Presentazione del volume "Dal mito al progetto. La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica"
Servizio comunicazione istituzionale
2 dicembre 2003
Martedì 2 dicembre 2003, Biblioteca Cantonale, viale Carlo Cattaneo 6, Lugano, ore 18.00
PRESENTAZIONE DEL VOLUME
Dal mito al progetto
La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica
a cura di Nicola Navone, Letizia Tedeschi
Edizioni Accademia di architettura-Archivio del Moderno, Mendrisio 2003
2 tomi, 948 pagine, 700 illustrazioni, Fr. 90 (prezzo in mostra fino all’11 gennaio 2004)
La presentazione
Martedì 2 dicembre 2003 presso la Biblioteca Cantonale di Lugano, alle ore 18.00, si terrà la presentazione del volume, in due tomi, Dal mito al progetto. La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica, a cura di Nicola Navone, Letizia Tedeschi, edito dall’Accademia di architettura-Archivio del Moderno di Mendrisio.
Alla presentazione interverranno studiosi di fama internazionale quali Elisabeth Kieven, direttrice della Biblioteca Hertziana di Roma e professoressa di Storia dell’Arte all’Università di Tübingen, Vittorio Strada, professore di lingua e letteratura russa all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Sergej Karp, direttore del Centro Studi sul XVIII secolo dell’Accademia delle Scienze di Mosca.
Il volume
Il volume è frutto di una ricerca triennale sull’architettura neoclassica in Russia, promossa dall’Archivio del Moderno dell’Accademia di architettura di Mendrisio in stretta collaborazione con i principali musei ed istituti culturali russi (Museo dell’Ermitage, Museo dell'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, Museo Statale per la Storia di San Pietroburgo, Biblioteca Teatrale, Biblioteca dell’Università delle vie di comunicazione, Archivio Storico di Stato Russo, Comitato per la Tutela, Riqualificazione e Salvaguardia del Patrimonio di San Pietroburgo, Palazzo-Museo di Pavlovsk, Palazzo-Museo di Carskoe Selo e Museo del Teatro Bol’šoj di Mosca), da cui è scaturita anche l’esposizione attualmente in corso presso il Museo Cantonale d’Arte di Lugano e l’Archivio del Moderno di Mendrisio (5 ottobre 2003-11 gennaio 2004). Mostra ricca di bellissime opere che restituiscono un’immagine inedita e peculiare delle città di San Pietroburgo e di Mosca e delle residenze imperiali, riportandoci entro le coordinate storiche e il gusto dell’età dei lumi, e che, dopo l’esposizione di Lugano e Mendrisio, andrà in Russia e sarà allestita nell’ala d’onore del Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, dal 18 febbraio al 18 aprile 2004.
Così come nella mostra, anche nel ricco volume si offre un approfondimento generale in merito all’apporto della tradizione artistica italiana alla formazione della cultura architettonica russa in età neoclassica, precisamente nel periodo compreso tra l’ascesa al trono di Caterina II (1762) e la morte di suo nipote, lo zar Alessandro I (1825). Nella Russia di quegli anni l’architettura si era sviluppata dal confronto e dall’interazione tra le diverse culture dei progettisti, chiamati da ogni parte d’Europa per concorrere ad un unico grande sforzo di rinnovamento, tanto a San Pietroburgo che a Mosca, e ancora nelle altre città maggiori e minori dell’Impero, dalla Russia all’Ucraina, sino alle sponde del Mar Nero. Tra le componenti di questo fecondo innesto di culture, quella italiana ebbe una parte rilevante, sia per la comune origine di molti architetti e artisti, sia per il credito che la tradizione artistica italiana poteva vantare sulla scena europea, nonché per il perdurante richiamo dei monumenti dell’antichità che veniva incentivando il pellegrinaggio verso Roma e l’Italia.
Il volume, in due tomi, attraverso un ricco apparato iconografico che accompagna 29 saggi e un numero assai maggiore di schede di approfondimento, dense di nuove informazioni e notizie, a firma di studiosi russi, europei e svizzeri, è organizzato per capitoli quali Caterina II, l’Italia e l'Antico, dove l’attenzione è volta alla passione per la cultura antiquaria e per l’Italia della zarina, il suo collezionismo, il ruolo dei suoi agenti a Roma, la formazione degli architetti russi in Italia; Idee e teorie: modernità e retaggio rinascimentale, in cui si ricostruisce il ruolo avuto dalla trattatistica architettonica italiana nell’affermarsi del neoclassicismo in Russia; Architetture 1762-1825, dove vengono analizzati gli edifici e i complessi urbanistici italianizzanti di San Pietroburgo, Mosca e delle città meridionali dell’impero, la presenza degli architetti italiani e ticinesi nelle due capitali russe, come pure la ricorrenza di temi di derivazione italiana nell’architettura russa; Architetti costruttori ticinesi nella Russia neoclassica, dedicato ad alcuni importanti cantieri della capitale, dove hanno agito da protagonisti i costruttori e i capomastri ticinesi e allo studio e alla definizione delle loro carriere professionali, e infine i due ultimi capitoli dedicati a Tradizione italiana e innovazione classica nella decorazione degli interni e Il mondo teatrale, dove viene scandagliata l’opera, a dir poco strabiliante, dei decoratori e degli scenografi italiani e ticinesi nelle residenze e nei teatri imperiali.
I due tomi costituiscono pertanto il più aggiornato strumento di approfondimento del tema, fornendo un insieme di messe a punto e di chiavi di lettura del fenomeno che sposta decisamente in avanti il livello delle conoscenze disponibili in merito alle manifestazioni di un’arte che così poderosamente ha caratterizzato l’epoca di Caterina II e dei suoi successori, facendo sì che la nuova capitale della Russia fondata da Pietro il Grande divenisse la più moderna, neoclassica grande città europea, e pertanto ha iscritto d’obbligo nel numero delle grandi capitali d’Europa San Pietroburgo, la straordinaria città della quale nel 2003 si festeggia il terzo centenario della fondazione.
Gli Sponsor
La pubblicazione del volume in due edizioni, in lingua italiana e in lingua russa, è stata possibile anche grazie al generoso contributo della BSI, Banchieri dal 1873, Lugano, e al sostegno della Pirelli.
Informazioni
Amanda Prada, Accademia di architettura, tel: +41 91 640 49 69, e-mail: [email protected]
Archivio del Moderno, tel: +41 91 640 48 42, e-mail: [email protected]