Il Master in Medicina dell'USI è realtà

Servizio comunicazione istituzionale

14 Settembre 2020

Lugano-Tenero, 14 settembre 2020 – Con l'inizio dell’anno accademico 2020-2021 prende il via uno dei progetti accademici più attesi e importanti per l'USI e per la Svizzera italiana: il Master in Medicina, programma di formazione clinica di tre anni per studenti in possesso di un diploma di Bachelor. Al momento ufficiale di inaugurazione, tenutosi questa mattina presso il Centro Sportivo Nazionale della Gioventù a Tenero (CST), sono intervenuti il Consigliere di Stato e Direttore del DECS Manuele Bertoli, il Rettore dell’USI Boas Erez, Luigi Mariani, membro del Consiglio di amministrazione dell’EOC, e il Decano della Facoltà di scienze biomediche Mario Bianchetti.

Sono 48 gli studenti e le studentesse – provenienti principalmente dalle università partner ETH Zürich e Università di Basilea – che oggi iniziano il Master in Medicina dell’USI, in modalità ‘extra muros’ presso il CST a Tenero dove svolgeranno alcune attività di ‘team building’, corsi di comunicazione con i pazienti e altre attività introduttive. In seguito, giovedì le studentesse e gli studenti raggiungeranno il nuovo Campus Est a Lugano dove proseguiranno con uno speciale programma di avviamento al Master che, sull’arco di due settimane, li vedrà impegnati sia con i primi corsi tra cui quelli di interprofessionalità con gli studenti di infermieristica della SUPSI, sia con attività che li porteranno a conoscere da vicino il sistema sanitario cantonale – incluse anche le lezioni di lingua italiana, utili soprattutto per la comunicazione con il paziente sul territorio.

I commenti

Il Consigliere di Stato e Direttore del DECS Manuele Bertoli: “I primi studi di fattibilità per la costituzione di un percorso formativo di Master in Medicina umana all’USI sono iniziati nel 2009 e, come si ricordava nel messaggio governativo del marzo 2014 che riconosceva la nuova Facoltà di scienze biomediche, il progetto seguiva coerentemente il costante progresso delle strutture ospedaliere ticinesi, nonché realtà di grande valore nella ricerca come l’Istituto di ricerca in biomedicina e l’Istituto oncologico di ricerca. Oggi possiamo dirlo con soddisfazione, il fatto di associare il nostro sistema ospedaliero a una facoltà universitaria è un’ottima garanzia per poter disporre della medicina di punta al servizio dell’intera comunità e per richiamare in Ticino specialisti di grande spessore, al contempo medici e professori universitari”.

Luigi Mariani, membro del Consiglio di amministrazione dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC): “Con la formazione clinica di questi giovani futuri medici, che avverrà in gran parte ‘al letto del paziente’ e sotto la guida attenta di medici esperti attivi nei nostri ospedali, l'EOC contribuirà ancor più di quanto fatto finora a colmare l'urgente fabbisogno di medici altamente qualificati, di cui il nostro paese necessiterà nei prossimi decenni. L’EOC si assume quindi un compito che finora era riservato agli ospedali universitari ‘tradizionali’. La medicina evolve sempre più rapidamente sotto una spinta scientifica planetaria. I giovani ‘cervelli’ sono motori del cambiamento, dell'innovazione e del progresso. Al momento del loro arrivo all'USI e negli Ospedali EOC, queste giovani leve potranno contare su un bagaglio formativo di alta qualità acquisito negli atenei svizzeri durante il Bachelor triennale, tra cui anche quello particolarmente innovativo del Politecnico federale di Zurigo, uno dei massimi atenei a livello mondiale. Queste e questi giovani ‘fertilizzeranno’ i nostri reparti clinici con il loro contributo umano e scientifico. Le ricadute positive sulle nostre strutture sanitarie, sulla nostra cultura medica, e quindi anche sulla nostra società civile saranno sensibili, a vantaggio di tutti. Certo, l'accoglienza e l'integrazione di questi studenti costerà energia e sacrificio da parte del nostro personale e metterà sotto pressione anche le nostre strutture. L'EOC si è però ben preparato durante gli ultimi anni. Siamo quindi oltremodo fiduciosi. Grazie all'entusiasmo che caratterizza la partenza di un progetto di questa portata riusciremo anche a far fronte alle difficoltà che senza dubbio si presenteranno durante il percorso”.

Il Rettore dell’USI Boas Erez: “Ringrazio i numerosi partner coinvolti nella creazione del Master in Medicina: è soprattutto grazie alla capacità fare rete con un obiettivo comune che il progetto oggi è realtà. Sono particolarmente felice di accogliere queste studentesse e studenti che si apprestano a intraprendere un percorso di studio che li porterà a svolgere una professione – quella medica – fondamentale per la nostra società. Da quanto ho potuto osservare, emerge una grande voglia di fare e di impegnarsi: ho l’impressione che da loro potremo imparare molto”.

