciata di Baghdad. Dal 1979 al 1983 ha lavorato all' ambasciata di Tokio, dove si è occupato di questioni economiche e industriali. Nel settembre 1983 è rientrato a Berna come secondo sostituto del capo dell'Ufficio dell'Integrazione DFAE/DFE. Nel 1984 è diventato collaboratore personale del Consigliere Federale Dr. Kurt Furgler. Nell'ottobre 1986 è diventato direttore dell'Ufficio svizzero per l'espansione commerciale (OSEC). All'inizio del 1990 è stato nominato segretario generale del Dipartimento federale dell’Interno e nel 1993 Direttore della Direzione dello sviluppo e della cooperazione. Walter Fust è anche presidente del consiglio di direzione della rete "Global Knowledge Partnership" il cui compito consiste nel promuovere l'impiego delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per lo sviluppo.

Annick Tonti
Annick Tonti ha un dottorato di ricerca in sviluppo economico e antropologia sociale. È capo della divisione Nord Africa e Medio Oriente della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC). Dal 1994 al 2001, è stata a capo dell’ufficio di rappresentanza svizzero dell’Autorità palestinese ed è stata a capo dell’ufficio della DSC a Gaza e West Bank. Lavora per la DSC dal 1983, prima come coordinatore aggiunto del programma in Bangladesh, poi come dirigente dell’ex sezione Valutazione e Controllo, in seguito della sezione Ricerca, Sviluppo e Politica a Berna. Dal 1979 al1983 è stata assistente di ricerca e professore assistente all’Università di Zurigo presso il Dipartimento di Antropologia sociale nell’ambito dell’antropologia urbana, dell’ economia urbana e rurale, della migrazione, e della Metodologia di ricerca e lavoro sul campo.

Vittorio Dan Segre
È emigrato in Palestina nel 1939. Dopo un periodo di servizio diplomatico in Israele, si è dedicato alla carriera accademica dal 1967 al 1989. Nel 1989 è diventato professore emerito presso l’Università di Haifa come esperto del pensiero politico ebraico. Ha insegnato Relazioni internazionali all’Università di Oxford, al MIT di Boston, all’Università di Stanford, all’Università Bocconi, alle Università statali di Torino e Milano. Nel 1997 ha creato, presso l’Università della Svizzera italiana, l’Istituto di studi mediterranei. Collabora con quotidiani e periodici italiani ed europei. Ne Il bottone di Molotov, suo secondo libro autobiografico, Segre dipinge con tocco lieve e acuto una galleria di uomini politici e di intellettuali, protagonisti di avvenimenti e svolte storici: tra gli altri, Ben Gurion, Moshe Dayan, Mauriac, Molotov, Gromyko, Kenyatta, Sadat, Nyerere, Nasser. Sta per uscire il suo ultimo libro Le metamorfosi di Israele.

Luisa Orelli
Lusia Orelli ha studiato lingua e cultura araba e islamica a Parigi (Université Paris III) e a Roma ((Pontificio Istituto di studi arabi e di islamistica). Ha vissuto al Cairo per un lungo periodo di tempo come corrispondente di giornali e media italiani e svizzeri. Ha tradotto in italiano diversi autori arabi (Taha Hussein, Yusuf Idris, Gamal Ghitani, al-Hallaj). Ha condotto un progetto sul diritto islamico finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica. Ha lavorato per il Dipartimento degli affari esteri e ha preso parte a diversi progetti mediterranei di cooperazione culturale. È attualmente redattore degli esteri della radio svizzera.

Hazem Saghie
Hazem Saghie è stato redattore del supplemento settimanale del settimanale "al-Hayat" negli ultimi quindici anni e ha lavorato quattordici anni a Beirut per il quotidiano libanese "al-Safir". E' curatore del volume The Predicament of the Individual in the Middle East (Saqi Books, 2001).

Marjane Satrapi
Marjane Satrapi è nata nel 1969 in Iran.Ha vissuto a Teheran, a Vienna, Strasburgo e Parigi. Discendente di una nobile famiglia, ne ha ereditato la passione politica. Ha passato la sua infanzia a Teheran dove ha conosciuto la rivoluzione khomeinista e la guerra contro l’Iraq. Durante la guerra, la Satrapi ha dovuto lasciare il suo paese mal sopportando il clima instaurato dal nuovo regime: a quattordici anni viene mandata a Vienna in un liceo francese. Tornata in Iran, studia Belle Arti, ma i suoi progetti sugli eroi, e soprattutto sulle eroine, della mitologia iraniana, non convincono il regime ed è costretta a lasciare di nuovo il suo paese. Dopo aver studiato Arte a Strasburgo si trasferisce a Parigi, dove tutt’ora abita. Dal 1977 scrive e illustra anche libri per i bambini. Persepolis è la sua autobiografia e il primo fumetto iraniano della storia. Marjane Satrapi ha ricevuto il Premio del Festival del fumetto d’Angoulème nel 2001.