Presentazione del libro "Matteo Castello. L'Architetto del primo barocco a Roma e in Polonia"

Servizio comunicazione istituzionale

9 Dicembre 2003

Martedì 9 dicembre, alle ore 18.30, presso l’Accademia di architettura di Mendrisio, Aula C0.62, Edificio Canavée sarà presentato il libro di

Mariusz Karpowicz, Matteo Castello. L'Architetto del primo barocco a Roma e in Polonia

Edizioni Ticino Management-Lugano

pp. 250,costo fr. 60.-

Relatori

  • Carlo Bertelli, professore all’Accademia di architettura di Mendrisio
  • Giorgio Mollisi, direttore di Ticino Management e Arte e Storia (sezione arte) Introdurrà la Introdurrà la dr.ssa Nicoletta Ossanna Cavadini, dell'Accademia di architettura di Mendrisio.

Tre sono i maggiori personaggi, i tre nomi più insigni fra gli artisti ticinesi noti a tutti: Francesco Borromini, l'inventore delle facciate concave; Domenico Fontana, padre dell'urbanistica moderna e creatore della rete stradale di Roma ancora oggi in uso; ed infine Carlo Maderno, architetto della Basilica vaticana e creatore del primo barocco mondiale. Il quarto, in questa gerarchia, è Matteo Castello, nato a Melide nel 1560 e morto a Varsavia nel 1632, che è una figura sconosciuta nel suo paese natale. Nessuno lo ricorda. Eppure si tratta di una figura eccezionale, degna sotto ogni aspetto di trovarsi accanto ai suoi tre grandi connazionali.

Ci ha pensato il prof. Mariusz Karpowicz, professore di storia dell'arte all'Università di Varsavia a fare emergere dall'oblio questo grande architetto ticinese. Il prof. Karpowicz, che è figura nota in Canton Ticino per aver pubblicato numerosi libri nell'arco di più di vent'anni sugli artisti ticinesi in Polonia - l'ultimo suo libro è uscito per le edizioni Ticino Management Arte e Storia l'anno scorso e porta il titolo Gli artisti ticinesi in Polonia nella prima metà del '600 - ha aggiornato la monografia dell'architetto di Melide che aveva scritto in lingua polacca nel 1994 con le ultime scoperte scientifiche e l'ha tradotta in lingua italiana. Grazie al contributo della dottoressa Mira Arma, medico dermatologo a Mendrisio, nativa della Polonia, che ha voluto con questo atto suggellare un'amicizia ed un'identità culturale-artistica fra il nostro Cantone e la Polonia, è uscito il libro su Matteo Castello che è ora a disposizione degli studiosi dell'architettura barocca e dei Ticinesi.

Matteo Castello, che è l'autore nel 1614 del castello reale di Varsavia e ha edificato, tra l'altro, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Cracovia, oltre ad aver progettato l'altare a confessione di San Stanislao nella cattedrale di Cracovia sul modello di quello disegnato da Carlo Maderno e realizzato per la basilica vaticana (l'altare è stato poi sostituito da Gian Lorenzo Bernini), ha avuto il grande merito di aver portato a Nord delle Alpi gli insegnamenti di Carlo Maderno. L'architetto di Melide, primo aiutante a Roma di Carlo Maderno e suo braccio destro (oltre che suo nipote), è l'unica eccezionale figura nell'ambito del Maderno a portare i successi dell'avanguardia romana al di fuori dei confini di Roma, e l'unico architetto che al di là delle Alpi continuò a progettare alla romana e alla maniera barocca. Una figura decisiva, quindi, per la trasmissione in Europa dell'arte della città eterna.

Per la prima volta nella monografia del prof. Karpowicz, un elegante libro di 250 pagine corredate da ben 98 illustrazioni, è possibile trovare il corpus completo delle opere sia romane sia polacche del Castello, raccolte in un'opera che introduce a pieno titolo l'architetto di Melide nella storia dell'arte italiana ed europea.