Il Decano della Facoltà di scienze biomediche Mario Bianchetti: “Con il Master in Medicina, l’USI darà un colore nuovo alla medicina della Svizzera italiana contribuendo a farla crescere e a darle un respiro più vicino alla Svizzera interna e alla Lombardia”.

Il Master

Il Master in Medicina dell’USI si svolge su un periodo di tre anni ed è basato su un modello formativo integrato che permette di raggiungere gli obiettivi del nuovo standard di formazione svizzero – riassunti con la sigla PROFILES, un acronimo che sta per Principal Relevant Objectives and Framework for Integrative Learning and Education in Switzerland. Questi obiettivi – che saranno adottati in tutta la Svizzera ma che per il momento solo l’USI offre – implicano formazioni trasversali lungo tutta la durata del Master, con ad esempio situazioni cliniche, insegnamenti di salute pubblica e approfondimenti nel campo dell’etica. Il Master è concepito per collegare le discipline e promuovere anche nuovi metodi di apprendimento e, più globalmente, un livello più elevato di formazione medica. Il curriculum del Master vedrà gli studenti sia in classe per seguire i corsi teorici sia nelle cliniche e ospedali del Cantone per la pratica al letto del paziente. Il programma degli studi prevede anche la possibilità di ‘personalizzare’ il proprio curriculum, con l’offerta di corsi opzionali e la scelta di casi clinici da seguire e approfondire. Inoltre, la ricerca è completamente integrata nei moduli formativi e gli studenti avranno la possibilità di esplorarla ulteriormente nel proprio lavoro di tesi. Infine, nel terzo anno gli studenti che lo vorranno potranno avviare un percorso di dottorato di ricerca. 

I numeri del Master

Ad accompagnare i primi 48 studenti del Master sull’arco dei prossimi tre anni vi saranno 20 professori di ruolo, tra cui 9 professori medici EOC che – in base all’accordo tra l’USI e l’Ente – sono impegnati a tempo parziale nella formazione. Oltre a questi, la Facoltà di scienze biomediche dell’USI dispone di 50 medici con titolo accademico che collaborano nell’insegnamento. Inoltre, 25 medici seguiranno gli studenti nella pratica al letto del paziente negli ospedali e nelle cliniche e almeno 25 medici di famiglia saranno coinvolti nella formazione a partire dal quarto semestre (secondo anno).  

La cadenza settimanale dei corsi si alterna fra teoria e pratica, con 8 ore dedicate alla prima (e altre due ore per temi a scelta), 2 giorni dedicati alla formazione al letto del paziente, che includono la redazione del proprio portfolio di casi clinici, e 4 ore di discussioni sugli stessi e di esercizi pratici legati agli argomenti trattati nella formazione al letto del paziente o nell’ambito dei corsi. Infine, vi sono 2 mezze giornate dedicate allo studio individuale.

Per maggiori informazioni sul Master >> www.usi.ch/mmed

Oltre il Master

Nell’ultima sua riunione plenaria il Consiglio della Facoltà di scienze biomediche ha eletto Giovanni Pedrazzini quale nuovo Decano per il biennio 2021-2022. Ad affiancarlo saranno Greta Guarda (Vice Decana per la Ricerca) e Luca Gabutti (Vice Decano per la Formazione). I nuovi vertici della Facoltà entreranno in carica il 1° gennaio 2021, succedendo al Decano-fondatore Mario Bianchetti.

La Facoltà di scienze biomediche dell'USI ha già conferito 43 diplomi: 29 di Dottore in medicina (Dr. med.), 14 di Bachelor (studi svolti presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Basilea).

In parallelo all’avvio del Master, la Facoltà di scienze biomediche dell’USI organizza per la seconda volta, dal 14 al 18 settembre, la “settimana di medicina d’emergenza”, una settimana di formazione dedicata alla medicina d’urgenza per gli studenti dell’ETH Zürich al 3° anno del Bachelor in Medicina, che avranno così non solo una formazione sul campo, ma anche un primo ‘assaggio’ del contesto ticinese e del sistema sanitario cantonale.

Il 9 ottobre, invece, si terrà la seconda edizione del “PhD Day”, la giornata di studio dedicata agli studenti che stanno svolgendo il dottorato di ricerca. Attualmente all’USI vi sono 31 studenti iscritti alla scuola dottorale, tre dei quali si apprestano a laurearsi con un diploma di “Ph.D. in Scienze biomediche” (e relative specializzazioni) tra l’inverno e l’estate prossimi.